(Klagenfurt, 1926 – Roma, 1973) èstataforse la piùimportantescrittrice in lingua tedesca del secoloscorso. Intensi i suoirapporti con l’Italia. La maggiorpartedelle sue opereètradotta in italiano. Nel 2010 èstatapubblicata la secondaedizionedellaraccoltarelativamentecompletadeisuoiscritti e testi: Werke, 4 voll., München, Piper.
Fino al XVII e XVIIIsecoloilcorpovenivapercepito come ‘aperto’. La pelle era unasuperficie‘porosa’intrecciata con ilmondoesterno. A partiredalla fine del Settecento, ilcorpodiventainvecesemprepiù un corpoindividuale‘chiuso’ e delimitato. Cambia in parallelo la rappresentazionedellasuperficie del corpo. Ora la pelleè un confine forte, la definizioneconcretadell’individuo-monade. Questatrasformazioneduraturamodificailmodo in cuivengonoviste le malattie dellapelledallosguardo medico e dalsensocomune. Nascecosì la dermatologiamoderna. L’autriceillustraquestoprocessoattraversomaterialivisivi, letterari e scientifici.
Diario paranoico-critico
Eros digruppo: ildentro e ilfuori del desiderio. La mortedi Judith Malina e la fine del Living Theater. L’irresistibiledecadenzadi due body artists: Marina Abramovic e Paul McCarthy. La Rainbow Family di Jim Jones. Il ritornodi Ernesto de Martino (in Francia…) con La fine del mondo. Catastrofi, etnocentrismocritico e hybris. Il corpo del migrante in unainstallazionediVincenzoPadiglione.
Vincenzo Padiglione
VincenzoPadiglioneèdocenteall’Universitàdi Roma “La Sapienza”. Ha curatol’allestimentodinumerosemostre e museitracuiEtnoMuseoMontiLepini (Roccagorga, Lt); ilMuseo del Brigantaggio (Itri, Lt); Ludus, Il MuseoEtnografico del Giocattolo (Sezze, Lt); in coll. con F. Caruso, Il Museo del Brigantaggiodell’AltoLazio (Cellere, Vt). Dirigedallasuafondazione (2001) la rivista AM - Antropologiamuseale. Ha realizzato video etnografici e pubblicatonumerosisaggi e libri, tra i qualiStoriecontese e ragioniculturali. Catalogo del Museo del Brigantaggio (Itri 2006); (in coll. con P. Clemente) Ogginelcorsodella vita. Ritidipassaggiooggi. Mostracollettivadiinstallazionietnografiche (Roma 2013). Stacurandol’allestimentodiunamostra/installazionebasatasullasuacollezionedimaschere: Stravolti. Maschereabitate e altrieccessisociali, CastellodiRoccasinibalda (Rieti), apertura a metàottobre (http://www.castelloroccasinibalda.it). Altrenotizie in http://dip38.psi.uniroma1.it/dipartimento/persone/padiglione-vincenzo
Il corpo del migrante
NelCastellodiRoccaSinibaldaunainquietanteinstallazioneintorno al corpo del migrante
Sander L.Gilman
insegnaPsichiatriaalla Emory University (USA). Tutta la suaimportanteattivitàscientificaruotaintornoallamedicina e all’intrecciotrarappresentazionimediche e immaginariocorporeo, con unaattenzioneparticolare per glistereotipivisivi e iconici. In parallelo, ha anchestudiatometodicamente le rappresentazionidellaebraicità, le immaginidell’Ebreo, e l’intrecciotraebraicità e ilpensierodi Freud. Ha pubblicatooltre 80 saggi. Nel 2007 èstatonominatoMembroOnorariodella American Psychoanalytical Association.
L'assassino ebreo. Jack lo Squartatore, la razza e il genere
Le rappresentazionisociali fin de siècledellaProstitutacostruisconoilsuocorpo come ilcontenitore ultimo dellasessualitàdistruttiva e del contagiomortale. Ancheilcorpodell’Ebreoècaricodidegenerazionesessuale e dipericolositàsociale legate allasifilide e allamutilazionerituale del pene. Come la Puttana e tramite la Puttanal’Ebreosicontagia e contagia. Il denaroèillorodenominatorecomune, l’espressioneconcretadellalorosimmetriadistruttiva. Jack lo Squartatoreèilpuntod’incontro del contagio: contagiato a morte, infliggemorteallaPuttanacolpevole del contagio. Doppiodistruttivo e distruttodellaPuttana per l’immaginariocollettivo non puòcheessereEbreo, l’assassinoebreo, come l’Autoremostra a partiredaun’ampiaraccoltadimaterialidiversi.
Enrico Pozzi
èdocenteuniversitario, psicologosociale e psicoanalista (SPI/IPA). Si occupadituttociòchestaallafrontieratraindividuo e sociale. Ha diretto la 2aserie de IL CORPO. Sito: www.enricopozzi.eu
Cannibalismi politici
Cinquelibricherimandano a modulazionipolitichedicannibalismo. A Tartu, capitaledell’Estonia, la leggendaurbana, ancoraoggiattiva, diunafabbrica in cui i Sovieticioccupantiproducevanosalsicce con la carne dellapopolazione locale. In Italia, iltemadeicomunistichemangiano i bambini, la suapresenzanell’immagionario, ilsuouso politico ; purtroppo in un saggio mediocre. La Madre Patria chenella Grande Guerra divorapezzidicorpideisuoifiglimaschiproducendo la figura, ilruolo e lo status politico del ‘mutilatodiguerra’. A Treblinkal’annientamentodivorantedimilionidipersoneinghiottitidaiforni-moloch e restituiti come detritidi carne. A Nazino, sulla «isoladeicannibali », l’altramodalitàdellosterminio in nomedella «purificazionesociale» sovietica, con altricorpiposseduti per divoramento. Il fil rouge dituttoquestoèil sole nerodelladialetticadell’illuminismo (Horkheimer, Adorno).