La scena contemporanea approssima a noi mondi lontani. Nel renderceli vicini sollecita il movimento di afferrarli, di farne concretamente parte, di esserne tutt’uno. Rende così inquiete le appartenenze, irrequiete le genti come le idee, le cose come le immagini. Quante aspirazioni, sofferenze, ineguaglianze trasudano dai viaggi contemporanei! Quante illusioni di incontri salvifici vengono in essi riposti.

In cerca di lavoro e benessere, di emozioni ed esperienze, si spostano continuamente lungo l’asse nord sud due differenti viaggiatori dal diverso potere contrattuale e dalla complementare destinazione. Non si incontrano e, se capita, si evitano. Sono l’Emigrante e il Turista.

L’installazione etnografica li rappresenta tutt’uno con il loro immediato contesto, li fissa – a terra spiaggiati – (continua)

New York, 4 dicembre 2011- 3 dicembre 2012, Chelsea

 In fondo alla 22a lo Chelsea Art Museum. Anni fa una mostra di Cristòbal Gabarron, The Body Image. Valeva poco, ma nel negozio all’ingresso vendevano cose insolite, tipo un manualetto ciclostilato per sopravvivere in carcere: come farsi un coltello con un cucchiaio, come evitare gli stupri. Oppure cataloghi e libri che non aveva nessuno.

Ci torniamo. Sono le 5 del pomeriggio. Odore di hamburger e  patatine. Un tizio – un custode? – mangia seduto tra i volumi. Alla cassa sta una ragazza – 25 anni? acne: indifferente, parla al cellulare. Il museo è deserto. Mostra di un tale che non so chi sia – Sam Goodman, Reality and Abstraction. Paintings 1945-1959. Le immagini su un opuscoletto vanno passar la voglia di saperne di più.

Giriamo nello shop. Robe insolite in lingue insolite per un museo d New York: cinese, coreano, tedesco. Sullo scaffale in svendita, un volumetto in tedesco, NO!ART, di tali Boris Lurie e Seymour Krim.(continua)

Tempi difficili per il pene. La sofferenza sociale e il dolore anomico dell’Io cercano nemici da combattere per acquietarsi. Pretesti per esportare l’ansia e tradurla in aggressività contro un potente qualcosa che ci vuole distruggere. E di mezzo ci va spesso proprio lui, il “fragile stelo di carne”, parola di Simone de Beauvoir nel Secondo sesso.

Un pretesto sempre a portata di mano è la malattia. (continua)

Il 27 giugno scorso, il Tribunale di Colonia ha stabilito che la circoncisione di un minore per motivi religiosi è una lesione corporale a tutti gli effetti, e va vietata. “Il corpo di un bambino viene modificato in modo duraturo e irreversibile con la circoncisione”: una mutilazione ingiustificata razionalmente, inflitta a un soggetto indifeso dalla famiglia e dal gruppo di appartenenza.

La sentenza è ovvia, razionale, conforme alla difesa dei diritti di un soggetto debole, e in particolare del diritto alla integrità corporea. A nessuno dovrebbe esser concesso(continua)

Una famiglia moderna e politicamente corretta. Corpi sempre nudi, porte sempre aperte o tolte via, sincerità totale, trasparenza della pelle e della mente, sesso esplicito e a vista, il panopticon, l’Io casa di vetro.

Il fratello maggiore va all’estero per uno scambio culturale. Lei comincia a ingrassare senza fine.

Anni di analisi. Riesce ad avere un figlio. Continua a combattere con la madre interna che le ordina di dimagrire. Pensa che tutto nasca dal suo rapporto con la madre. Ovviamente non dimagrisce, ma almeno riesce a non ingrassare ancora.

Compra una casa con i soldi della liquidazione del padre. Mentre fanno i lavori, torna a vivere a casa del padre e della madre insieme al bambino e al compagno. Rende la loro vita un inferno per tenerli a distanza in attesa di andarsene.

Odia i soldi che il padre le ha dato. Non vuole il legame del dono. Ne parla per ore. Sono un pegno d’amore.

Di colpo capisce. Quando il fratello è andato via lei è rimasta sola con la madre, e con il padre. Esposta alla violenza del fantasma dell’incesto. Decide, non lo sa ma decide, di farsi grassa e brutta, repellente contro il padre e il proprio desiderio del padre. Senza fine, finché non si esaurirà la forza dell’incesto. Quando lei potrà staccarsi finalmente da quel fantasma di padre non con la messa a distanza delle liti o della repulsione coltivata del suo corpo grasso, ma con una separazione finalmente autentica.

Nel 2004, B. V., 4 anni, effettua a Savona la vaccinazione antipolio. Secondo i genitori poche ore dopo già comincia a manifestare i sintomi dell’autismo. Nei giorni e negli anni successivi l’autismo esplode, fino al riconoscimento di una invalidità totale.

I genitori ritengono che il vaccino sia stato la causa della sindrome autistica e avviano una lunga azione giudiziaria contro il Ministero della sanità. Una commissione di esperti respinge l’ipotesi. I genitori proseguono, e finalmente capitano sul giudice giusto, Marco Gelonesi, del Tribunale del Lavoro di Genova. Il giudice ha stabilito che esiste una nesso di causalità, e ha condannato il Ministero a corrispondere al giovane un vitalizio di 2.500€.

Bene per i 2.500€: aiuteranno una decente sopravvivenza di B. V. Male l’oscurantismo antiscientifico di cui la sentenza è espressione.(continua)

Francese, 50 anni. All’ex-marito nasce una bambina. La odia. Ricorda il proprio fratello cerebroleso, figlio di primo letto del padre che la ha ignorata. A 13 anni la madre sfatta le ruba i vestiti per rubarle il corpo. Associa e racconta: il padre le leggeva sempre un racconto di Alphonse Daudet nelle Lettres de mon moulin, su un bambino che nasce con il cervello d’oro, e i genitori con una cannuccia glielo succhiano via per arricchirsi. Dorato furto d’anima d’oro.

Anni fa Marcello Basili, capace di intendere e di volere, manovale delle BR, gambizzò a Roma, mi pare di ricordare con altri, il segretario della sezione DC di San Basilio, tal Domenico Gallucci. Basili si pentì, si dissociò, denunciò ampiamente i compagni, insomma fece tutto il necessario per cavarsela al meglio con meno carcere possibile. Era un perfetto aspirante intellettuale.
Ora il prof. Marcello Basili è associato di Economia Politica a Siena.
Un articolo di Giovanni Bianconi sul Corriere della sera del 1 febbraio (http://bit.ly/w2bnow), senza mai andare oltre un misterioso M. B., ci racconta che Basili ha chiesto all’Archivio Flamigni la cancellazione del proprio nome (continua)

Per mia colpa visto solo ieri lo spot di Palazzo Chigi (Governo Berlusconi) contro l’Evasore Fiscale.

In breve: è ripugnante, ha le orecchie a punta (spook/Captain Spock), sporco, barba non fatta, puzza, sguardo obliquo, torvo, violento, arrogante, fronte bassa, basettone coatto/sottoproletario, brevilineo, grassottello. Localizzazione: il Casertano, lo hinterland di Napoli. Scuola dell’obbligo o diploma. Parla il dialetto. Camorrista.

Suggerimenti per il prossimo: severo, dignitoso, elegante, loden, fronte alta, pulito, occhiali da intellettuale, biondo, occhi chiari e trasparenti, sguardo tranquillo,magro, sobriamente bello, longilineo. Localizzazione:  area subalpina, Lombardia, Piemonte, Veneto. Usa il congiuntivo. Laurea. Parla l’inglese. Manager.

Alla Presidenza del Consiglio non hanno mai sentito parlare della criminalità dei colletti bianchi (del Nord).