50 anni. Donna. Lotta a ondate di ormoni contro la menopausa per mantenere le mestruazioni. 

Sogno.

Un uomo e una donna nudi immobili indifferenti. Dai loro corpi partono due tubi. Passano attraverso un termosifone e arrivano a un ano che è anche un capezzolo, dal quale esce latte. Latte morto.

La fine di un carisma è sempre anche la fine di un corpo. Liberarsi da Berlusconi significa anche liberarsi dal suo corpo. Il capo carismatico costruisce un vincolo di carne con i suoi seguaci, si offre come significante corporeo del vincolo politico e sociale che fonda. In attesa delle dimissioni, uno striscione a Montecitorio recitava “Piazzale Loreto”. Ed ogni leader carismatico esige per la sua fine una “piazzale Loreto”  simbolica come ultimo appuntamento con il carisma, come rituale di disincarnazione del noi dal corpo del carisma, cerimonia di degradazione che vuole essere liberazione da un fascino che ha incantato e incatenato. (continua)

Una società disgregata e carica di rancore recupera riti primitivi per ridarsi un sembiante di coesione.  

Il 29 ottobre un treno è partito da Aquileia ripetendo il percorso che nel 1921 aveva portato a Roma il cadavere anonimo di un soldato per seppellirlo nel monumento di Piazza Venezia.  Novanta anni prima sul treno c’erano i resti irriconoscibili di un corpo vero. Ora c’è solo una riproduzione del vagone funerario di allora più qualche oggetto di contorno e un altro paio di vagoni con una mostra.(continua)

Dopo più di 40 anni è possibile vedere di nuovo Privilege di Peter Watkins. Uscito in Inghilterra nel 1967,  ebbe vita brevissima nelle sale cinematografiche, e da decenni giravano solo edizioni pirata in vhs, di pessima qualità visiva e sonora.

Il film racconta l’intreccio tra potere, costruzione del consenso, star system e musica pop. Il potere è un’Inghilterra bipartisan dove Laburisti e Conservatori governano insieme, senza opposizione alcuna.(continua)

Pensieri degni di Pasqua.

Il 21 marzo scorso, in Piazza San Giovanni a Roma, Berlusconi promette che sconfiggerà il cancro. Sembra solo un’altra manifestazione di megalomania paranoidea, per di più offensiva verso la sofferenza reale di milioni di persone nel nostro paese. Ma questa lettura è superficiale. Nell’affermazione di Berlusconi c’è tutta la logica profonda della leadership carismatica, che è una logica politica.(continua)

Le conversazioni sociali hanno pochi dubbi. Noemi e Papi hanno fatto cose. A Villa Certosa ci sono state le orge. Berlusconi si rimedia le giovanette e ha l’harem. Ecc.

La cosa strana è che ci credono anche quelli che dichiarano di non crederci. Dicono: non c’è nessuna prova, le foto dei tanga cellulitici di Villa Certosa sono roba da suore orsoline rispetto alle spiagge nazional-popolari di Rimini o  Coccia di morto.(continua)