Il 1 febbraio scorso, sul Corriere della sera, Giovanni Bianconi pubblica un articolo su un tal M. B., ex BR ora professore associato, che ha chiesto per vie legali all’archivio Flamini di rendere inaccessibile on line il riferimento al suo passato in nome del diritto all’oblio ( http://bit.ly/w2bnow ). 

Mi chiedo il perché di quelle iniziali, cerco un attimo e trovo tutto quello che mi serve sulla vicenda di Marcello Basili, dell’università di Siena. Scrivo un breve post su quella richiesta, e sul problema del rapporto tra diritto all’oblio, storia, memoria sociale e archivi.

Il 3 febbraio un tal Curiosamente curioso mi chiede nel commento. ” Ma a te il nome chi te lo ha dato?“.

Sono sorpreso da questa frase sibillina.(continua)

Anni fa Marcello Basili, capace di intendere e di volere, manovale delle BR, gambizzò a Roma, mi pare di ricordare con altri, il segretario della sezione DC di San Basilio, tal Domenico Gallucci. Basili si pentì, si dissociò, denunciò ampiamente i compagni, insomma fece tutto il necessario per cavarsela al meglio con meno carcere possibile. Era un perfetto aspirante intellettuale.
Ora il prof. Marcello Basili è associato di Economia Politica a Siena.
Un articolo di Giovanni Bianconi sul Corriere della sera del 1 febbraio (http://bit.ly/w2bnow), senza mai andare oltre un misterioso M. B., ci racconta che Basili ha chiesto all’Archivio Flamigni la cancellazione del proprio nome (continua)

Quando ha iniziato le pubblicazioni, Il Fatto Quotidiano ci ha fatto sperare. A distanza di 2 anni, prendiamo atto che è solo uno dei poli più attivi della produzione italiana di paranoia sociale e politica. Redditizia, ma pur sempre paranoia.

28 gennaio. Blog di un tale Pino Corrias, dirigente RAI. Invoca la caccia alle streghe, evoca (che originale!) SUV e volpi argentate, chiede le gogne pubbliche, proclama la bontà della trasparenza totale dell’individuo di fronte al potere e allo Stato, esige più galera e la rieducazione coattiva, e se la prende prevedibilmente con gli Gnomi di Lugano e con gli Shylock banchieri di casa nostra. Ma anche, più misteriosamente, con Freud e confratelli. (continua)

Per mia colpa visto solo ieri lo spot di Palazzo Chigi (Governo Berlusconi) contro l’Evasore Fiscale.

In breve: è ripugnante, ha le orecchie a punta (spook/Captain Spock), sporco, barba non fatta, puzza, sguardo obliquo, torvo, violento, arrogante, fronte bassa, basettone coatto/sottoproletario, brevilineo, grassottello. Localizzazione: il Casertano, lo hinterland di Napoli. Scuola dell’obbligo o diploma. Parla il dialetto. Camorrista.

Suggerimenti per il prossimo: severo, dignitoso, elegante, loden, fronte alta, pulito, occhiali da intellettuale, biondo, occhi chiari e trasparenti, sguardo tranquillo,magro, sobriamente bello, longilineo. Localizzazione:  area subalpina, Lombardia, Piemonte, Veneto. Usa il congiuntivo. Laurea. Parla l’inglese. Manager.

Alla Presidenza del Consiglio non hanno mai sentito parlare della criminalità dei colletti bianchi (del Nord).


 

Corriere della sera, 19 gennaio 2012

Monti ha dichiarato alla Radio Vaticana che “gli evasori fiscali offrono pane avvelenato ai loro figli”. 

Era ora che lo dicesse. Finalmente viene rotta la collusione familiare, l’omertà di sangue che protegge l’Evasore Fiscale dall’occhio potente dello Stato. Finalmente i figli sanno che i loro padri Evasori li stanno uccidendo piano piano, con il pane quotidiano (eh Padre Nostro…). (continua)

50 anni. Donna. Lotta a ondate di ormoni contro la menopausa per mantenere le mestruazioni. 

Sogno.

Un uomo e una donna nudi immobili indifferenti. Dai loro corpi partono due tubi. Passano attraverso un termosifone e arrivano a un ano che è anche un capezzolo, dal quale esce latte. Latte morto.

New York, 3 novembre 2011. 

Zuccotti Park

Ray Kachel arriva allo Zuccotti Park da Seattle. Ha  53 anni. Da 3  anni non lavora più. Progressivamente ha venduto tutto: i 3 Mac, la collezione di 1000 film, Final Cut Pro che gli serviva per il suo lavoro da montatore. Gli rimane solo il telefono per tweettare, e 300 dollari. Sente parlare di Zuccotti Park, decide di partire. 240 $ per il biglietto Seattle-New York in Greyhound. (continua)

Corriere della sera, 25 novembre.

Capi si nasce. Gabanelli è chiaramente nata capa. Entrata alla grande nel Club dei Paranoici, sgomita per salire. Ha le due cose che servono: lo stile paranoideo, e l’idea fissa ripetuta senza requie, tipo i “comunisti” di Berlusconi. Ma lei ha una marcia in più: è colta, ha letto Lutero, i soldi sono lo sterco del demonio, e a lei la puzza non piace, meglio la plastica delle carte di credito.(continua)