Già nel 2007 l’equivalente francese dell’Istituto Superiore della Sanità aveva segnalato la pericolosità (trombosi) delle pillole anticoncezionali di 3a e 4a generazione: non devono essere la prima scelta offerta dal medico alla paziente/cliente. Una serie di articoli a doppia pagina di Le Monde tra dicembre e gennaio ha rilanciato la questione. Si ribadisce la pericolosità accertata di queste pillole e si va oltre: molti casi di eventi patologici gravi collegati al loro uso non sarebbero segnalati alle autorità di controllo, e una serie di ginecologhi molto noti e molto mediatici intratterrebbe vicinanze pericolose con le aziende farmaceutiche coinvolte. Dunque una collusione criminale tra medici e big pharma a spese del corpo delle donne?(continua)