Cosa avviene all’identità quando il proprio volto viene viene mutilato gravemente e perde forma? E cosa avviene all’identità quando sembianze di forma gli vengono più o meno restituite? La 1a Guerra è stata un crudele laboratorio di massa intorno al rapporto tra il volto, lo schema corporeo, l’identità personale e l’identità sociale. Un seminario a cura dell’Università di Durham e del Wellcome Trust affronta il nodo delle “gueules de bois” dalla prospettiva dei dilemmi riparativi e risarcitori della chirurgia di guerra. Il CORPO tornerà su tutto questo nel Diario paranoico-critico a proposito di un libro italiano recentissimo. Per il momento, vale la pena di prestare attenzione a questo incontro. L’organizzatrice e relatrice è Suzannah Biernoff, Senior Lecturer al Dept of History of Art at Birbeck (University of London). Si occupa da qualche anno di storia del corpo, in particolare nella Grande Guerra.  Ulteriori dettagli qui: https://www.dur.ac.uk/resources/cmh/PotraitsViolence_Sept18.pdf

Ginevra è una città apparentemente sonnacchiosa. In realtà sta ospitando eventi di grande interesse per i temi de IL CORPO.

Il 7-8 luglio, presso la Fondazione Brocher di Ginevra, un gruppo di ricercatori di alto livello discuterà le implicazioni della riorganizzazione della ‘patologia psichiatrica’ dal punto di vista delle Medical Humanities. Il punto d’attacco è la destoricizzazione, decontestualizzazione e desocializzazione degli eventi psichici ‘patologici’ che viene proposta dal DSM-5 della American Psychiatric Association, portatore di una visione essenzialista e ontologica del disagio psichico  e delle sue definizioni.  Niente che non sia già stato detto qua e là, ma i relatori ci portano dentro l’esperienza complessa delle Medical Humanities, con la loro ricchezza interdisciplinare fatta anche di antropologia, sociologia, storia, semiotica, psicologia sociale ecc. Per una bella sintesi dell’evento e di ciò che ci sta dietro, si legga http://bit.ly/1ohTx2e. L’organizzatore è Matthew Smith, dell’Universtà di Strathclyde: sta nel Comitato direttivo della Society for the Social History of Psychiatry, ed è il Book Reviews Editor della rivista History of Pychiatry. La partecpazione è gratuita, ma occorre prenotarsi. 

La body artist italo-brasiliana Dani d’Emilia e la fotografa Angela Alegria mettono in scena il paradosso della pelle: trasparenza opaca, tramite e ostacolo, interno che incorpora l’esterno. Il loro progetto in progress si chiama per l’appunto Incorporo. La Gallery de IL CORPO raccoglie  una sequenza di immagini che Dani ha scelto dal suo progetto. Sono immagini potenti ed euristiche. 

Dani d'Emilia

Questa Gallery Incorporo prosegue l’interesse della rivista e del suo gruppo di lavoro per il grande tema liminale della pelle: l’altra Gallery Sotto la pelle, le pelli malate di Pelle impura fin-de-siècle nel n. 1/12 de IL CORPO,  e nello stesso numero l’immaginario sociale della psoriasi nelle comunità virtuali di malati sul web 2.0, il diafano dei mai-nati fotografati da Simone Casetta al Forlanini (n. 2/13), la pelle psoriasica di Marat nel Marat-Sade di Peter Brook ecc. 

Una piccola ma potente mostra allo Science Museum di Londra: Pain Less: the Future of Relief. Il dolore è una delle poche grandi esperienze universali del corpo. Quattro narrazioni personali raccontano la complessità del dolore fisico, ma anche le strategie più innovative e multidimensionali della scienza del dolore per identificarne le modalità, le variabili, gli intrecci tra componenti fisiche, neurologiche e emozionali, le strategie di contenimento. Vedi  http://sciencemuseum.org.uk/painless. Una sintesi rapida ma ben fatta in The Lancet:   http://bit.ly/12qpk51.  Fino al 31 agosto 2013.

 

 

 

Medicalizzazione inarrestabile dei bambini USA. L’analisi secondaria decennale di 850.000 cartelle cliniche di bambini californiani tra i 5 e gli 11 anni ha mostrato che 5 su 100 sono stati diagnosticati con una sindrome ADHD (Attention-Deficit Hyperactivity Disorder, Sindrome da Deficit di Attenzione e Iperattività). Il trend mostra un rapido aumento delle diagnosi. 

La percentuale del 5% di prime diagnosi (continua)

Purtroppo questa è una segnalazione retrospettiva. Dal 15 a 17 novembre, 3 giorni di lavori su Le sens du corps: analyse spectrale al Collège de France, Sala Lévi-Strauss. Molti interventi che sembrano interessanti sul programma. Segnaleremo tempestivamente la condivisione o pubblicazione di singole relazioni e degli eventuali Atti. Organizzatrice: Margarita Xanthakou (margarita.xanthakou@college-de-france.fr). Tra i partecipanti italiani: Lidia Calderoli (sul Burkina Faso), (continua)

Iniziano domani a Pistoia una serie di incontri sul tema Storie e filosofie del corpo. Il primo incontro sarà un dialogo di Daniela Belliti con l’antropologa Michela Fusaschi su un tema che riprende il titolo dell’ultimo libro della Fusaschi: Quando il corpo è delle altre. Retoriche della pietà e umanitarismo-spettacolo (Torino, Boringhieri, 2011). Seguiranno altri appuntamenti, che segnaleremo di volta in volta. 

La sede degli incontri è la Terrazza di Palazzo Fabroni, Via Sant’Andrea 16, Pistoia. Si inizia alle 17.45 e l’ingresso è gratuito.

Questa la breve presentazione della serie:

L’uomo ha un corpo o è un corpo? Corpo e anima sono separati? E se sì, è l’anima a regolare il corpoo il corpo l’anima? Il corpo è solo natura o è anche artificio e cultura? Quando e come un corpo è sano o è malato? Sono le domande che accompagnano la riflessione filosofica sul corpo dal pensiero greco alle odierne “storie” di anoressia, di plastiche, di violenza, di differenza, di estetica che raccontano il senso attuale del nostro “corpo vivente”.

Dal 27 giugno al 1 luglio, a Stoccolma il terzo Congresso mondiale della International Federation of Psoriasis Associations. Questa volta al centro il paziente psoriasico, l’impatto della psoriasi sulla sua vita sociale, e gli strumenti per migliorarla. Finalmente l’IFPA si è decisa a scoprire che la pelle è un organo sociale!  Dettagli e programma in http://bit.ly/KFSepd.

Il 19 aprile al Nuovo Cinema Aquila di Roma arriva Maledimiele, il film sull’anoressia di Marco Pozzi.

 “Mi interessava la dimensione mentale della malattia – afferma Marco Pozzi –  non il corpo che si scarnifica. Lo scandalo senza scandalo”.

Molto efficace la narrazione del mondo rituale e immaginario di un’adolescente anoressica.

Maledimiele nasce da uno studio quasi etnografico della malattia. Marco Pozzi e la sceneggiatrice Paola Rota hanno seguito  blog e forum di anoressici, e hanno  frequentato per un anno e mezzo i centri più importanti per la cura dei disturbi alimentari.

 A maggio il film sarà anche  Milano, Torino e Parma.