Iniziano domani a Pistoia una serie di incontri sul tema Storie e filosofie del corpo. Il primo incontro sarà un dialogo di Daniela Belliti con l’antropologa Michela Fusaschi su un tema che riprende il titolo dell’ultimo libro della Fusaschi: Quando il corpo è delle altre. Retoriche della pietà e umanitarismo-spettacolo (Torino, Boringhieri, 2011). Seguiranno altri appuntamenti, che segnaleremo di volta in volta. 

La sede degli incontri è la Terrazza di Palazzo Fabroni, Via Sant’Andrea 16, Pistoia. Si inizia alle 17.45 e l’ingresso è gratuito.

Questa la breve presentazione della serie:

L’uomo ha un corpo o è un corpo? Corpo e anima sono separati? E se sì, è l’anima a regolare il corpoo il corpo l’anima? Il corpo è solo natura o è anche artificio e cultura? Quando e come un corpo è sano o è malato? Sono le domande che accompagnano la riflessione filosofica sul corpo dal pensiero greco alle odierne “storie” di anoressia, di plastiche, di violenza, di differenza, di estetica che raccontano il senso attuale del nostro “corpo vivente”.

L’ultimo numero di American Ethnologist, la rivista della American Ethnological Society, dedica 50 pagine  a Occupy e a una riflessione etnologica sulla democrazia diretta. Interessante. In un’altra sezione c’è anche un curioso articolo di Lilith Mahmud sulla massoneria italiana: “Concealement and disclosure among Freemasons in Italy”. Vedi n. 2, Maggio 2012, pp. 238-283 e 425-438. 

Jeffrey Wasserstrom, docente di Storia all’University of California ed editor del Journal of Asian Studies, analizza in questo articolo la Repubblica Popolare Cinese contemporanea attraverso le categorie distopiche di George Orwell in 1984 e di Aldus Huxley in Brave New World.  

Il monitoraggio negli internet café e l’aumento delle videocamere nei luoghi pubblici stanno rendendo la Cina sempre più simile alla società del Grande Fratello.

Il progetto “Peaceful Chongqing” prevede l’allestimento del più vasto e sofisticato sistema di videosorveglianza al mondo, una rete che coprirà tutta la città di Chongqing con 500.000 telecamere.

Il sistema, che verrà costruito nel corso dei prossimi due o tre anni, prevede di coprire mezzo milione di incroci, quartieri e parchi per quasi 400 chilometri quadrati, un controllo sociale integrale da fare invidia alle smart cities.

Il 19 aprile al Nuovo Cinema Aquila di Roma arriva Maledimiele, il film sull’anoressia di Marco Pozzi.

 “Mi interessava la dimensione mentale della malattia – afferma Marco Pozzi –  non il corpo che si scarnifica. Lo scandalo senza scandalo”.

Molto efficace la narrazione del mondo rituale e immaginario di un’adolescente anoressica.

Maledimiele nasce da uno studio quasi etnografico della malattia. Marco Pozzi e la sceneggiatrice Paola Rota hanno seguito  blog e forum di anoressici, e hanno  frequentato per un anno e mezzo i centri più importanti per la cura dei disturbi alimentari.

 A maggio il film sarà anche  Milano, Torino e Parma.

Domani 20 marzo alle 18 viene presentato a Roma il volume fotografico di Simone Casetta, Fanno finta di non esserci, sulla collezione di reperti anatomici dell’Ospedale Forlanini di Roma. 

Questa collezione ha pochi termini di confronto in Italia. Essa nasce dal lavoro di Rudolf Grützner, un patologo tedesco specialista nella dissezione e conservazione dei corpi, Chiamato a Roma negli anni 40 dal direttore del Forlanini, Grützner costruì un insieme impressionante di reperti anatomici che, nel caso dei feti e dei neonati, sono corpi interi.

Su questo Casetta ha messo insieme una sequenza di immagini inquietanti di morti-quasi vivi, ben riprodotte nel volume. 

Presenteranno la peotessa Maria Grazia Calandrone, Fabio di Gioia e Enrico Pozzi. La presentazione avverrà presso le Officine Farneto, in collegamento con la mostra Body Worlds di Gunther von Hagen. 

Per un intervista al fotografo e qualche immagine: 
http://www.galerie-photo.com/simone-casetta-it.html

Una rivendicazione dello scarto in potenza, espressività e individualità dei corpi rispetto alle parole è il tema della nuova campagna del marchio di abbigliamento urban Freddy, anticipata in questo spot:

[youtube_sc url=”http://www.youtube.com/watch?v=LLw3lgNBydE#!”]

In uno scenario distopico di intercettazioni di massa e campagne di sensibilizzazione per malattie inesistenti un gruppo di ragazzi comincia a trasmettere messaggi noti come Body Trasmissions, in cui invitano a recuperare la comunicazione corporea abbandonando testi e social network.

Il 16 febbraio un team di epidemiologi si è riunito all’Harvard Medical School di Boston in occasione dell‘International Conference on Digital Disease Detection. Si è discusso dei progressi nel tracciamento online delle malattie in relazione anche all’affidabilità delle comunicazioni informali e alla loro effettiva  capacità predittiva rispetto all’insorgere di focolai reali.

Intanto la correlazione osservata in passato tra le ricerche online sull’influenza e il numero di persone che si presentavano all’ospedale ha portato alla nascita di uno strumento, Google Flu Trends, in grado di allertare le strutture sanitarie in vista di affluenze eccezionali.

A quando la scoperta che Google guarisce?

La possibile correlazione tra circoncisione e minore probabilità di contagio HIV eterossessuale sta ponendo problemi nuovi a chi cerca di fermare l’epidemia. Le tecniche tradizionali sono lente, cruente, potenzialmente pericolose se effettuate in strutture sanitarie o parasanitarie inadeguate. Ocorrono nuove tecnologie adatte alla mutilazione genitale di massa.

Il terreno di sperimentazione urgente è l’Africa subahariana.(continua)