Narrazione di un cadavere annunciato: la morte del lider maximo su Twitter

Onnipresente eppure sempre più invisibile, deus absconditus, il corpo di Castro era da tempo la sintesi esemplare del doppio corpo del Re (Kantorowicz) e della dialettica tra Body Politic e Body Natural. Malato, degradato, ma politicamente non autorizzato a morire. Fino al 26 novembre scorso.

Dopo Gheddafi, Steve Jobs, Michael Jackson, Chavez ecc, abbiamo raccolto un altro corpus sul cadavere del potere. 1,2 milioni di tweet in inglese, italiano, spagnolo, portoghese, tedesco e francese che citano Castro nel testo, pubblicati tra la mattina del 26 novembre e il 4 dicembre: dalla notizia della morte fino ai funerali di stato.

Per chi vuole studiare con gli strumenti adatti questo caso-limite di rappresentazioni sociali del corpo del potere, ecco il link: http://www.ilcorpo.com/it/materiali/archivi_22/corpi-del-potere_21/materiali/narrazione-di-un-cadavere-annunciato_88.htm. A questo link tutte le indicazioni necessarie. (ep)

Fino al 18 Novembre, una bella mostra a Roma: I fiori del male – Donne in manicomio ai tempi dei fascismo. Il manicomio è quello di Sant’Antonio Abate, al centro di Teramo, chiuso nel 1998. Le donne sono quelle condensate in frammenti vari di biografia: foto, cartelle cliniche, lettere ecc. Materiali raccolti da Anna Carla Valeriano, della Fondazione Università degli Studi di Teramo, proprietario dell’Archivio dell’Ospedale. Il commento è a volte semplicistico, come per es. sul rapporto tra fotografia manicomiale e fisionomica lombrosiana, e altre volte più articolato, lontano dagli stereotipi facili sulla istituzione manicomiale come mera segregazione sociale.

Una buona intervista alla curatrice qui: http://www.vice.com/it/read/annacarla-valeriano-intervista-donne-manicomi-fascismo?utm_source=vicefb

 

Torneremo sulla mostra e sul precedente volume della curatrice nel nostro Diario paranoico-critico.

 Casa della Memoria e della Storia di Roma, Via di S. Francesco di Sales, 5, 00165 Roma (chiuso, purtroppo, il sabato e la domenica!)

Dal 2000 ENGRAMMA, la bella rivista fondata e diretta da Monica Centanni (IUAV, Venezia), esplora e prosegue la grande impresa di Warburg. Il motto warburghiano Zum Bild das Wort è il filo rosso di una ricerca che ha portato ENGRAMMA a inseguire le metamorfosi dell’immagine e delle sue parole in direzioni molto diverse e mai eterogenee: Alessandro il Grande, Schifanoia, Laocoonte, l’Ara Pacis, il Cinema e la Tradizione classica, Pasolini ecc ecc ecc.

Costante in questi 16 anni il lavoro diretto su Warburg stesso, e sull’Atlante Mnemosyne. Così anche in questo n. 138, “Dal cosmo all’uomo e ritorno”, con una nuova traduzione e edizione critica della Einleitung del 1929 al Bilderatlas, e con una complessa analisi e commento alla Tavola B.

Da leggere, per chi, come noi, crede all’immagine e alle sue stratificazioni come “via regia” verso le aree latenti del Sé e del sociale.

www.engramma.it

 

Migliaia di saggi e articoli sul riso e sul comico. Quasi nulla sul sorriso, un comportamento umano al tempo stesso sovradeterminato e inafferrabile, inanalizzabile. Nel 1906 a Parigi Georges Dumas pubblicò da Felix Alcan Le sourire, un breve saggio che intreccia utilmente neurofisiologia, psicologia e psicopatologia. Abbiamo recuperato e reso disponibile online questo testo curioso e fecondo nella sezione Materiali di questo nostro sito:

 http://www.ilcorpo.com/it/materiali/archivi_22/testi-scomparsi_13/materiali/le-sourire_87.htm 

Georges DUMAS (1866-1946) è stato uno dei grandi protagonisti della psicologia francese nella prima metà del 900. Studioso delle emozioni nella scia di Detienne de Boulogne, ma anche allievo di T. Ribot, DUMAS seppe allontanarsi dall’approccio neurofisiologico puro e integrò nell’approccio le dimensioni psicologiche, i vissuti, le storie narrate, i materiali culturali e a volte i protocolli di indagini antropologiche sul campo. Suoi alcuni saggi sulla malinconia, la tristezza e la gioia, ma anche gli studi sulle psicosi belliche.

Diresse anche il grande Traité de psychologie del 1922-23, cui seguì 15 anni dopo una edizione ampliata. Per molti decenni il Traité fu il testo di riferimento della psicologia francese. A lungo professore di psicopatologia al Sainte-Anne, ebbe tra i suoi allievi alcuni dei protagonisti della vita culturale e della psicoanalisi in Francia: J. Delay, D. Lagache, J. Lacan, J.P. Sartre, Paul Nizan, R. Aron, Cl. Levi-Strauss, G. Canguilhem… Amico di Pierre Janet, fondò con lui nel 1903 il leggendario Journal de psychologie normale et pathologique

IL CORPO renderà presto disponibili online altri scritti di DUMAS che rimangono di grande modernità ed esprimono fertile  libertà.

 

 

Nel clima modaiolo intorno alla Medicina narrativa, difficile distinguere le cose serie. Cioè le esperienze reali di pratica clinica condotte con approcci teorici solidi e metodologie scientifiche rigorose.  Una bella occasione il 7 maggio a Montevarchi (Arezzo), nell’Ospedale di Santa Maria della Gruccia, per tutta la mattinata. L’hanno organizzata la USL Toscana Sud Est e l’A.TRA.C.TO, una Onlus che si occupa di traumi cranici. Ci saranno alcuni dei nomi più interessanti e ‘storici’ della Medicina Narrativa italiana: Paolo Trenta, Stefania Polvani, Pierluigi Brustenghi, Mauro Zampolini. 

http://digitalnarrativemedicine.com/it/dalle-storie-la-cura-giornata-introduttiva-alla-medicina-narrativa/

Lunedì 18 aprile , IL CORPO 4/15 sarà on line sul sito www.corpo.com. Articoli e saggi su: la pelle e la nascita della dermatologia moderna, l’Ebreo in quanto Jack lo Squartatore, le molteplici varianti del cannibalismo politico, una vicenda erotica di gruppo, l’etnocentrismo critico e la fine del mondo di Ernesto de Martino, una installazione di V. Padiglione sul corpo del migrante, tre frammenti poetici di Ingeborg Bachmann sul confine ecc.

La psicoanalisi ha qualcosa da dire intorno al Male e alle forme estreme di distruttività? Una domanda che dovrebbe essere ineludibile. La ha affrontata  il Centro Psicoanalitico di Roma (Società Psicoanalitica Italiana) il 17 ottobre scorso con una giornata intensa di relazioni e discussioni organizzata da Andrea Baldassarro e Manuela Fraire. Dopo l’introduzione di Baldassarro (Perché il Male. La psicoanalisi e i processi distruttivi), gli interventi di Marco Francesconi e Daniela Scotto di Fasano (Pulsione e repulsione di morte. Una riflessione sull’incomprensione maligna), di Roberta Guarnieri (Il male imprescrittibile), di Riccardo Galiani (Tracce del disumano), di Francesco Castellett y Ballarà (La psicoanalisi si interroga sulla guerra e sulle sue conseguenze), di Marina Malgherini (L’opera del sacrificio. Uno studio psicoanalitico), di Enrico Pozzi (La purezza e il massacro. Alcune metacategorie della distruttività estrema). Ha concluso i lavori Manuela Fraire con L’eterno ritorno dell’oggetto rimosso. 

Presto il volume con tutte le relazioni. Sarà un’occasione per tornare a parlare del molto che è stato detto, e del moltissimo che rimane da percorrere.

Il 26 e 27 novembre a Maastricht due giorni di lavori su Theorizing the body in health and medicine. L’obiettivo generale è decostruire l’ovvietà del corpo per gli operatori – prevalentemente le professioni mediche e affini – che se ne occupano. Questa decostruzione è stata operata finora prevalentemente da due prospettive contrapposte: il costruttivismo sociale, l’approccio fenomenologico. Il convegno vuole andare oltre questa contrapposizione, esplorando le possibilità di convergenze teoriche e operative. 

I relatori sono di tutto rispetto, i titoli delle relazioni incuriosiscono molto. C’è ancora spazio per 6-7 presentazioni, e l’elenco dei possibili temi nel Call for papers mostra bene l’apertura interdisciplinare degli (continua)

A Reggio Emilia il 26 settembre una mattinata di lavori sull’incontro tra le psichiatria e le culture cosiddette ‘altre’. Tema non nuovo, ma qui la differenza feconda sta nella prospettiva storica e in parte epistemologica. Ecco i titoli delle relazioni:

Alessandra Cerea, Il “caso” Devereux nella storia dell’etnopsichiatria  
Matthew M. Heaton, Transcultural psychiatry, decolonization and nationalism: comparisons between Nigeria and India 
Waltraud Ernst, Beyond colonial psychiatry. The indigenization of psychiatry of British India, 1900-1940
Marianna Scarfone, La psichiatria del Corno d’Africa durante occupazione italiana    
German E. Berrios, Epistemology of Cultural Psychiatry 

Il convegno è organizzato dal Centro di storia della psichiatria San Lazzaro nell’ambito della X Settimana della salute mentale che si svolge in quei giorni a Reggio Emilia. Luogo dei lavori: il Museo di Storia della psichiatria, Via Amendola 2, Padiglione Lombroso. Registrazione dei partecipanti alle 8.30. Partecipazione gratuita, ma è necessario iscriversi scrivendo a bombardieric@ausl.re.it 

La giuria del Premio Viareggio ha incluso Serie fossile (Crocetti 2015) di Maria Grazia Calandrone nella rosa finale della Sezione Poesia. M. G. Calandrone è, tra le altre cose, la Editor di poesia della Rivista IL CORPO. Qui ha pubblicato nell’ottobre 2014 il suo Petizione per il rilascio dell’Alba, vicinissimo al grande tema del volume selezionato dal Viareggio-Poesia. Ecco il link al numero della rivista:

http://www.ilcorpo.com/it/rivista/ottobre-2014_55.htm