di Enrico Pozzi –
– 3 Luglio 2025

PMSR significa Post Mortem Sperm Retrieval, ovvero recuperare lo sperma dal cadavere del maschio morto.

La procedura è tecnicamente possibile da tempo. Dopo il 7 ottobre  è stata perfezionata in Israele con i corpi dei giovani e mediamente giovani soldati dell’esercito israeliano morti in quest’ultima guerra. Il corpo viene portato con la massima rapidità possibile verso uno dei quattro ospedali in grado di gestire la procedura. Qui viene verificata l’integrità dei genitali. Un primo prelievo cerca lo sperma presente nei testicoli per valutare qualità, numerosità e motilità degli spermatozoi. Se i parametri e altri controlli più generali sul cadavere sono positivi, si estrae in vario modo il maggior numero possibile di spermatozoi dai testicoli: apertura chirurgica, spremitura, tritatura con leggera centrifuga, drenaggio e lavaggio, ecc. Il liquido ottenuto viene surgelato a -193°C, e conservato nella più grande banca spermatica di Israele, il Sourasky Medical Center di Tel Aviv.

Tutto avviene adesso sotto la gestione e responsabilità diretta del Ministero della Sanità, sostituitosi via via alle strutture private nate nel tempo. Prima solo sperimentale, questa prassi ha avuto un incremento impressionante dal 7 ottobre, con oltre 172 ‘recuperi’ effettuati. Attualmente viene offerta di routine per tutti i soldati maschi morti con cadaveri compatibili con il prelievo: circa il 30%. Da eccezione a policy.

L’obiettivo funzionale dichiarato è l’uso di questo sperma per la fecondazione,

di enricopozzi –
– 20 Febbraio 2025

Per tre giorni, dal 26 al 28 settembre di quest’anno, avrà luogo un primo workshop residenziale su DISCORSO PARANOICO, IDEOLOGIA E FOLIE À PLUSIEURS. Altri due seguiranno nel 2026.

Al Castello di Rocca Sinibalda. Millenario, zoomorfo, monumento nazionale, Wunderkammer, 70km da Roma. A picco su tre valli. www.castelloroccasinibalda.it

15 partecipanti, integralmente ospiti de Castello. da tutte le humanities e le performing arts: psicoanalisti, sociologi, storici, medici, antropologi, artisti, letterati, filosofi, cultori di immagini, di segni e di forme. I partecipanti dovranno esser disposti a contagiare e lasciarsi contagiare. Il Castello è plasmato dalle Metamorfosi di Ovidio nella sua architettura e nei suoi affreschi rinascimentali, e coltiva tutto ciò che è tra.

Chi è incuriosito e interessato a partecipare può scrivere a paranoia@ilcorpo.com o paranoia@castelloroccasinibalda.it. Utile se spiega cosa la/lo interessa e magari perché.

Qui sotto un Appunto di lavoro e un elenco esteso di possibili interessi specifici.

di beezy –
– 29 Novembre 2024
Sposto un po’ di libri. Quando mi va di mentirmi, mi dico che li metto a posto.
Mi capita tra le mani un saggio su Ockham, filosofo ‘mio’ come pochissimi altri. Ha plasmato la mia ossessione di sempre su tutto, conoscere e dire il singolare.
Il libro è molto bello. Lo ha scritto tanti anni fa Pierre Alféri, il figlio di Jacques Derrida e della psicoanalista Marguerite Aucouturier. Per liberarsi del padre, adottò il cognome della nonna materna.
Dopo Ockham è stato di tutto: chansonnier, regista, poeta, traduttore, musicante, disegnatore, creatore/distruttore di riviste letterarie, dissolutore e ricombinatore di linguaggi in costruzioni che non riuscivano mai a concludersi.
Il rasoio di Ockham… non se ne liberò mai. Irrimediabilmente singolare. Per credere di afferrarlo, forse la ‘cosa’ sua migliore è il lontano “Chercher une phrase” del 1991.
Conosciuto alla fine degli anni 80, a Villa Medici, dove era pensionnaire. Aveva una conversazione ‘dispersa’. Era molto amico di una allora intensa amica, Chantal Akerman.
E’ morto l’anno scorso, a 60 anni, di un lungo tumore.
Avrei voluto dedicargli allora queste righe,  a ricordo di una terminale pratica del singolare. Me ne sono dimenticato, ma Ockham non perdona. Torna. (enrico pozzi)
di Francesco Dimitri –
– 5 Giugno 2023
       Albrecht Dürer, Le Quattro Streghe (1497)

La Strega è nuda.

Nella Villa dei Misteri a Pompei è rappresentata l’iniziazione di una fanciulla in un culto misterico. A iniziazione avvenuta, dopo essere morta e risorta, la fanciulla danza felice, divina – e nuda.

Nei rituali iniziatici accadeva spesso di spogliarsi. Il più importante storico della stregoneria in attività, Ronald Hutton, ha osservato che, al di là di questi riti, la nudità è rara nella pratica religiosa, ma è comune in quella magica – e, possiamo aggiungere, un’iniziazione misterica unisce le due.

Un incantesimo di folk magic inglese richiede che una donna che non riesce ad avere figli vada nel suo orto nuda la vigilia di Mezza Estate. O, se una donna volesse avere una visione del suo futuro marito, potrebbe fare di peggio: andare a correre nuda

di Cristina Cenci –
– 19 Marzo 2023

Milioni di video e foto online alimentano la riproduzione digitale permanente e quotidiana dei nostri corpi. Al lavoro, al sole, in palestra, occhi, piedi, nasi, gambe, corpi sani, corpi malati. Non sfugge nulla o quasi.  C’è infatti una zona d’ombra in questa ossessione iconica che ci racconta ogni giorno: manca quasi del tutto ciò che siamo sotto la pelle.

Ma siamo qualcosa sotto la pelle? C’è ancora un’identità nelle viscere? La ricerca scientifica ci dice che il nostro intestino è un secondo cervello, però non ci viene in mente di condividerne l’immagine. Fa eccezione l’utero nell’ecografia delle gravidanze. Dal dentro portiamo fuori in pratica quasi solo il cuore, che rappresentiamo in tutte le forme. Difficile incontrare qualcuno con un ciondolo a forma di stomaco.

Dal 24 marzo al 17 luglio, la Fondazione Prada a Milano propone la mostra Cere anatomiche. La Specola di Firenze / David Cronenberg, rivelando un modo molto diverso di rappresentare identità, seduzione e organi interni.

di beezy –
– 19 Febbraio 2023

Un film gradevolmente falso. ALL THE BEAUTY AND THE BLOODSHED di Laura Poitras. Leone d’oro a Venezia.

Su Nan Goldin.

Le solite mitografie su un’artista (mezza) maledetta. Sesso ad ampio spettro (sì, spettro fatto di spettri), droga, povertà (tempo fa), una community di altri maledetti (veri, e prevalentemente morti – overdose e AIDS). Famiglia perbenista di merda. Sorella suicida. Relazioni distruttive (e distruggenti). La lotta vittoriosa ed eroica contro il Male (l’OxyContin, gli oppioidi, la famiglia Sackler) e per liberare l’Arte dal Male (fuori i Sackler dai musei del Mondo).

di IL CORPO –
– 22 Dicembre 2021

Via Orti d’Alibert, a Roma, pochi metri da Regina Coeli. Il vecchio Filmstudio, ma ora si chiama SCENA, e dentro è proprio diverso. Evento-cinema FUORINORMA, l’associazione di Adriano Aprà, da anni in lotta appassionata per un cinema ‘altro’.

Qui, tra la fine degli anni 60 e gli anni 70, il mio personale incontro con cose che solo in questo luogo a Roma si vedevano. Stan Brakhage e l’avanguardia sperimentale nord americana. I fratelli Mekas. Cassavetes. Markopoulos. Godard. Solanas e Getino. Glauber Rocha. Alain Resnais. Miklos Jancso. Joseph Losey. Il Rossellini televisivo. I primi Antonioni. Tutto quello che girava sulla bellissima prima serie di Ombre Rosse (l’abbiamo riprodotta qui).

Ci sono tornato per la prima volta da allora domenica sera, il 5 dicembre, per FUORINORMA e per nostalgia. Pioggia, tutto chiuso intorno. La presenza del carcere.

di beezy –
– 10 Dicembre 2021

 

PIÙ LIBRI PIÙ LIBERI. 400 editori piccoli e medi a raccolta sotto la plasticosa Nuvola di Fuksas, all’EUR. Tanta gente malgrado la pioggia.

Una delusione. Chissà perché, da ‘piccoli e ‘medi’ mi aspettavo avanguardia editoriale, ricerca estetica, audacie tipografiche e grafiche, magari libri d’artista, botte di vita. No. Da uno stand all’altro – e pure gli stand sono banali – il trionfo del conformismo visivo, il paperback all’americana come modulo generalizzato, i soliti formati. Migliaia di copertine tutte eguali – una immagine ‘fantasiosa’ irrimediabilmente banale e così colorata, un titolo con tipografia logora, l’omologazione.

Gran fatica e noia a girare tra così tante identità indistinte, con l’occhio che cerca una differenza vera. Nemmeno l’ideologia aiuta. Il sindacato di sinistra o gli anarchici stampano come gli altri e pure peggio. Le università, non ne parliamo. Le editrici ‘colte’ hanno perso cultura specifica. Laterza non si può guardare. Adelphi si contempla l’ombelico e ‘innova’ con alcune collane sciatte. Cortina sobriamente noiosa.

di beezy –
– 15 Novembre 2021

Donatella DI CESARE, Il complotto al potere, Torino, 2021, Einaudi

Ben venga questo breve saggio della filosofa Donatella Di Cesare sul complotto e sul complottismo. Il tema del complotto è stato ed è un protagonista delle nostre vicende politiche, sociali, economiche, e ora anche biomediche, eppure i contributi teorici italiani di un qualche peso sono pochissimi, marginali e in alcuni casi anche viziati da accuse di plagio.

Al centro del pamphlet sta il rapporto tra complotto e democrazia. Qui il complotto non conta come possibile evento reale, ma come narrazione sociale diffusa. Nei nostri paesi a regime politico democratico, aree crescenti

di IL CORPO –
– 28 Settembre 2021

Francesca Fini / Cyborg Fatale (2011 – 2021), a cura di Bruno Di Marino, Milano 2021

Questo libro è la presa d’atto di una compulsione alla metamorfosi e all’anamorfosi tramite una creatività artistica avida di ogni mezzo possibile.

L’artista è Francesca Fini, 51 anni, romana. Cyborg Fatale copre gli ultimi 10 anni della sua attività. Viene da dire: della sua vita, tanto è totale e senza resti il percorso che viene raccontato.

La prima cosa che colpisce è la quantità di lavoro svolto. Chi abbia avuto a che fare con Francesca ha sentito la tonalità ascetica del suo modo di fare arte, la devozione a creare senza soste né stanchezze, letteralmente giorno e notte, con una attenzione ossessiva a ogni dettaglio anche minimo, sotto il segno di una autarchia che vuole gestire da sola tutta la scena. Anche quando altri vengono coinvolti, sembrano marginali, semplici protesi

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