Le comunità virtuali (forum, blog, social network) hanno favorito un ampliamento della comunicazione sociale intorno alla malattia grazie alla loro caratteristica di grande luogo di scambio e di conversazione, spesso tra pseudonimi.
A differenza di altre modalità di indagine che richiedono che il soggetto verbalizzi vissuti di vergogna e disagio e li classifichi attraverso le categorie del ricercatore, lo studio della malattia sul web 2.0 consente di cogliere percezioni, vissuti, fantasie e comportamenti nel modo in cui emergono spontaneamente nella comunicazione sociale.
Il social web ha un ruolo centrale nel veicolare le rappresentazioni sociali della malattia e contribuisce ad orientare l’intensità dell’allarme sociale e della percezione di rischio.
L’archivio riunisce ricerche realizzate negli anni in questo ambito.
L’immagine in copertina è segnalata nella bella introduzione di Marrone al volume: Il discorso della salute. Verso una sociosemiotica medica, Atti del XXXII Congresso dell’Aiss, Roma, Meltemiexpress, 2005