Palermo, 28 e 29 ottobre. Pinacoteca Villa Zito. «Lo statuto del corpo nella teoria e nella clinica psicoanalitica», un colloquio a cura del Centro di Psicoanalisi di Palermo. Un tema centrale. Si confronteranno diversi psicoanalisti della Società Psicoanalitica Italiana, tra i quali Amedeo Falci, Malde Vigneri, Fernando Riolo, Cristiana Balzano, Diego Buongiorno, Claudia Bruno, Stefano Calamandrei, Sara Capillo, Antonello Correale, Diletta La Torre, Gemma Zontini, Patrizio Campanile, Benedetta Guerrini Degl’Innocenti, Ronny Jaffé, Luigi Solano, Sarantis Thanopulos e Paola Camassa.

Su SpiWeb una utile intervista a Paola Camassa: https://www.spiweb.it/cultura-e-societa/stampa/rassegna-stampa-2/rassegna-stampa-italiana/corpo-e-adolescenza-i-rischi-della-manipolazione-huffpost-19-10-2023-intervista-a-p-camassa-di-d-dalessandro/

Qui una presentazione dell’incontro, il Programma e la scheda di iscrizione: https://www.spiweb.it/la-ricerca/ricerca/lo-statuto-del-corpo-nella-teoria-e-nella-clinica-psicoanalitica-a-cura-di-a-falci/

Per chi può, un appuntamento importante.

Dal 29 settembre al 1 ottobre, un incontro residenziale organizzato da IL CORPO al Castello di Rocca Sinibalda.

Tema: LA PELLE E L’EFFIGIE, ovvero il destino della pelle nella crescente digitalizzazione del rapporto tra le persone e tra i corpi. Cosa avviene quando la carne del corpo diventa sempre più la superficie di uno schermo In che modo vivono con se stessi e con gli altri i corpi disincarnati? Quanto e come l’interazione a distanza via schermo catalizzata dalla pandemia ha costruito nuove percezioni dell’interno e dell’esterno dei nostri corpi, della loro vita e delle loro attività? Le immagini 2D nel riquadro di uno schermo producono nuove forme e logiche dell’effigie?

Il workshop ha intrecciato i piaceri della buona vita, della buona tavola e del buon vino con i piaceri paralleli della conversazione densa, com’è giusto in un castello rinascimentale.

Hanno partecipato il comparatista Massimo Fusillo  (Univ. de L’Aquila, dal 1 novembre  prof. alla Normale di Pisa), lo studioso di cinema Mirko Lino (Univ. de L’Aquila), il filosofo della tecnica Francesco Monico (Fondazione Pistoletto, Accademia Costume e Moda di Roma), l’antropologo museale Vincenzo Padiglione (Sapienza Università di Roma, rivista Antropologia Museale), l’antropologo metropolitano Massimo Canevacci (Sapienza Università di Roma, Istituto di Studi Avanzati dell’Università di Sao Paulo), l’antropologa-manager Cristina Cenci (DNM, Simen, (continua)

A Biella. Prorogata. A cura di Irene Finiguerra e Fabrizio Lava. Diverse immagini prevedibili, ma anche molte insolite, poco viste, marginali e di fotografi marginali. Wove (alias Wolfang Wesener), Marisa Rastellini, Gigi Piana, Luciano Romano, Mario Daniele. Tre declinazioni – il ritratto, l’autoritratto e il selfie – intorno alla inesauribile poledricità del volto in cui il corpo cerca di sfuggire alla propria ripetitività e in fondo banalità. Chissà se ci sarà un catalogo. Da vedere, se ci si riesce.

https://www.fondazionecrbiella.it/volto

Antropologi, sociologi, semiologi, letterati, artisti, medici ecc per questo convegno fortemente interdisciplinare. Pretesto e filo conduttore: l’opera di David Le Breton, da sempre professore a Strasburgo e da quest’anno in pensione. Immaginario, esperienze, trasformazioni, l’innesto delle tecnologie, le questioni etiche e normative, la cura, le pratiche sociali, le rappesentazioni sociali, la ricerca artistica e letteraria ecc. Relatori da Francia, Brasile (un paese molto caro a Le Breton), Romania, Svizzera, Africa francofona. Cile, Messico, Argentina, Canada, Per l’Italia solo Gabriele Profita. Nessuno dal mondo anglosassone.

Speriamo che vengano pubblicati gli Atti. Il Programma può dare un’idea della complessità e ricchezza di questo evento.

Intanto una sintesi su YouTube per chi non ha potuto esserci.

David LE BRETON con il Presidente dell’Università di Strasburgo

Un bell’evento di Medical Humanities a Londra. Non è la solita storia di “letteratura e malattia”: alcuni temi nuovi, alcuni paper molto interdisciplinari, il ruolo della fotografia, l’importanza della guerra.
Per chi si interessa di rappresentazioni sociali della malattia fisica e mentale, è un appuntamento interessante.
Un solo interrogativo, che è rimpianto e auspicio: a quando anche per l’Italia qualcosa di simile, con la stessa complessità di approccio e lo stesso superamento della ‘letteratura’ da stantii letterati d’accademia?

Ovvio il riferimento a poderosi e scontati incontri tra professori di letteratura di chiara fama, purtroppo, e psicoanalisti SPI. La ricerca dinamica di una presenza nuova della SPI e della psicoanalisi nella società italiana farebbe bene a evitare l’ipse dixit e i nomi ‘garantiti’ dal ruolo accademico. C’è così tanto altro in giro, ben più vivo e capace di avventura intellettuale. E ad altre audacie la psicoanalisi ci aveva educati.

https://modernlanguages.sas.ac.uk/events/event/13794 

 

 

8 settembre a Messina. Un convegno che sembra molto interessante, un tema denso. Mi dispiace di non poterci andare. Sorpreso dalla mancanza di riferimenti a Ingeborg Bachmann. Poche donne, e pochi, hanno più intensamente lavorato sul confine e sul confino (il suo omologo) nella poesia del Novecento. 
La rivista IL CORPO ha raccolto due anni fa alcuni suoi frammenti in Ingeborg Bachmann, Variazioni sul confine, 4/2015.

Narrazione di un cadavere annunciato: la morte del lider maximo su Twitter

Onnipresente eppure sempre più invisibile, deus absconditus, il corpo di Castro era da tempo la sintesi esemplare del doppio corpo del Re (Kantorowicz) e della dialettica tra Body Politic e Body Natural. Malato, degradato, ma politicamente non autorizzato a morire. Fino al 26 novembre scorso.

Dopo Gheddafi, Steve Jobs, Michael Jackson, Chavez ecc, abbiamo raccolto un altro corpus sul cadavere del potere. 1,2 milioni di tweet in inglese, italiano, spagnolo, portoghese, tedesco e francese che citano Castro nel testo, pubblicati tra la mattina del 26 novembre e il 4 dicembre: dalla notizia della morte fino ai funerali di stato.

Per chi vuole studiare con gli strumenti adatti questo caso-limite di rappresentazioni sociali del corpo del potere, ecco il link: http://www.ilcorpo.com/it/materiali/archivi_22/corpi-del-potere_21/materiali/narrazione-di-un-cadavere-annunciato_88.htm. A questo link tutte le indicazioni necessarie. (ep)

Nel clima modaiolo intorno alla Medicina narrativa, difficile distinguere le cose serie. Cioè le esperienze reali di pratica clinica condotte con approcci teorici solidi e metodologie scientifiche rigorose.  Una bella occasione il 7 maggio a Montevarchi (Arezzo), nell’Ospedale di Santa Maria della Gruccia, per tutta la mattinata. L’hanno organizzata la USL Toscana Sud Est e l’A.TRA.C.TO, una Onlus che si occupa di traumi cranici. Ci saranno alcuni dei nomi più interessanti e ‘storici’ della Medicina Narrativa italiana: Paolo Trenta, Stefania Polvani, Pierluigi Brustenghi, Mauro Zampolini. 

http://digitalnarrativemedicine.com/it/dalle-storie-la-cura-giornata-introduttiva-alla-medicina-narrativa/

La psicoanalisi ha qualcosa da dire intorno al Male e alle forme estreme di distruttività? Una domanda che dovrebbe essere ineludibile. La ha affrontata  il Centro Psicoanalitico di Roma (Società Psicoanalitica Italiana) il 17 ottobre scorso con una giornata intensa di relazioni e discussioni organizzata da Andrea Baldassarro e Manuela Fraire. Dopo l’introduzione di Baldassarro (Perché il Male. La psicoanalisi e i processi distruttivi), gli interventi di Marco Francesconi e Daniela Scotto di Fasano (Pulsione e repulsione di morte. Una riflessione sull’incomprensione maligna), di Roberta Guarnieri (Il male imprescrittibile), di Riccardo Galiani (Tracce del disumano), di Francesco Castellett y Ballarà (La psicoanalisi si interroga sulla guerra e sulle sue conseguenze), di Marina Malgherini (L’opera del sacrificio. Uno studio psicoanalitico), di Enrico Pozzi (La purezza e il massacro. Alcune metacategorie della distruttività estrema). Ha concluso i lavori Manuela Fraire con L’eterno ritorno dell’oggetto rimosso. 

Presto il volume con tutte le relazioni. Sarà un’occasione per tornare a parlare del molto che è stato detto, e del moltissimo che rimane da percorrere.

Il 26 e 27 novembre a Maastricht due giorni di lavori su Theorizing the body in health and medicine. L’obiettivo generale è decostruire l’ovvietà del corpo per gli operatori – prevalentemente le professioni mediche e affini – che se ne occupano. Questa decostruzione è stata operata finora prevalentemente da due prospettive contrapposte: il costruttivismo sociale, l’approccio fenomenologico. Il convegno vuole andare oltre questa contrapposizione, esplorando le possibilità di convergenze teoriche e operative. 

I relatori sono di tutto rispetto, i titoli delle relazioni incuriosiscono molto. C’è ancora spazio per 6-7 presentazioni, e l’elenco dei possibili temi nel Call for papers mostra bene l’apertura interdisciplinare degli (continua)

A Reggio Emilia il 26 settembre una mattinata di lavori sull’incontro tra le psichiatria e le culture cosiddette ‘altre’. Tema non nuovo, ma qui la differenza feconda sta nella prospettiva storica e in parte epistemologica. Ecco i titoli delle relazioni:

Alessandra Cerea, Il “caso” Devereux nella storia dell’etnopsichiatria  
Matthew M. Heaton, Transcultural psychiatry, decolonization and nationalism: comparisons between Nigeria and India 
Waltraud Ernst, Beyond colonial psychiatry. The indigenization of psychiatry of British India, 1900-1940
Marianna Scarfone, La psichiatria del Corno d’Africa durante occupazione italiana    
German E. Berrios, Epistemology of Cultural Psychiatry 

Il convegno è organizzato dal Centro di storia della psichiatria San Lazzaro nell’ambito della X Settimana della salute mentale che si svolge in quei giorni a Reggio Emilia. Luogo dei lavori: il Museo di Storia della psichiatria, Via Amendola 2, Padiglione Lombroso. Registrazione dei partecipanti alle 8.30. Partecipazione gratuita, ma è necessario iscriversi scrivendo a bombardieric@ausl.re.it 

IL CORPO ha raccolto il coro funebre del web intorno alla morte e al cadavere di Pino Daniele. Questo materiale singolare è on line, accessibile in licenza Creative Commons per chi vuole studiarlo con i propri strumenti specifici, o semplicemente immergersi in un frammento significativo di immaginario sociale:  http://www.ilcorpo.com/it/materiali/archivi_22/corpi-del-potere_21/materiali/la-morte-impossibile-e-il-cadavere-conteso-di-pino-daniele_85.htm

Come i Re di Kantorowicz, le star mediatiche sono le portatrici della identità e della esistenza di gruppi sociali. Non possono morire, perché la loro morte minaccia di morte (sociologica) il gruppo. Per questo intorno alle loro morti si addensano funerali impossibili, cadaveri itineranti, costruzioni di reliquie, inutili autopsie di corpi mistici, traduzioni della morte in omicidio, e maestosi cori funebri. Da tempo IL CORPO raccoglie i materiali per una archeologia dei corpi del potere – o ‘toccati’ dal potere – attraverso il discorso sociale del web intorno alle loro morti: Steve Jobs, Gheddafi, Michael Jackson, Priebke, Chavez, Cucchi, e ora Pino Daniele. Un corpus unico, consultabile nella sezione Materiali del sito www.ilcorpo.com.

In corso a Venezia la più interessante iniziativa recente di Body Art al livello internazionale. Ritual Body – Political Body è il tema della 2a Venice International Performance Week, in corso a Palazzo Mora. Oltre 50 artisti conosciuti e meno conosciuti lavorano fisicamente intorno a due aspetti-chiave interconnessi del corpo come costruzione sociale: segno, sintomo, incarnazione dell’ordine e della possibilità del disordine. 

Già nel 2012 la 1a Performance Week aveva affrontato un tema potente: Corpo ibrido – Corpo poetico.
Questa volta il focus(continua)

Oggi e domani a Roma, il Workshop Vivere/Sopravvivere presso la sede romana della Società Psicoanalitica Italiana, in via Panama 48. Tema ambizioso, anche se espresso in termini atrocemente astrusi (per carità forse cristiana non riproduciamo qui la presentazione). Tema autoriflessivo: la Spi stessa è sospesa tra sopravvivere in nicchie sempre più rattrappite, o correre il rischio della vita all’aria aperta, comprese le correnti d’aria, in un rapporto dinamico con il fuori, l’altro, le altre forme di pensiero, i cambiamenti sociali, le punte più avanzate della modernità.

I segni che da qualche tempo l’associazione più autorevole della psicoanalisi italiana abbia deciso di arrischiarsi a vivere ci sono, via via più numerosi. Il rilancio di Psiche per es. come abbiamo già segnalato. In questo Workshop, la presenza di antropologi veri: mi colpisce che metta piede in via Panama un vecchio amico e collega come Alberto Sobrero, o un più giovane collega antropologo come Fabio Dei. Malgrado un padre fondatore come Ernesto De Martino, e più di recente per es. Vincenzo Padiglione, l’antropologia italiana si è tenuta alla larga dalla psicoanalisi. La psicoanalisi italiana ha ripagato con la stessa moneta. Glauco Carloni che faceva tradurre Géza Roheim da Guaraldi, qualche modesta apparizione su Psiche di Lorena Preta, qualche altro nome e sforzo più recente (Neri, Lomabordozzi, De Micco, quasi sempre attraverso la mediazione della psicoanalisi di gruppo), e poco più.

Un tempo lontano l’antropologia era al cuore della psicoanalisi. Ben venga perciò la promessa di ibridazioni che sta nel programma di Vivere/Sopravvivere. In attesa di altri passi avanti: non antropologi che parlino a psicoanalisti, o psicoanalisti che ascoltino antropologi, ma antropologi-psicoanalisti in senso stretto, praticanti effettivi e rigorosi dell’una e dell’altra disciplina insieme. E in ulteriore attesa di altri ibridi più difficili: psicoanalisti-sociologi, psicoanalisti-cybertecnici, psicoanalisti-economisti, psicoanalisti-ingegneri ecc ecc ecc (di psicoanalisti-(quasi)matematici ne abbiamo già avuto uno, e temo abbia fatto il deserto). Si dovranno prendere una stupida laurea in Psicologia, ma tant’è.

Per finire sulle speranze. Il Workshop è organizzato congiuntamente dal CPdR e dal CdPR, Bibì e Bibò. Per i non-intimi, Centro Psicoanalitico di Roma e Centro di Psicoanalisi Romano. Fa ridere, no? Pago da molti anni la quota a uno dei due centri. Quando qualcuno mi chiede “a quale Centro appartieni” io a) provo un doloroso singulto alla parola “appartenere”,  b) non so mai cosa rispondere. Vedo che  i gemellini Bibì e Bibò stanno organizzando sempre più attività comuni. Magari in un futuro non troppo lontano potrò evitare il singulto e il silenzio imbarazzato.  (enrico pozzi)

E’ il più interessante convegno del 2014 sul tema del Corpo (femminile) di genere. Oltre 40 relazioni lo affrontano da una prospettiva filosofica e sociopolitica. Tra gli argomenti delle sessioni di lavoro: la costruzione sociale delle donne, pornografia e violenza sessuale, maternità e maternità surrogata, il bel-corpo, l’approccio storico al corpo di genere, il corpo lesbico,  ecc. 21-22 novembre a Dublino. Registrazione obbligatoria. Partecipazione internazionale ‘alta’ e molte relazioni con titoli significativi. Poche le presenze italiane: Nicla Vassallo (Genova), Carlotta Cossutta (Verona), Valeria Venditti (Roma), Cristina Amoretti (Genova).

Impressionante l’assenza della psicoanalisi: solo perché è una Società di Filosofia?

Se possible, da non perdere. Rimane la malinconia per la mancanza di un equivalente italiano sia della Society che di un evento di questo tipo e portata. (enrico pozzi)

Link: http://www.swip-ireland.com/index.php/events/swip-ireland-annual-conference-2014 (continua)

E’ riapparsa Psiche, la ‘seconda’ rivista della Società Psicoanalitica Italiana. Per anni era stata l’unico segnale concreto di una voglia, confusa ma vera,  di parlare col mondo e del mondo senza la corazza autistica della Dottrina e dell’Appartenenza. Peraltro una Dottrina ormai dottrina senza più centro, e una Appartenenza a contenitori bucati. Poi Psiche era scomparsa.

L’ho trovata di nuovo tra la posta, nell’accumulo di mesi di lontananza. “Che cos’è il presente?”. Già. Per lo meno c’è questo piccolo segnale di vita in un contesto smorto. Benvenuta Psiche, per il solo fatto/segnale di esistere. Sui contenuti c’è da tornare, con sguardo anche disincantato. Ma per il momento voglio dare peso pieno a questo fascicolo e alla sua potenzialità generativa di confini attraversati. Semplicemente, sono contento. (enrico pozzi)

Cosa avviene all’identità quando il proprio volto viene viene mutilato gravemente e perde forma? E cosa avviene all’identità quando sembianze di forma gli vengono più o meno restituite? La 1a Guerra è stata un crudele laboratorio di massa intorno al rapporto tra il volto, lo schema corporeo, l’identità personale e l’identità sociale. Un seminario a cura dell’Università di Durham e del Wellcome Trust affronta il nodo delle “gueules de bois” dalla prospettiva dei dilemmi riparativi e risarcitori della chirurgia di guerra. Il CORPO tornerà su tutto questo nel Diario paranoico-critico a proposito di un libro italiano recentissimo. Per il momento, vale la pena di prestare attenzione a questo incontro. L’organizzatrice e relatrice è Suzannah Biernoff, Senior Lecturer al Dept of History of Art at Birbeck (University of London). Si occupa da qualche anno di storia del corpo, in particolare nella Grande Guerra.  Ulteriori dettagli qui: https://www.dur.ac.uk/resources/cmh/PotraitsViolence_Sept18.pdf

Ginevra è una città apparentemente sonnacchiosa. In realtà sta ospitando eventi di grande interesse per i temi de IL CORPO.

Il 7-8 luglio, presso la Fondazione Brocher di Ginevra, un gruppo di ricercatori di alto livello discuterà le implicazioni della riorganizzazione della ‘patologia psichiatrica’ dal punto di vista delle Medical Humanities. Il punto d’attacco è la destoricizzazione, decontestualizzazione e desocializzazione degli eventi psichici ‘patologici’ che viene proposta dal DSM-5 della American Psychiatric Association, portatore di una visione essenzialista e ontologica del disagio psichico  e delle sue definizioni.  Niente che non sia già stato detto qua e là, ma i relatori ci portano dentro l’esperienza complessa delle Medical Humanities, con la loro ricchezza interdisciplinare fatta anche di antropologia, sociologia, storia, semiotica, psicologia sociale ecc. Per una bella sintesi dell’evento e di ciò che ci sta dietro, si legga http://bit.ly/1ohTx2e. L’organizzatore è Matthew Smith, dell’Universtà di Strathclyde: sta nel Comitato direttivo della Society for the Social History of Psychiatry, ed è il Book Reviews Editor della rivista History of Pychiatry. La partecpazione è gratuita, ma occorre prenotarsi. 

Suscitare la paura, manipolare la paura, gestire la paura, utilizzare politicamente e socialmente la domanda di sicurezza. Da sempre la paura è una grande protagonista della politica e della costruzione del consenso. Il medievalista Patrick Boucheron, professore all’Università Pantheon Sorbonne, ne parla domani 15 maggio all’Università di Ginevra. A dimostrare l’atemporalità del tema ‘paura’ e del suo uso politico, Boucheron partirà dagli straordinari affreschi di Ambrogio Lorenzetti nel Palazzo Pubblico di Siena: l’Allegoria ed Effetti del Buono e del Cattivo Governo (1338-1339). Titolo della conferenza: Conjurer la peur. Images et politique à Sienne au Moyen Age. L’anno scorso ha pubblicato un volume su questo argomento da Seuil.

Boucheron è bravo. Da non perdere, in una fase storica e sociale in cui la paura e i suoi usi sono protagonisti dominanti della vita pubblica. Ore 18.30-20.30, ingresso libero. http://www.unige.ch/rectorat/maison-histoire/grandesconferences.html 

Dal 20 al 22 Ottobre 2014 si svolgerà a Ginevra un affascinante Workshop interdisciplinare sulle emozioni. La molteplicità degli approcci e l’originalità della proposta teorica lo rendono un appuntamento di grande interesse per chi si occupa della costruzione sociale del corpo, della storicità delle sue manifestazioni e delle matrici emozionali del suo esser-corpo. Emotional Bodies: A Workshop on the Historical Performativity of Emotions. Per una breve presentazione si veda http://wp.me/p49jRq-2dg . Ulteriori informazioni si posso chiedere via mail a emotionalbodies@gmail.com. C’è tempo fino al 1 luglio per proporre un intervento. (enrico pozzi)

 

In Italia e in Europa, la sessualità dei migranti recenti e degli immigrati relativamente stabilizzati è ormai un nuovo protagonista imprescindibile della sessualità sociale. Molti stereotipi e autostereotipi, poche ricerche serie, pochi collegamenti tra l’indagine psicosociale e sociomedica da un lato e l’esperienza quotidiana di chi lavora nei contesti di immigrazione. Cruciale il problema dei comportamenti giovanili e del loro impatto sulla diffusione delle malattie sessualmente trasmissibili. A questo aspetto è dedicato l’incontro “Santé sexuelle et migration”, organizzato dalla Université de Neuchâtel e dalla Haute Ecole fribourgeoise de travail social. Iscrizione obbligatoria. I dettagli in http://www.hes-so.ch/fr/journee-scientifique-sante-sexuelle-migration-3566.html

Il Centro Milanese di Psicoanalisi ha organizzato il 15 Marzo a Bergamo una giornata di lavori su quel complesso cortocircuito dinamico che è il corpo dell’adolescente. Belli il titolo e i sottotitoli: Il corpo che vorrei. Adolescenza e trasformazioni corpo-mente. Una lettura psicoanalitica. I relatori sono per la maggior parte persone interessanti. Stessa cosa per i titoli degli interventi. I costi vanno da un massimo di 89€ a 25€ per gli studenti universitari. La giornata dà punti ECM e altri crediti formativi. 

Finalmente la SPI si è accorta del web e della partita(continua)

Oggi a Torino presentazione di Barricate di carta, Cinema&film, Ombre rosse, due riviste intorno al ’68, Mimesis Cinema. I curatori del libro sono Jacopo Chessa e Alfredo Rossi, con il grande Gianni Volpi, morto nell’ottobre scorso. Storia di queste riviste diversissime, dalla vita breve, eppure capaci di incidere in profondità, anche post mortem, nei percorsi spesso scialbi della critica cinematografica italiana. Accanto alla storia, documenti e materiali editi e inediti. 

La presentazione è alle 19, Multisala Reposi, via XX settembre 15, Torino. Accanto a Jacopo Chessa e Alfredo Rossi, parleranno due protagonisti: Goffredo Fofi e Adriano Aprà. 

Da segnalare anche la bella collana Mimesi Cinema, che meriterebbe attenzione critica. Ci torneremo.

Link: https://www.facebook.com/events/1429795707233491 

 

 

Micrologus, la bella rivista diretta da Agostino Paravicini Bagliani, presenta un convegno su “Femminilità e mascolinità alterate: trasgressione e inversione dei generi nel Medioevo”. Le organizzatrici sono Eva Pibiri e Fanny Abbott, dell’Università di Losanna, che ospiterà i lavori all’Amphipôle il 21 e il 22 novembre 2013. I temi sono affascinanti. Il programma è allegato, ma vale la pena citarne qualcuno: il dibattito sull’eunuco, la sodomia eterosessuale nel mondo arabo, Enrico III e i suoi mignons, l’accertamento dell’ermafroditismo nel Rinascimento, lo statuto giuridico delle ambiguità sessuali anatomiche ecc. Ci pare di capire che gli Atti diventeranno un volume di Micrologus. Da non perdere. Contatti: eva.pibiri@unil.chfanny.abbott@unil.ch.

 Ecco il programma:

Micrologus colloque genre 2013

Il complesso rapporto tra narrazione, malattia, medicina e terapia sta al centro di un interessante workshop interdisciplinare: Illness, Narrative and Phenomenology, 9 luglio 2013, presso l’Università di Bristol. Keynote speaker: il prof. B. Hurwitz, del King’s College di Londra. La partecipazione è libera e gratuita.

Vengono cercati contributi da tutte le scienze sociali: letteratura, filosofia, psicologia, arte e salute, tanatologia, antropologia medica ecc, oltre naturalmente alla medicina. Non viene citata esplicitamente la sociologia, ma questo è un segno dei tempi…

Gli asbstract di proposta (400 caratteri) vanno inviati entro il 17 giugno contemporaneamente a Havi Carel (Filosofia) e  Ulrika Maude (Inglese). L’accettazione delle proposte verrà comunicata entro il 20 giugno.

Purtroppo questa è una segnalazione retrospettiva. Dal 15 a 17 novembre, 3 giorni di lavori su Le sens du corps: analyse spectrale al Collège de France, Sala Lévi-Strauss. Molti interventi che sembrano interessanti sul programma. Segnaleremo tempestivamente la condivisione o pubblicazione di singole relazioni e degli eventuali Atti. Organizzatrice: Margarita Xanthakou (margarita.xanthakou@college-de-france.fr). Tra i partecipanti italiani: Lidia Calderoli (sul Burkina Faso), (continua)

L’antropologo Marco Aime parlerà de Il corpo innaturale a Genova, Palazzo ducale, il 30 gennaio alle 17.45. È il 2ndo di un ciclo di incontri su La religione del corpo organizzato dall’Associazione Jonas, fondata dallo psicoanalista lacaniano Massimo Recalcati, instancabile scrittore di molto numerosi volumi. Di Recalcati è stato il primo intervento, il 16 gennaio, su Il corpo e l’inconscio. Seguiranno un teologo (Pierangelo Sequeri) su Il corpo spirituale, una sociologa (Gabriella Turnaturi) su L’Io corpo, e un filosofo (Rocco Ronchi) su Il corpo in salute. Segnaleremo di volta in volta gli incontri successivi.

Per le ragioni di questa iniziativa e per qualche dettaglio in più,  http://issuu.com/palazzoducalegenova/docs/la_religione_del_corpo

La Fondazione Intercultura organizza da decenni il più importante programma italiano di studi all’estero per ragazzi della scuola secondaria. Nel vissuto di questi adolescenti, l’esperienza del corpo e del suo riadattamento interculturale è centrale. Per questo Intercultura ha organizzato a Firenze un convegno in cui si intrecciano in cui si intrecciano corpi e reti digitali sullo sfondo dello choc culturale.Il titolo sintetizza bene il progetto: Il corpo e la rete. Strumenti di apprendimento interculturale.
Programma piuttosto interessante: qualche nome inutile che non si sa cosa ci stia a fare, ma anche alcuni che (continua)

E’ in corso presso lo American Museum of National Hstory il 36° festival di antropologia visuale dedicato a Margaret Mead. Vengono presentati filmati su aree culturali molto diverse, ma tutte caratterizzate da isolamento o marginalità. Segnaliamo per esempio Grab, su una singolare modalità collettiva di dono praticata nei villaggi del Pueblo di Laguna (Nuovo Messico); e The Tundra Book, sugli Chukchi,  popolazioni nomadi di allevatori di renne nell’area artica della Siberia, che scendono fino alla Mongolia nei mesi estivi popolando di sciamani itineranti la zona di frontiera.

Programma e altri materiali a http://www.amnh.org/explore/margaret-mead-film-festival

Primo annuncio di un appuntamento importante per chi si occupa del rapporto tra corpo e società.

Il Centre for Death and Society (CDAS) organizza un convegno interdisciplinare su La mercificazione della morte, il corpo morto e il lutto. L’appuntamento è per il 29-30 giugno 2013 a Bath (UK). Gli abstract delle proposte (fino a 250 parole) devono essere inviati a cdas@bath.ac.uk entro l’11 Marzo 2013.

Diamo qui la prima presentazione del convegno.(continua)

In realtà le notizie sono due. La prima: un  convegno internazionale a Praga dal 15 al 17 maggio 2013. Tema: Monstrous Geographies. Places and Spaces of Monstrosity. Da solo, il titolo non riesce ad esprimere l’ampiezza, l’intelligenza, la complessità e la pertinenza politica delle articolazioni del programma. Da tempo un incontro non ci dava questa sensazione di possibile importanza e fecondità euristica. Proposte entro  il 30 novembre. Per la presentazione e il call for papers, cfr http://bit.ly/viKi9.

La seconda. Questo convegno è organizzato dallo Inter-Disciplinary.Net, una non-profit inglese che ha saputo crescere in piena autonomia, fuori dalle gabbie istituzionali, senza star a piatire fondi a destra e a manca, con una logica di indipendenza che sta portando a reti di discussione,(continua)

L’Università di Liverpool ha organizzato per il 9-11 luglio un interessante convegno su Melancholy Minds and Painful Bodies. Genealogy, Geography, Pathogeny. Il programma è totalmente interdisciplinare, e mette insieme, scienziati sociali, le bioscienze e le humanities. Al centro dei lavori il divorzio concettuale, interpretativo e gestionale tra corpo sofferente e depressione. Dolore e “malinconia” sembrano tentati dal procedere su linee parallele, ignorandosi reciprocamente. All’universalità del dolore viene contrapposto il carattere ‘occidentale’ della malinconia e delle sue sublimazioni estetiche.

Una presentazione dettagliata dei temi e il link al programma in http://bit.ly/Lo75nX .  Altre info al http://paranoiapain.liv.ac.uk Gli organizzatori sono: Dr Nick Davis e Dr Maryam Farahani, della School of English, University of Liverpool.

Ricordiamo un evento che abbiamo già segnalato, ma che ci sembra molto interessante. Si tratta del 4° Convegno nazionale organizzato da STS Italia, “Tecnologie emergenti, mondi sociali”, che si terrà a Rovigo dal 21 al 23 giugno 2012. La seconda sessione  “Corpi, tecnologie pratiche e saperi in campo biomedico” si confronta con le tecniche biomediche del corpo, offrendo molti elementi di riflessione. Tra i temi:  “Body and Imaging Technologies”, “Body Mutations: Between Normalization and Enhancement”,  “Emerging Forms of Corporeity”, “Narrating and Performing the Body”,  “Narrating and Performing the BodyThrough New Media”.  Vedi http://bit.ly/w5Fvcs.

La Business School di Copenhagen organizza la conferenza Body, Public Health & Social Theory, che si terrà dal 2 al 4 aprile, 2013. La conferenza è dedicata alle relazioni tra politiche della salute, rappresentazioni del benessere e della malattia e  costruzione sociale del corpo. E’ possibile inviare un abstract con la propria proposta entro il primo novembre 2012.

Le aree che interessano di più sono: 1) The human body in sociological/anthropological and public health studies, 2) The (bio)politics, ethics, and morality in public health, 3) Welfare and the marketization of public health/the body, 4) Media, politics and the body, 5) The “neuro-turn” in public health science, and 6) New contemporary trends in medical interventions.

La conferenza è organizzata da Nasul nna Mik-Meyer, Morten Hulvej Rod and Susanne Boch Waldorff.

Tra i senior lecturer, Simon Cohn, dell’Università di Cambridge,  specializzato in antropologia medica. Ha pubblicato ricerche sul diabete e sull’impatto delle neuroscienze sulla psichiatria

 

Dal 29 agosto al 1° settembre 2012 si terrà a Firenze la Scuola estiva della  Società italiana delle Storiche (SIS).

Il tema di quest’anno sarà “Narrare sé/narrareil mondo”, una riflessione sulla molteplice funzione delle narrazioni individuali e collettive attraverso  vari strumenti comunicativi: dalle memorie orali alle auto-narrazioni in forma letteraria, passando attraverso le più attuali forme di auto-espressione come i blog su internet.

Un’attenzione particolare sarà rivolta a importanti snodi storici della contemporaneità: la guerra e la memoria, i passaggi di generazione, la vita privata e le sue narrazioni,con uno sguardo transculturale dall‘Europa ai paesi arabi e con una riflessione costante sull’intreccio tra narrazione, identità di genere e orientamento sessuale.

Per info:scuola@societadellestoriche.it

Ricordiamo il 4° Convegno nazionale organizzato da STS Italia, “Tecnologie emergenti, mondi sociali”, che si terrà a Rovigo dal 21 al 23 giugno 2012. La seconda sessione  “Corpi, tecnologie pratiche e saperi in campo biomedico” si confronta con le tecniche biomediche del corpo, offrendo molti spunti di riflessione.
Si discuterà di  “Body and Imaging Technologies”, “Body Mutations: Between Normalization and Enhancement”,  “Emerging Forms of Corporeity”, “Narrating and Performing the Body”,  “Narrating and Performing the Body
Through New Media”. 

I coordinatori della sessione saranno: Marina Maestrutti (Université Panthéon Sorbonne, marinamaes@hotmail.com); Guido Nicolosi (Università di Catania, gnicolos@unict.it); Barbara Pentimalli (Università La Sapienza di Rom  pentimab@hotmail.it) e Mauro Turrini (Università di Padova, mauro.turrini@unipd.it). 

Qui il programma completo del Convegno.

 

Rolleiflex 6×6, ritratto frontale, spesso primi piani, rigorosamente bianco e nero: dal 22 giugno al 23 settembre 2012 il Martin-Gropius-Bau di Berlino ospiterà una retrospettiva su Diane Arbus.

Nella New York anni Cinquanta e Sessanta, Diana Arbus inventa la sua antropologia fotografica: circensi, prostitute, famiglie della classe media, nudisti, ermafroditi, celebrità e freaks alla Browning. Il mostruoso e la diversità per  decostruire l’identità.  

La mostra riunisce quaderni, taccuini, lettere dell’artista, oltre ad una selezione di circa duecento opere da musei e collezioni private. 

 

La terza conferenza internazionale su Re-Thinking Humanities and Social Sciences  si terrà all’Università di Zadar, in Croazia, dal 6 al 9 settembre 2012. Quest’anno il tema centrale sarà la politica della memoria: come il ricordo costruisce le nostre connessioni  con il passato? Qual è il collegamento tra il passato e il presente?  Come si iscrivono le relazioni sociali e le soggettività nelle narrazioni sul passato?

Tra gli argomenti di discussione: memoria e corpo; memoria culturale e trauma; suono e memoria; memoria, spazio pubblico e cittadinanza; rituali e memoria, ecc.

Si sollecitano interventi da vari ambiti disciplinari. La data di scadenza per proporre i vostri contributi è il  1° giugno 2012.

Siete ancora in tempo per visitare la mostra Brains: the Mind as Matter, alla Wellcome Collection di Londra fino al 17 giugno. Esposti 150 oggetti, tra cui opere d’arte, video, fotografie, cere anatomiche, tavole mediche e cervelli “veri”.  La collezione mostra come nei secoli il cervello umano sia stato operato, studiato, raffigurato, classificato. Contro il dilagare della “neuro fuffa” è utile ricordare “not what brains do for us, but what we have done to brains“.   

Dal 26 al 27 ottobre 2012 si terrà la seconda conferenza annuale sulla Storia del corpo, presso il Dipartimento di Storia della Washington University di St. Louis. Si richiedono interventi originali, creativi e provocatori. Le aree proposte nel Call for Papers sono molteplici:  dal corpo politico alla sessualità, dalle questoni di genere al superamento dei limiti,  dal cambiamento del concetto di corpo “buono” e “cattivo” nel corso del tempo, all’idea del corpo nella formazione e nell’appropriazione di spazi personali e impersonali.

Potete inviare qui i vostri contributi entro il 1° giugno 2012.

Lunedì 7 maggio a Milano, presentazione del libro di Helga Nowotny e Giuseppe Testa, Geni a nudo. Ripensare l’uomo nel XXI secolo. Ne discutono con Giuseppe Testa, il filosofo ed epistemologo Telmo Pievani e la scienziata Elena Cattaneo, Direttore del Centro di Ricerca sulle Cellule Staminali – UniStem – dell’Università di Milano. Telmo Pievani ha dedicato al volume una bella recensione su La Lettura:  utile per difendersi dal rischio di “ritrovarsi ammalati di animismo genetico”. 

Dopo una mail che annunciava la presenza di Edoardo Boncinelli, altrimenti detto “Classico del Pensiero” (http://bit.ly/Jjn01K), e di Gilberto Corbellini, un must dei nostri danonleggere, a un ciclo su Natura e storia, avevamo cominciato a saltare la newsletter della Fondazione Basso. Troppa pseudocorrettezza politica, troppo passato, troppi gigioni, troppi nomi scontati e stanchi. 

Internet e Democrazia” ci ridà speranza. Domani 20 aprile a Roma dalle 15 alle 19 in via della Dogana vecchia 5, bella discussione per introdurre questo nuovo ciclo. Ci sono alcune persone vive e intense, come Stefano Rodotà e Luca De Biase:(continua)

Il 19 aprile al Nuovo Cinema Aquila di Roma arriva Maledimiele, il film sull’anoressia di Marco Pozzi.

 “Mi interessava la dimensione mentale della malattia – afferma Marco Pozzi –  non il corpo che si scarnifica. Lo scandalo senza scandalo”.

Molto efficace la narrazione del mondo rituale e immaginario di un’adolescente anoressica.

Maledimiele nasce da uno studio quasi etnografico della malattia. Marco Pozzi e la sceneggiatrice Paola Rota hanno seguito  blog e forum di anoressici, e hanno  frequentato per un anno e mezzo i centri più importanti per la cura dei disturbi alimentari.

 A maggio il film sarà anche  Milano, Torino e Parma.

Martedì 10 aprile alle 18, presso il Circolo dei Lettori,  prosegue la serie del Dizionario di Filosofia con un evento a cura di Maurizio Ferraris e Alberto Voltolini.  I filosofi Carola Barbero, Elena Casetta, Nicla Vassallo, Alberto Voltolini e Vera Tripodi discuteranno dei libri Donna m’apparve di Nicla Vassallo (Codice, 2009) e Filosofia della sessualita’ (Carocci, 2011) di Vera Tripodi. L’indirizzo è  Palazzo Graneri della Roccia – Via Bogino, 9 .

Il Museo di Arte Moderna di Aalborg in Danimarca ospita fino al 29 aprile All of Nature Flows Through Us, una delle prime personali per l’artista inglese.

Marmo, bronzo, silicone, sangue e fuoco si mischiano e reinventano corpi ibridi e transcarnali per il corpo-folla delle star pop: Kate Moss in versione contorsionista, il primo uomo incinto Thomas Beatie i tatuaggi dello Zombie Boy Rick Genest.

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David Le Breton è uno dei più importanti studiosi internazionali di rappresentazioni sociali del corpo e del rapporto corpo – società. Insegna a Strasburgo e a Parigi, ha pubblicato oltre 15 volumi e un centinaio di articoli su temi che vanno dalla sociologia del corpo al volto, dal dolore alla voce, dalle autoscarificazioni alla sensorialità e alla marcia. 

Sarà a Roma il 3 aprile alle 19 presso il Centre Saint Louis, Largo Toniolo 20, accanto alla chiesa di San Luigi dei Francesi, a 30 metri dal Senato. Tema dell’incontro: i comportamenti corporei a rischio degli adolescenti. Il suo volume recente su questo argomento è interessante.

In  occasione della Brain Awareness Week, che dal 12 al 18 marzo promuove in tutto il mondo la divulgazione della ricerca neuroscientifica, Brainfactor, in collaborazione con la Società Italiana di Neurologia e con il Dipartimento di Neuroscienze e Tecnologie Biomediche dell’Università di Milano Bicocca pubblicherà un ciclo di saggi di ricercatori e accademici sul cervello, visto da 21 angolazioni tematiche corrispondenti alle 21 lettere dell’alfabeto.

L’organo più complesso del corpo umano si presenterà di volta in volta nelle vesti, ricalcate su tipologie di carattere, disturbi delle personalità e passioni filosofiche del suo utilizzatore,  di cervello Ansioso, Bipolare, Cosciente, Decisionale, Empatico, Felice, Geniale, Hegeliano, Integrazionale, Linguistico, Mnestico, Nuovo, Ossessivo, Pauroso, Qualitativo, Rabbioso, Semantico, Tranquillo, Umorale, Violento e Zelante.

Domani al King’s College di Londra il penultimo incontro del seminario Sensible flesh: rethinking the body in 21st century. Interventi di Laura Davies (Oxford) e Sarah Pett (York). Per i goderecci: refreshments e discussione. Gli eventi del seminario sono pubblici. Gli appuntamenti precedenti sono stati ricchi di idee. Possibile avere prima i testi dei paper. Per altre info http://bit.ly/xSHxQA

Interessante convegno al Mansfield College di Oxford dall’11 al 13 settembre. Il convegno è rigidamente interdisciplinare: verranno rifiutate le proposte che si collocano nel chiuso di una disciplina specifica. Anche le modalità di presentazione vanno oltre i tradizionali papers: vengono accettate volentieri performance, panel, discorsi audio-visivi ecc. Scadenza della presentazione degli abstract di proposta: 300 parole entro il 15 marzo.

Dettagli e aree tematiche al http://bit.ly/tM9ssu. (continua)

Interventi, seminari, mostre fotografiche e plastiche, film e spettacoli teatrali. Al centro il rapporto tra fisicità e spiritualità, per la VI edizione del festival di Gallarate in programma dall’1 all’11 marzo.

Previsti interventi di filosofi come Carlo Sini con “La verità del corpo”, Maurizio Ferraris con “Nuovo realismo” e Salvatore Natoli con “La carne del mondo. Il programma su www.filosofarti.com.

La costruzione sociale del corpo trova nel campo biomedico uno dei suoi spazi più potenti e più legittimatati socialmente. Di questo si occuperà la Sessione tematica Corpi, tecnologie pratiche e saperi in campo biomedico durate il 4° Convegno nazionale della Società Italiana sulla Scienza e la Tecnologia, Rovigo, 21-23 giugno 2012.(continua)

L’Apocalisse come riflessione sulla storia dal punto di vista privilegiato della sua fine. Ma anche l’Apocalisse come figura piena e densa che si nasconde dietro quella forma povera e frustra detta “crisi”. Intorno al discorso apocalittico nella contemporaneità ruota il convegno organizzato dalla rivista Skepsi e dalla School of European Culture and Languages della University of Kent. Titolo: Don’t Panic. Apocalypse in Theory and Culture. Data: 26 maggio 2012, presso la sede dell’università, a Canterbury

Molte le aree proposte nel call for papers: la crisi capitalista, gli studi culturali e sociologici intorno all’Apocalisse, la teologia e mitologia dell’Apocalisse. l’Apocalisse nelle letteratura e nel cinema ecc. 

Le proposte vanno presentate entro il 20 febbraio. Altri dettagli: http://blogs.kent.ac.uk/skepsi/call-for-papers/dont-panic-call-for-papers/

Skepsi è una interessante rivista on line  di ricerca interdisciplinare pubblicata dalla School of European Culture and Language della University of Kent (UK). Esiste da 4 anni, viene gestita dai postgraduate students, ed è peer reviewed. 

Il numero dell’Inverno 2012 ha come tema monografico (De)parsing the body. Le aree di lavoro indicate coprono molti aspetti della ricerca attuale delle scienze sociali: cos’è il corpo, le conseguenze dell’ingresso del corpo nelle tecnologie politiche, l’impatto delle bioscienze sulla comprensione della corporeità, le rappresentazioni sociali e mediatiche del corpo, i fluidi rapporti tra corpo e identità ecc. L’approccio è rizomatico, e anche le elaborazioni artistiche intorno al tema sono benvenute.

La data limite per proporre contributi è il 15 febbraio 2012. Per una presentazione approfondita del call for papers e per altri dettagli, si veda http://blogs.kent.ac.uk/skepsi/call-for-papers/deparsing_bodies/.

Il 15 dicembre al CNR di Roma si è discusso sulle possibili applicazioni delle neuroscienze alla prassi e alla teoria del diritto.

Sullo stesso tema la Royal Society ha diffuso un report in cui propone tra le altre cose un’adeguamento dell’età minima per la responsabilità penale (al momento 10 anni nel Regno Unito, 14 in Italia) ai tempi dello sviluppo cerebrale e un’ipotesi di correlazione tra tumore al cervello e i cosiddetti casi di “pedofilia acquisita”.

Siamo in linea con il modello di Foucault: le prigioni moderne nascono dall’infiltrazione delle nascenti scienze umane nei campi del potere/sapere giudiziario. Quali nuove prigioni ci aspettano?

Più info sull’evento

All’interno del ciclo di incontri Luoghi Comuni al Palazzo Ducale di Genova,  Nicla Vassallo, professore di Filosofia Teoretica all’Università di Genova, tiene oggi una lectio magistralis sul tema della sessualità. Questa la presentazione nelle sue parole:

“Le sessualita’ intense, gioiose, vitali rappresentano uno dei modi e mondi migliori di conoscere noi stessi stessi e di conoscere chi amiamo. Condivisioni. Sessualità che vanno oltre gli stereotipi. Sessualità del sapere, di corpi e menti. Sessualità che non ci concedono individualismi e opportunismi. Sessualità a difesa di diritti e doveri. Contro il racconto banale, populista, superficiale, ordinario. Contro le troppe espressioni delle “brave” volgarità, palesi e celate”.

Storici italiani, francesi e statunitensi si riuniscono per tre giorni a Liegi, poi a Leuwen, per una serie di contributi sul corpo del Papa e del Principe nel Medioevo. Il punto di partenza è Il corpo del Papa, di Agostino Paravicini Bagliani, da tempo introvabile nell’edizione originale italiana di Einaudi. Da lì il convegno muove verso tutte le configurazioni dei corpi dei poteri: imperatori, principi, re, regine ecc dei principali stati e corti europee.(continua)