Sociologi che scoprono la voce. All’Università della Calabria, il 21 e 22 ottobre.

E lo fanno con psicoanalisti, psicoterapeuti, filosofi, cinematografari, fumettari (Sergio Brancato ci perdonerà) ecc…

E’ una doppia sorpresa. Da tempo la sociologia ha perso voce nel dibattito pubblico. Forse interrogandosi sul flatus vocis e in questo modo extra moenia potrà ritrovare spazio per la sua voce, ora debole, verbosa e così irrilevante.

Sarebbe un piccolo bel segnale. Aggiungiamo: ci basta anche solo una voce ventriloqua….

https://dispes.unical.it/ricerca/attivita-e-risultati/convegni-e-seminari/contents/news/view/14582-voce-alla-voce-la-polifonia-dellanima-e-del-legame-sociale/

Voce alla voce all’Università della Calabria

Parigi, Maison de la Recherche de Sorbonne Université, 16-17 gennaio 2025.

Incontro scientifico interdisciplinare su Scènes culturelles et performances corporelles. Storia, sociologia, teatro, comunicazione, letteratura e politica si intrecciano intorno a due concetti chiave: la scena e la performance intorno al corpo come pivot e fil rouge. La proposta introduttiva è articolata – un vero e proprio minisaggio -, con una bibliografia ampia e utile. In particolare il termine cruciale scène viene chiarito e tradotto operativamente, dando risonanze ampie al tema generale del convegno. Come al solito, il gergo è insopportabile, ma si riesce ad andare oltre.

Presentazione di una proposta entro il 20 ottobre (tremila caratteri spazi compresi), da mandare a rym.gerwig@sorbonne-universite.fr e a nelly.quemener@sorbonne-universite.fr.

Lavori in francese e in inglese.  La proposta tematica generale sta qui:

https://www.aislf.org/IMG/pdf/aac_colloque_sce_nes_culturelles_et_performances_corporelles.pdf

 

Il 25 e 26 gennaio 2025 a Roma, un incontro interdisciplinare su un fantasma concettuale, lo’schema corporeo’.
L’evento è serio e interessante, con importanti ancoraggi clinici in particolare sui disturbi alimentari e sulle dismorfofobie.
On line e in presenza (ironia attuale degli schemi corporei sospesi tra carne e byte). Alcuni relatori sono tutt’altro che banali.

E’ stata fatta molta strada da Husserl e Paul Schilder? Forse….

Ecco la presentazione :

La 9a Edizione di IPD/NPSA Rome Conference si terrà il 25 e 26 gennaio 2025. Si svolgerà in formato ibrido, offrendo la possibilità di partecipare di persona all’Hotel D’Azeglio oppure online via Zoom.
Rome Conference affronterà il tema della costruzione dell’immagine corporea, con particolare attenzione sia alla ricerca teorica che alla ricerca clinica sui disturbi alimentari e la dismorfofobia.
Sabato, le riflessioni sulla costruzione dell’immagine corporea si baseranno sulle prospettive della filosofia della mente (S. Gallagher), delle neuroscienze (V. Gallese) e della neuroestetica (L. Oppenheim).
Domenica, la presentazione dei casi clinici ed una tavola rotonda affronteranno la sfida clinica di come affrontare i disturbi dell’immagine corporea, con il contributo del pubblico.
Rome Conference sarà in inglese con traduzione simultanea in italiano.
Solo ai partecipanti in presenza sono riconosciuti gli ECM.
Registrazione a tariffa agevolata entro il 30 Settembre 2024.

Registrazione: www.ipdneuroscience.com
Programma:https://drive.google.com/file/d/1VFgR7SM80DZ-INOQ7eH7dcd4nF0tSsOv/view?usp=drive_link

IPD Secretary
infodialogues@gmail.com

Ecco la locandina e il primo programma.

Palermo, 28 e 29 ottobre. Pinacoteca Villa Zito. «Lo statuto del corpo nella teoria e nella clinica psicoanalitica», un colloquio a cura del Centro di Psicoanalisi di Palermo. Un tema centrale. Si confronteranno diversi psicoanalisti della Società Psicoanalitica Italiana, tra i quali Amedeo Falci, Malde Vigneri, Fernando Riolo, Cristiana Balzano, Diego Buongiorno, Claudia Bruno, Stefano Calamandrei, Sara Capillo, Antonello Correale, Diletta La Torre, Gemma Zontini, Patrizio Campanile, Benedetta Guerrini Degl’Innocenti, Ronny Jaffé, Luigi Solano, Sarantis Thanopulos e Paola Camassa.

Su SpiWeb una utile intervista a Paola Camassa: https://www.spiweb.it/cultura-e-societa/stampa/rassegna-stampa-2/rassegna-stampa-italiana/corpo-e-adolescenza-i-rischi-della-manipolazione-huffpost-19-10-2023-intervista-a-p-camassa-di-d-dalessandro/

Qui una presentazione dell’incontro, il Programma e la scheda di iscrizione: https://www.spiweb.it/la-ricerca/ricerca/lo-statuto-del-corpo-nella-teoria-e-nella-clinica-psicoanalitica-a-cura-di-a-falci/

Per chi può, un appuntamento importante.

26 e 27 ottobre, ad Alessandria, il Terzo Festival di Medical Humanities ICONOGRAFIA DELLA SALUTE. Voluto dal Centro Studi Medical Humanities di Alessandria, riunisce organizzazioni e persone-chiave che lavorano e riflettono da molto tempo sulle Medical Humanities in Italia.

Doppo tema quest’anno, ETICA&TEMPO, scelto insieme al Centro Nazionale delle Malattie Rare e SIMeN Società Italiana di Medicina Narrativa, con il supporto molto attivo dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria, che ha consacrato alle Medical Humanities una struttura apposita.

Citiamo solo alcuni dei discussant e relatori: Sandro Spinsanti, Stefania Polvani (Presidente SIMen), Cristina Cenci,(continua)

Dal 29 settembre al 1 ottobre, un incontro residenziale organizzato da IL CORPO al Castello di Rocca Sinibalda.

Tema: LA PELLE E L’EFFIGIE, ovvero il destino della pelle nella crescente digitalizzazione del rapporto tra le persone e tra i corpi. Cosa avviene quando la carne del corpo diventa sempre più la superficie di uno schermo In che modo vivono con se stessi e con gli altri i corpi disincarnati? Quanto e come l’interazione a distanza via schermo catalizzata dalla pandemia ha costruito nuove percezioni dell’interno e dell’esterno dei nostri corpi, della loro vita e delle loro attività? Le immagini 2D nel riquadro di uno schermo producono nuove forme e logiche dell’effigie?

Il workshop ha intrecciato i piaceri della buona vita, della buona tavola e del buon vino con i piaceri paralleli della conversazione densa, com’è giusto in un castello rinascimentale.

Hanno partecipato il comparatista Massimo Fusillo  (Univ. de L’Aquila, dal 1 novembre  prof. alla Normale di Pisa), lo studioso di cinema Mirko Lino (Univ. de L’Aquila), il filosofo della tecnica Francesco Monico (Fondazione Pistoletto, Accademia Costume e Moda di Roma), l’antropologo museale Vincenzo Padiglione (Sapienza Università di Roma, rivista Antropologia Museale), l’antropologo metropolitano Massimo Canevacci (Sapienza Università di Roma, Istituto di Studi Avanzati dell’Università di Sao Paulo), l’antropologa-manager Cristina Cenci (DNM, Simen, (continua)

La rivista esiste dal 2009 ed è stata plasmata dall’influenza di Judith Butler e Monique Wittig. Diversi numeri sono di grande interesse. Tutti i fascicoli online, liberamente scaricabili.

Per il numero che uscirà nella seconda metà di quest’anno, le curatrici propongono il tema di una ritraduzione concettuale della etereosessualità in eteronormatività. Le ragioni della proposta sono presentate in dettaglio nello appel à contribution qui: https://journals.openedition.org/gss/1284

A IL CORPO il linguaggio pare poco trasparente, più di identità e appartenenza  al  ‘noi’ che di apertura all’esterno. Ma il gruppo è serio, francofono e non solo francese. La scadenza per le proposte è molto vicina.

 

CORPO E NARRAZIONI. Il 3 marzo a Roma, Palazzo Falletti, presentazione del n. 5/22 de IL CORPO insieme al DIZIONARIO DI MEDICINA NARRATIVA della SIMeN, Società Italiana di Medicina Narrativa.

Partecipano la Presidente della SIMeN Stefania Polvani, il curatore del Dizionario Massimiliano Marinelli, la Vice-Presidente SIMeN Maddalena Pelagalli e Enrico Pozzi, Direttore de IL CORPO. Intervergono Maria Cecilia Cercato, Oriano Mecarelli e Vincenzo Padiglione.

Una lecture di Sandro Spinsanti costruirà ponti tra le parole della cura  e la complessità multidisciplinare dei corpi.

A Marco Stancati il non semplice compito di coordinare l’evento.

 

A Biella. Prorogata. A cura di Irene Finiguerra e Fabrizio Lava. Diverse immagini prevedibili, ma anche molte insolite, poco viste, marginali e di fotografi marginali. Wove (alias Wolfang Wesener), Marisa Rastellini, Gigi Piana, Luciano Romano, Mario Daniele. Tre declinazioni – il ritratto, l’autoritratto e il selfie – intorno alla inesauribile poledricità del volto in cui il corpo cerca di sfuggire alla propria ripetitività e in fondo banalità. Chissà se ci sarà un catalogo. Da vedere, se ci si riesce.

https://www.fondazionecrbiella.it/volto

Antropologi, sociologi, semiologi, letterati, artisti, medici ecc per questo convegno fortemente interdisciplinare. Pretesto e filo conduttore: l’opera di David Le Breton, da sempre professore a Strasburgo e da quest’anno in pensione. Immaginario, esperienze, trasformazioni, l’innesto delle tecnologie, le questioni etiche e normative, la cura, le pratiche sociali, le rappesentazioni sociali, la ricerca artistica e letteraria ecc. Relatori da Francia, Brasile (un paese molto caro a Le Breton), Romania, Svizzera, Africa francofona. Cile, Messico, Argentina, Canada, Per l’Italia solo Gabriele Profita. Nessuno dal mondo anglosassone.

Speriamo che vengano pubblicati gli Atti. Il Programma può dare un’idea della complessità e ricchezza di questo evento.

Intanto una sintesi su YouTube per chi non ha potuto esserci.

David LE BRETON con il Presidente dell’Università di Strasburgo
Maggio 2005. Isabelle Dinoire, 37 anni, Francia, viene sfigurata dal suo giovane Labrador, che non aveva mai morso nessuno. Subisce il primo trapianto facciale nella storia della medicina da un donatore cerebralmente morto.
Da allora almeno una quarantina di trapianti della faccia nel mondo: il punto d’arrivo delle impressionanti esercitazioni medico-chirurgiche di ricostruzione delle facce dopo le “gueules de bois” della Grande Guerra.
Il 22 gennaio, alla University of York, bella conferenza di Fay Bound Alberti sulla dimensione psicologica, emozionale ed etica di questi trapianti. Dai problemi tecnici e dalle strategie immunodepressive post intervento, finalmente l’attenzione anche sull’identità del volto trapiantato.
Dico ‘volto’ e non ‘faccia’….
 
Per chi fosse da quelle parti: Fay Bound Alberti, “From Face/Off to the Face Race: An Emotional History of the Face Transplant”, alle 17h, nella Treehouse del Berrick Saul Building. Ingresso libero
 
Vedere anche nelle News de IL CORPO: http://www.ilcorpo.com/ilcorpo/news/2014/09/07/the-mutilated-faces-of-the-great-war-lost-identities-restored-identities-an-interesting-workshop-in-durham-on-sept-18th/

Isabelle Dinoire prima e (molto) dopo

 

Un bell’evento di Medical Humanities a Londra. Non è la solita storia di “letteratura e malattia”: alcuni temi nuovi, alcuni paper molto interdisciplinari, il ruolo della fotografia, l’importanza della guerra.
Per chi si interessa di rappresentazioni sociali della malattia fisica e mentale, è un appuntamento interessante.
Un solo interrogativo, che è rimpianto e auspicio: a quando anche per l’Italia qualcosa di simile, con la stessa complessità di approccio e lo stesso superamento della ‘letteratura’ da stantii letterati d’accademia?

Ovvio il riferimento a poderosi e scontati incontri tra professori di letteratura di chiara fama, purtroppo, e psicoanalisti SPI. La ricerca dinamica di una presenza nuova della SPI e della psicoanalisi nella società italiana farebbe bene a evitare l’ipse dixit e i nomi ‘garantiti’ dal ruolo accademico. C’è così tanto altro in giro, ben più vivo e capace di avventura intellettuale. E ad altre audacie la psicoanalisi ci aveva educati.

https://modernlanguages.sas.ac.uk/events/event/13794 

 

 

La Grande Guerra come spaventoso e grandioso laboratorio medico, politico e sociale intorno al corpo ferito.

Bisogna vedere la bella mostra in corso allo Science Museum di Londra: immagini, strumenti, materiali e pezzi surrogati di corpi in esposizione fino a metà gennaio. 

Per non dimenticare che l’ultimo metro, o centimetro, di ogni guerra è un corpo, la sua pelle e carne.

https://www.sciencemuseum.org.uk/see-and-do/wounded-conflict-casualties-and-care

La mostra si concluderà con un Workshop su (continua)

8 settembre a Messina. Un convegno che sembra molto interessante, un tema denso. Mi dispiace di non poterci andare. Sorpreso dalla mancanza di riferimenti a Ingeborg Bachmann. Poche donne, e pochi, hanno più intensamente lavorato sul confine e sul confino (il suo omologo) nella poesia del Novecento. 
La rivista IL CORPO ha raccolto due anni fa alcuni suoi frammenti in Ingeborg Bachmann, Variazioni sul confine, 4/2015.

Il 29 giugno a Parigi, Université Paris Descartes, un workshop che potrebbe essere interessante. La sociologia francese del corpo da tempo segna il passo. Speriamo che qui riesca a farsi almeno in parte innovativa e a restituirsi una qualche duttilità concettuale ed empirica, fuori dal blob del costruzionismo esasperato! Non è che ci speri molto – gli scienziati sociali francesi sono spesso giacobini anche scientificamente -,  ma non si sa mai….

Presentazione generale e abstract delle relazioni qui: http://calenda.org/404722

Il programma e le indicazioni pratiche:

Narrazione di un cadavere annunciato: la morte del lider maximo su Twitter

Onnipresente eppure sempre più invisibile, deus absconditus, il corpo di Castro era da tempo la sintesi esemplare del doppio corpo del Re (Kantorowicz) e della dialettica tra Body Politic e Body Natural. Malato, degradato, ma politicamente non autorizzato a morire. Fino al 26 novembre scorso.

Dopo Gheddafi, Steve Jobs, Michael Jackson, Chavez ecc, abbiamo raccolto un altro corpus sul cadavere del potere. 1,2 milioni di tweet in inglese, italiano, spagnolo, portoghese, tedesco e francese che citano Castro nel testo, pubblicati tra la mattina del 26 novembre e il 4 dicembre: dalla notizia della morte fino ai funerali di stato.

Per chi vuole studiare con gli strumenti adatti questo caso-limite di rappresentazioni sociali del corpo del potere, ecco il link: http://www.ilcorpo.com/it/materiali/archivi_22/corpi-del-potere_21/materiali/narrazione-di-un-cadavere-annunciato_88.htm. A questo link tutte le indicazioni necessarie. (ep)

Fino al 18 Novembre, una bella mostra a Roma: I fiori del male – Donne in manicomio ai tempi dei fascismo. Il manicomio è quello di Sant’Antonio Abate, al centro di Teramo, chiuso nel 1998. Le donne sono quelle condensate in frammenti vari di biografia: foto, cartelle cliniche, lettere ecc. Materiali raccolti da Anna Carla Valeriano, della Fondazione Università degli Studi di Teramo, proprietario dell’Archivio dell’Ospedale. Il commento è a volte semplicistico, come per es. sul rapporto tra fotografia manicomiale e fisionomica lombrosiana, e altre volte più articolato, lontano dagli stereotipi facili sulla istituzione manicomiale come mera segregazione sociale.

Una buona intervista alla curatrice qui: http://www.vice.com/it/read/annacarla-valeriano-intervista-donne-manicomi-fascismo?utm_source=vicefb

 

Torneremo sulla mostra e sul precedente volume della curatrice nel nostro Diario paranoico-critico.

 Casa della Memoria e della Storia di Roma, Via di S. Francesco di Sales, 5, 00165 Roma (chiuso, purtroppo, il sabato e la domenica!)

Dal 2000 ENGRAMMA, la bella rivista fondata e diretta da Monica Centanni (IUAV, Venezia), esplora e prosegue la grande impresa di Warburg. Il motto warburghiano Zum Bild das Wort è il filo rosso di una ricerca che ha portato ENGRAMMA a inseguire le metamorfosi dell’immagine e delle sue parole in direzioni molto diverse e mai eterogenee: Alessandro il Grande, Schifanoia, Laocoonte, l’Ara Pacis, il Cinema e la Tradizione classica, Pasolini ecc ecc ecc.

Costante in questi 16 anni il lavoro diretto su Warburg stesso, e sull’Atlante Mnemosyne. Così anche in questo n. 138, “Dal cosmo all’uomo e ritorno”, con una nuova traduzione e edizione critica della Einleitung del 1929 al Bilderatlas, e con una complessa analisi e commento alla Tavola B.

Da leggere, per chi, come noi, crede all’immagine e alle sue stratificazioni come “via regia” verso le aree latenti del Sé e del sociale.

www.engramma.it

 

Migliaia di saggi e articoli sul riso e sul comico. Quasi nulla sul sorriso, un comportamento umano al tempo stesso sovradeterminato e inafferrabile, inanalizzabile. Nel 1906 a Parigi Georges Dumas pubblicò da Felix Alcan Le sourire, un breve saggio che intreccia utilmente neurofisiologia, psicologia e psicopatologia. Abbiamo recuperato e reso disponibile online questo testo curioso e fecondo nella sezione Materiali di questo nostro sito:

 http://www.ilcorpo.com/it/materiali/archivi_22/testi-scomparsi_13/materiali/le-sourire_87.htm 

Georges DUMAS (1866-1946) è stato uno dei grandi protagonisti della psicologia francese nella prima metà del 900. Studioso delle emozioni nella scia di Detienne de Boulogne, ma anche allievo di T. Ribot, DUMAS seppe allontanarsi dall’approccio neurofisiologico puro e integrò nell’approccio le dimensioni psicologiche, i vissuti, le storie narrate, i materiali culturali e a volte i protocolli di indagini antropologiche sul campo. Suoi alcuni saggi sulla malinconia, la tristezza e la gioia, ma anche gli studi sulle psicosi belliche.

Diresse anche il grande Traité de psychologie del 1922-23, cui seguì 15 anni dopo una edizione ampliata. Per molti decenni il Traité fu il testo di riferimento della psicologia francese. A lungo professore di psicopatologia al Sainte-Anne, ebbe tra i suoi allievi alcuni dei protagonisti della vita culturale e della psicoanalisi in Francia: J. Delay, D. Lagache, J. Lacan, J.P. Sartre, Paul Nizan, R. Aron, Cl. Levi-Strauss, G. Canguilhem… Amico di Pierre Janet, fondò con lui nel 1903 il leggendario Journal de psychologie normale et pathologique

IL CORPO renderà presto disponibili online altri scritti di DUMAS che rimangono di grande modernità ed esprimono fertile  libertà.

 

 

Nel clima modaiolo intorno alla Medicina narrativa, difficile distinguere le cose serie. Cioè le esperienze reali di pratica clinica condotte con approcci teorici solidi e metodologie scientifiche rigorose.  Una bella occasione il 7 maggio a Montevarchi (Arezzo), nell’Ospedale di Santa Maria della Gruccia, per tutta la mattinata. L’hanno organizzata la USL Toscana Sud Est e l’A.TRA.C.TO, una Onlus che si occupa di traumi cranici. Ci saranno alcuni dei nomi più interessanti e ‘storici’ della Medicina Narrativa italiana: Paolo Trenta, Stefania Polvani, Pierluigi Brustenghi, Mauro Zampolini. 

http://digitalnarrativemedicine.com/it/dalle-storie-la-cura-giornata-introduttiva-alla-medicina-narrativa/

Lunedì 18 aprile , IL CORPO 4/15 sarà on line sul sito www.corpo.com. Articoli e saggi su: la pelle e la nascita della dermatologia moderna, l’Ebreo in quanto Jack lo Squartatore, le molteplici varianti del cannibalismo politico, una vicenda erotica di gruppo, l’etnocentrismo critico e la fine del mondo di Ernesto de Martino, una installazione di V. Padiglione sul corpo del migrante, tre frammenti poetici di Ingeborg Bachmann sul confine ecc.

La psicoanalisi ha qualcosa da dire intorno al Male e alle forme estreme di distruttività? Una domanda che dovrebbe essere ineludibile. La ha affrontata  il Centro Psicoanalitico di Roma (Società Psicoanalitica Italiana) il 17 ottobre scorso con una giornata intensa di relazioni e discussioni organizzata da Andrea Baldassarro e Manuela Fraire. Dopo l’introduzione di Baldassarro (Perché il Male. La psicoanalisi e i processi distruttivi), gli interventi di Marco Francesconi e Daniela Scotto di Fasano (Pulsione e repulsione di morte. Una riflessione sull’incomprensione maligna), di Roberta Guarnieri (Il male imprescrittibile), di Riccardo Galiani (Tracce del disumano), di Francesco Castellett y Ballarà (La psicoanalisi si interroga sulla guerra e sulle sue conseguenze), di Marina Malgherini (L’opera del sacrificio. Uno studio psicoanalitico), di Enrico Pozzi (La purezza e il massacro. Alcune metacategorie della distruttività estrema). Ha concluso i lavori Manuela Fraire con L’eterno ritorno dell’oggetto rimosso. 

Presto il volume con tutte le relazioni. Sarà un’occasione per tornare a parlare del molto che è stato detto, e del moltissimo che rimane da percorrere.

Il 26 e 27 novembre a Maastricht due giorni di lavori su Theorizing the body in health and medicine. L’obiettivo generale è decostruire l’ovvietà del corpo per gli operatori – prevalentemente le professioni mediche e affini – che se ne occupano. Questa decostruzione è stata operata finora prevalentemente da due prospettive contrapposte: il costruttivismo sociale, l’approccio fenomenologico. Il convegno vuole andare oltre questa contrapposizione, esplorando le possibilità di convergenze teoriche e operative. 

I relatori sono di tutto rispetto, i titoli delle relazioni incuriosiscono molto. C’è ancora spazio per 6-7 presentazioni, e l’elenco dei possibili temi nel Call for papers mostra bene l’apertura interdisciplinare degli (continua)

A Reggio Emilia il 26 settembre una mattinata di lavori sull’incontro tra le psichiatria e le culture cosiddette ‘altre’. Tema non nuovo, ma qui la differenza feconda sta nella prospettiva storica e in parte epistemologica. Ecco i titoli delle relazioni:

Alessandra Cerea, Il “caso” Devereux nella storia dell’etnopsichiatria  
Matthew M. Heaton, Transcultural psychiatry, decolonization and nationalism: comparisons between Nigeria and India 
Waltraud Ernst, Beyond colonial psychiatry. The indigenization of psychiatry of British India, 1900-1940
Marianna Scarfone, La psichiatria del Corno d’Africa durante occupazione italiana    
German E. Berrios, Epistemology of Cultural Psychiatry 

Il convegno è organizzato dal Centro di storia della psichiatria San Lazzaro nell’ambito della X Settimana della salute mentale che si svolge in quei giorni a Reggio Emilia. Luogo dei lavori: il Museo di Storia della psichiatria, Via Amendola 2, Padiglione Lombroso. Registrazione dei partecipanti alle 8.30. Partecipazione gratuita, ma è necessario iscriversi scrivendo a bombardieric@ausl.re.it 

La giuria del Premio Viareggio ha incluso Serie fossile (Crocetti 2015) di Maria Grazia Calandrone nella rosa finale della Sezione Poesia. M. G. Calandrone è, tra le altre cose, la Editor di poesia della Rivista IL CORPO. Qui ha pubblicato nell’ottobre 2014 il suo Petizione per il rilascio dell’Alba, vicinissimo al grande tema del volume selezionato dal Viareggio-Poesia. Ecco il link al numero della rivista:

http://www.ilcorpo.com/it/rivista/ottobre-2014_55.htm


 

 

In arrivo la traduzione francese di La fine del mondo. Contributo all’analisi delle apocalissi culturali, uscito postumo a Torino nel 1977 da Einaudi  (nuova edizione a cura di Clara Gallini nel 2002).

Lo annuncia il seminario Traduire De Martino: l’atelier conceptuel de l’anthropologie italienne, che si è svolto nel 2014-2015 a Parigi presso l’Ecole des Hautes Etudes di Bd. Raspail. Organizzatori del seminario: Giordana Charuty, Daniel Fabre e Marcello Massenzio (non c’è bisogno di presentarli).

Dobbiamo augurarci che dalla Francia venga la spinta a ripercorrere in modo fresco e potente quest’opera benjaminiana, vicina non solo nella forma ai Passages. Un testo ‘impuro’, indifferente rispetto alle trincee delle discipline. Leggerlo trasmette libertà. 

Per un commento più ampio http://www.ilcorpo.com/ilcorpo/diario-paranoico-critico/finalmente-una-traduzione-francese-per-la-grande-opera-postuma-di-ernesto-de-martino/

Una insolita, straordinaria madonna con bambino è il vertice estetico della mostra sull’arte Andina durante la dominazione spagnola in corso allo Art Institute di Chicago. A Voyage to South America. Andean Art in the Spanish Empire: questo il tema. Due grandi sale con opere spesso esposte per la prima volta, provenienti in molti casi da collezioni private, e quasi tutte di grande bellezza. Ma l’incauto visitatore in attenzione fluttuante si ferma lì, davanti alla Nostra Signora di Betlehem con un donatore, opera di ignoto artista peruviano attivo a Cuzco nel XVIII secolo. Eccone un dettaglio. Condensa e esprime in forma visiva i dilemmi, le tentazioni e le strategie dell’unità duale. Restituisce uno sguardo originario sulle madonne con bambino che troppo abbiamo visto. Ci torneremo presto nel Diario paranoico-critico, del cui metodo è ben degna. 

 

Ignoto, Nostra Signora di Betlehem con un donatore (dettaglio), Cuzco (Perù), XVIII secolo

IL CORPO ha raccolto il coro funebre del web intorno alla morte e al cadavere di Pino Daniele. Questo materiale singolare è on line, accessibile in licenza Creative Commons per chi vuole studiarlo con i propri strumenti specifici, o semplicemente immergersi in un frammento significativo di immaginario sociale:  http://www.ilcorpo.com/it/materiali/archivi_22/corpi-del-potere_21/materiali/la-morte-impossibile-e-il-cadavere-conteso-di-pino-daniele_85.htm

Come i Re di Kantorowicz, le star mediatiche sono le portatrici della identità e della esistenza di gruppi sociali. Non possono morire, perché la loro morte minaccia di morte (sociologica) il gruppo. Per questo intorno alle loro morti si addensano funerali impossibili, cadaveri itineranti, costruzioni di reliquie, inutili autopsie di corpi mistici, traduzioni della morte in omicidio, e maestosi cori funebri. Da tempo IL CORPO raccoglie i materiali per una archeologia dei corpi del potere – o ‘toccati’ dal potere – attraverso il discorso sociale del web intorno alle loro morti: Steve Jobs, Gheddafi, Michael Jackson, Priebke, Chavez, Cucchi, e ora Pino Daniele. Un corpus unico, consultabile nella sezione Materiali del sito www.ilcorpo.com.

In corso a Venezia la più interessante iniziativa recente di Body Art al livello internazionale. Ritual Body – Political Body è il tema della 2a Venice International Performance Week, in corso a Palazzo Mora. Oltre 50 artisti conosciuti e meno conosciuti lavorano fisicamente intorno a due aspetti-chiave interconnessi del corpo come costruzione sociale: segno, sintomo, incarnazione dell’ordine e della possibilità del disordine. 

Già nel 2012 la 1a Performance Week aveva affrontato un tema potente: Corpo ibrido – Corpo poetico.
Questa volta il focus(continua)

Oggi e domani a Roma, il Workshop Vivere/Sopravvivere presso la sede romana della Società Psicoanalitica Italiana, in via Panama 48. Tema ambizioso, anche se espresso in termini atrocemente astrusi (per carità forse cristiana non riproduciamo qui la presentazione). Tema autoriflessivo: la Spi stessa è sospesa tra sopravvivere in nicchie sempre più rattrappite, o correre il rischio della vita all’aria aperta, comprese le correnti d’aria, in un rapporto dinamico con il fuori, l’altro, le altre forme di pensiero, i cambiamenti sociali, le punte più avanzate della modernità.

I segni che da qualche tempo l’associazione più autorevole della psicoanalisi italiana abbia deciso di arrischiarsi a vivere ci sono, via via più numerosi. Il rilancio di Psiche per es. come abbiamo già segnalato. In questo Workshop, la presenza di antropologi veri: mi colpisce che metta piede in via Panama un vecchio amico e collega come Alberto Sobrero, o un più giovane collega antropologo come Fabio Dei. Malgrado un padre fondatore come Ernesto De Martino, e più di recente per es. Vincenzo Padiglione, l’antropologia italiana si è tenuta alla larga dalla psicoanalisi. La psicoanalisi italiana ha ripagato con la stessa moneta. Glauco Carloni che faceva tradurre Géza Roheim da Guaraldi, qualche modesta apparizione su Psiche di Lorena Preta, qualche altro nome e sforzo più recente (Neri, Lomabordozzi, De Micco, quasi sempre attraverso la mediazione della psicoanalisi di gruppo), e poco più.

Un tempo lontano l’antropologia era al cuore della psicoanalisi. Ben venga perciò la promessa di ibridazioni che sta nel programma di Vivere/Sopravvivere. In attesa di altri passi avanti: non antropologi che parlino a psicoanalisti, o psicoanalisti che ascoltino antropologi, ma antropologi-psicoanalisti in senso stretto, praticanti effettivi e rigorosi dell’una e dell’altra disciplina insieme. E in ulteriore attesa di altri ibridi più difficili: psicoanalisti-sociologi, psicoanalisti-cybertecnici, psicoanalisti-economisti, psicoanalisti-ingegneri ecc ecc ecc (di psicoanalisti-(quasi)matematici ne abbiamo già avuto uno, e temo abbia fatto il deserto). Si dovranno prendere una stupida laurea in Psicologia, ma tant’è.

Per finire sulle speranze. Il Workshop è organizzato congiuntamente dal CPdR e dal CdPR, Bibì e Bibò. Per i non-intimi, Centro Psicoanalitico di Roma e Centro di Psicoanalisi Romano. Fa ridere, no? Pago da molti anni la quota a uno dei due centri. Quando qualcuno mi chiede “a quale Centro appartieni” io a) provo un doloroso singulto alla parola “appartenere”,  b) non so mai cosa rispondere. Vedo che  i gemellini Bibì e Bibò stanno organizzando sempre più attività comuni. Magari in un futuro non troppo lontano potrò evitare il singulto e il silenzio imbarazzato.  (enrico pozzi)

Judy Scott, sindrome di Down, sorda dalla nascita (ma se ne sono accorti 20 anni dopo), diagnosticata autistica (ma non lo era). Mai una parola pronunciata da viva. A oltre 40 anni comincia a creare oggetti, forme e variazioni intorno ad un Io murato, alla pelle-corazza che lo avvolge difende e quasi uccide, pelle che si smaglia a tratti e lascia intra-vedere o fuori-uscire. A dimostrare che la “fortezza vuota” di Bruno Bettelheim in realtà brulica di capacità e domanda di vita (Bettelheim lo sapeva bene). Una mostra straordinaria in un museo sobrio e intelligente, agli antipodi delle gigionerie dei grandi musei di Manhattan. Per chi può, da vedere assolutamente. Il prossimo numero de IL CORPO dedicherà un saggio a Judy Scott.  (enrico pozzi)

http://www.brooklynmuseum.org/exhibitions/judith_scott/ 

 

Judy Scott

 

Judy Scott con uno dei suoi 'oggetti'

 

Un 'oggetto'

Una immagine fotografica di Man Ray condensa livelli multipli di senso, esprime la natura viscerale della preghiera, trasforma la pancia e i suoi dintorni negli organi del rapporto con il divino. Man Ray lettore del grande Ernest Jones, che fece concepire la madonna attraverso l’orecchio? Probabilmente no, eppure la sua icona sovradeterminata contiene Ernest Jones e molto altro: Bachtin, Schneider, van der Leeuw, il Rimbaud di Voyelles, Histoire d’O, Hans Bellmer, Kiki de Montparnasse, il sedere di Lee Miller, la luce sterile della luna, dio come forma frusta del sacro, ecc. Da leggere e da vedere nell’ultimo n. de IL CORPOhttp://www.ilcorpo.com/it/rivista.htm.

Il Body Politic cerca di sfuggire alla morte essiccandosi nelle mummie dei suoi potenti. Infligge invece la morte essiccando le sue vittime: mummie svuotate di soma e di senso, cioè di socialità. Questo è accaduto a Stefano Cucchi cadavere: involucro puro, Io-pelle svuotato di carne sociale, la chair sociale di Merleau-Ponty.
Il web ha cercato di restituire senso a questo corpo riempiendolo di parole, corpo segnico, la materia sociale di cui sono fatti i nostri corpi vivi.
Abbiamo raccolto il corpus imponente di questo tentativo di risarcimento sociale della mummia Cucchi: gli oltre 110.000 tweet che sono esplosi sul web dopo la sentenza di assoluzione. Un canto funebre costruito sul ritmo di quella variante post-moderna dell’endecasillabo sciolto che sono i 160 caratteri di un tweet.
Questi ‘versi’ sono presentati nella loro sequenza temporale, minuto dopo minuto, come sono apparsi sulla Rete tra il 29 ottobre e l’11 novembre.
Chiunque lo voglia potrà ripercorrere questa narrazione collettiva e questo lungo frammento di immaginario sociale con i suoi strumenti: semiotici, psicologico-sociali, sociologici, antropologici, di storia delle religioni, politici, psicoanalitici, possibilmente intrecciati. Dopo aver letto e riletto Kantorowicz e i suoi Due corpi del Re (Einaudi)
Il ‘testo’ è on line, liberamente accessible citando la fonte. Lo abbiamo collocato tra i materiali dell’Archivio Corpi del potere, insieme ai testi sulle morti di Gheddafi, di Priebke, di Steve Jobs, di Michael Jackson ecc.

Link: http://www.ilcorpo.com/it/materiali/archivi_22/corpi-del-potere_21/materiali/cadavere-di-stato-il-canto-funebre-di-twitter-per-stefano-cucchi_84.htm

Io-pelle

E’ il più interessante convegno del 2014 sul tema del Corpo (femminile) di genere. Oltre 40 relazioni lo affrontano da una prospettiva filosofica e sociopolitica. Tra gli argomenti delle sessioni di lavoro: la costruzione sociale delle donne, pornografia e violenza sessuale, maternità e maternità surrogata, il bel-corpo, l’approccio storico al corpo di genere, il corpo lesbico,  ecc. 21-22 novembre a Dublino. Registrazione obbligatoria. Partecipazione internazionale ‘alta’ e molte relazioni con titoli significativi. Poche le presenze italiane: Nicla Vassallo (Genova), Carlotta Cossutta (Verona), Valeria Venditti (Roma), Cristina Amoretti (Genova).

Impressionante l’assenza della psicoanalisi: solo perché è una Società di Filosofia?

Se possible, da non perdere. Rimane la malinconia per la mancanza di un equivalente italiano sia della Society che di un evento di questo tipo e portata. (enrico pozzi)

Link: http://www.swip-ireland.com/index.php/events/swip-ireland-annual-conference-2014 (continua)

Dal 17 Ottobre a Londra una straordinaria collezione di foto di tatuaggi dalle carceri sovietiche. Si tratta di una selezione da oltre 900 foto scattate da Arkady Bronnikov negli Urali e in Siberia tra il 1965 e il 1985. Bronnikov era un capo-criminologo del Ministero dell’Interno sovietico. Nell’esercizio delle sue funzioni ha fotografato sistematicamente migliaia di corpi tatuati.  La sua (apparente?) indifferenza documentaria dà alle sue immagini la potenza visiva di foto segnaletiche, ma spesso senza volto: repertori parziali di pelle scritta dal sociale, tracce di gruppo dove riaffiora di continuo malgrado se stesso l’individuo, la sua carne, la sua autorappresentazione. Da non perdere, presso una delle più interessanti gallerie londinesi, la Grimaldi Gavin, nata dalla scissione della Brancolini Grimaldi. Sta al 17, Albemarle Street. info@grimaldigavin.com. La mostra chiuderà il 21 novembre.

E’ riapparsa Psiche, la ‘seconda’ rivista della Società Psicoanalitica Italiana. Per anni era stata l’unico segnale concreto di una voglia, confusa ma vera,  di parlare col mondo e del mondo senza la corazza autistica della Dottrina e dell’Appartenenza. Peraltro una Dottrina ormai dottrina senza più centro, e una Appartenenza a contenitori bucati. Poi Psiche era scomparsa.

L’ho trovata di nuovo tra la posta, nell’accumulo di mesi di lontananza. “Che cos’è il presente?”. Già. Per lo meno c’è questo piccolo segnale di vita in un contesto smorto. Benvenuta Psiche, per il solo fatto/segnale di esistere. Sui contenuti c’è da tornare, con sguardo anche disincantato. Ma per il momento voglio dare peso pieno a questo fascicolo e alla sua potenzialità generativa di confini attraversati. Semplicemente, sono contento. (enrico pozzi)

What happens to your identity when your face gets badly mutilated and loses its form? What happens to your identity when your nearly formless face is more or less restored to a form which is and is not its/your form? The Great War was a cruel mass laboratory on the relationship between the face, the body schema, personal identity and social identity. A seminar organized by the University of Durham and the Wellcome Trust deals with the “gueules de bois” from the perspective of the reparative and compensatory dilemmas  of war surgery. IL CORPO will return to this in its Section Paranoiac-critical Diary and in a review of a recent Italian book. As of now, it is worth to pay attention to this workshop. The organizer and rapporteur Suzannah Biernoff, Senior Lecturer at the Dept of History of Art at Birkbeck (University of London) has been dealing for a few years with the history of the body, particularly in the Great War. More details here: https://www.dur.ac.uk/resources/cmh/PotraitsViolence_Sept18.pdf

Cosa avviene all’identità quando il proprio volto viene viene mutilato gravemente e perde forma? E cosa avviene all’identità quando sembianze di forma gli vengono più o meno restituite? La 1a Guerra è stata un crudele laboratorio di massa intorno al rapporto tra il volto, lo schema corporeo, l’identità personale e l’identità sociale. Un seminario a cura dell’Università di Durham e del Wellcome Trust affronta il nodo delle “gueules de bois” dalla prospettiva dei dilemmi riparativi e risarcitori della chirurgia di guerra. Il CORPO tornerà su tutto questo nel Diario paranoico-critico a proposito di un libro italiano recentissimo. Per il momento, vale la pena di prestare attenzione a questo incontro. L’organizzatrice e relatrice è Suzannah Biernoff, Senior Lecturer al Dept of History of Art at Birbeck (University of London). Si occupa da qualche anno di storia del corpo, in particolare nella Grande Guerra.  Ulteriori dettagli qui: https://www.dur.ac.uk/resources/cmh/PotraitsViolence_Sept18.pdf

Ginevra è una città apparentemente sonnacchiosa. In realtà sta ospitando eventi di grande interesse per i temi de IL CORPO.

Il 7-8 luglio, presso la Fondazione Brocher di Ginevra, un gruppo di ricercatori di alto livello discuterà le implicazioni della riorganizzazione della ‘patologia psichiatrica’ dal punto di vista delle Medical Humanities. Il punto d’attacco è la destoricizzazione, decontestualizzazione e desocializzazione degli eventi psichici ‘patologici’ che viene proposta dal DSM-5 della American Psychiatric Association, portatore di una visione essenzialista e ontologica del disagio psichico  e delle sue definizioni.  Niente che non sia già stato detto qua e là, ma i relatori ci portano dentro l’esperienza complessa delle Medical Humanities, con la loro ricchezza interdisciplinare fatta anche di antropologia, sociologia, storia, semiotica, psicologia sociale ecc. Per una bella sintesi dell’evento e di ciò che ci sta dietro, si legga http://bit.ly/1ohTx2e. L’organizzatore è Matthew Smith, dell’Universtà di Strathclyde: sta nel Comitato direttivo della Society for the Social History of Psychiatry, ed è il Book Reviews Editor della rivista History of Pychiatry. La partecpazione è gratuita, ma occorre prenotarsi. 

Suscitare la paura, manipolare la paura, gestire la paura, utilizzare politicamente e socialmente la domanda di sicurezza. Da sempre la paura è una grande protagonista della politica e della costruzione del consenso. Il medievalista Patrick Boucheron, professore all’Università Pantheon Sorbonne, ne parla domani 15 maggio all’Università di Ginevra. A dimostrare l’atemporalità del tema ‘paura’ e del suo uso politico, Boucheron partirà dagli straordinari affreschi di Ambrogio Lorenzetti nel Palazzo Pubblico di Siena: l’Allegoria ed Effetti del Buono e del Cattivo Governo (1338-1339). Titolo della conferenza: Conjurer la peur. Images et politique à Sienne au Moyen Age. L’anno scorso ha pubblicato un volume su questo argomento da Seuil.

Boucheron è bravo. Da non perdere, in una fase storica e sociale in cui la paura e i suoi usi sono protagonisti dominanti della vita pubblica. Ore 18.30-20.30, ingresso libero. http://www.unige.ch/rectorat/maison-histoire/grandesconferences.html 

Si studiano il pene dell’ostrica, del pollo, delle lumache di mare, ma poco le vagine.

Una ricerca  pubblicata su Plos Biology e raccontata sul blog di Nature misura in modo dettagliato il bias.

Su 364 studi sull’evoluzione dei genitali pubblicati tra il 1989 e il 2013, solo l’8% si focalizza sui genitali femminili contro il 48% dedicato ai genitali maschili. Il 44% studia entrambi. Il fenomeno non è vecchio, si rileva anche negli studi più recenti e sembra essere indipendente dall’appartenenza di genere dello studioso. I motivi non sembrano neanche di natura scientifica: la varietà e complessità dei genitali femminili dovrebbe giustificare un interresse pari a quello dei genitali maschili. E allora? Le ragioni sembrano più di sociologia della conoscenza, associate alla costruzione sociale dei topic scientifici. E’ la vita lunga delle rappresentazioni collettive. Ancora agli inizi del ‘700, gli organi sessuali femminili della donna erano considerati una versione interna e imperfetta degli organi maschili. Queste rappresentazioni sono forse ancora sullo sfondo dei protocolli e delle abitudini di ricerca della biologia, e non solo.

 

 

Dal 20 al 22 Ottobre 2014 si svolgerà a Ginevra un affascinante Workshop interdisciplinare sulle emozioni. La molteplicità degli approcci e l’originalità della proposta teorica lo rendono un appuntamento di grande interesse per chi si occupa della costruzione sociale del corpo, della storicità delle sue manifestazioni e delle matrici emozionali del suo esser-corpo. Emotional Bodies: A Workshop on the Historical Performativity of Emotions. Per una breve presentazione si veda http://wp.me/p49jRq-2dg . Ulteriori informazioni si posso chiedere via mail a emotionalbodies@gmail.com. C’è tempo fino al 1 luglio per proporre un intervento. (enrico pozzi)

 

In Italia e in Europa, la sessualità dei migranti recenti e degli immigrati relativamente stabilizzati è ormai un nuovo protagonista imprescindibile della sessualità sociale. Molti stereotipi e autostereotipi, poche ricerche serie, pochi collegamenti tra l’indagine psicosociale e sociomedica da un lato e l’esperienza quotidiana di chi lavora nei contesti di immigrazione. Cruciale il problema dei comportamenti giovanili e del loro impatto sulla diffusione delle malattie sessualmente trasmissibili. A questo aspetto è dedicato l’incontro “Santé sexuelle et migration”, organizzato dalla Université de Neuchâtel e dalla Haute Ecole fribourgeoise de travail social. Iscrizione obbligatoria. I dettagli in http://www.hes-so.ch/fr/journee-scientifique-sante-sexuelle-migration-3566.html

Il Centro Milanese di Psicoanalisi ha organizzato il 15 Marzo a Bergamo una giornata di lavori su quel complesso cortocircuito dinamico che è il corpo dell’adolescente. Belli il titolo e i sottotitoli: Il corpo che vorrei. Adolescenza e trasformazioni corpo-mente. Una lettura psicoanalitica. I relatori sono per la maggior parte persone interessanti. Stessa cosa per i titoli degli interventi. I costi vanno da un massimo di 89€ a 25€ per gli studenti universitari. La giornata dà punti ECM e altri crediti formativi. 

Finalmente la SPI si è accorta del web e della partita(continua)

La body artist italo-brasiliana Dani d’Emilia e la fotografa Angela Alegria mettono in scena il paradosso della pelle: trasparenza opaca, tramite e ostacolo, interno che incorpora l’esterno. Il loro progetto in progress si chiama per l’appunto Incorporo. La Gallery de IL CORPO raccoglie  una sequenza di immagini che Dani ha scelto dal suo progetto. Sono immagini potenti ed euristiche. 

Dani d'Emilia

Questa Gallery Incorporo prosegue l’interesse della rivista e del suo gruppo di lavoro per il grande tema liminale della pelle: l’altra Gallery Sotto la pelle, le pelli malate di Pelle impura fin-de-siècle nel n. 1/12 de IL CORPO,  e nello stesso numero l’immaginario sociale della psoriasi nelle comunità virtuali di malati sul web 2.0, il diafano dei mai-nati fotografati da Simone Casetta al Forlanini (n. 2/13), la pelle psoriasica di Marat nel Marat-Sade di Peter Brook ecc. 

A pochi metri da Avenue Foch, il Musée Dapper è uno dei gioielli meno conosciuti della Parigi etnoartistica e etnoculturale. Piccolo, è costretto a evitare le ipertrofie e a selezionare con coraggio. Raccolto ed elegante, concentra l’attenzione e valorizza i propri contenuti. Molte attività, e almeno una mostra importante ogni anno. In realtà le mostre sono di solito due: una più ampia, ‘storica’ e accuratamente etnografica; l’altra , simultanea e nella prima saletta, dedicata a creazioni  e artisti contemporanei.

Da non perdere le due mostre in corso ora. Nella sala grande, quasi 150 maschere e oggetti collegati ai riti di iniziazione nel bacino del Congo. Le forme simboliche e le cosmogonie possono variare, ma le logiche rituali del passaggio sono ancora e sempre quelle identificate nel 1909 da Van Gennep. Straordinario quello che si vede, in un equilibrio maturo tra precisione filologica e dimensione estetica. Non si raggiunge la ricchezza e potenza della Mostra sul Vaudou alla Fondation Cartier (la collezione Kerchache), ma l’impatto è emozionante.  La maggior parte dei pezzi viene dal Musée Royal de l’Afrique Centrale di Tervuren (Belgio), chiuso fino al 2017 per lavori di ristrutturazione. 

Nella saletta d’ingresso, le maschere di Romouald Hazoumè, (continua)

Porn Studies è la prima rivista scientifica internazionale dedicata alla analisi multidisciplinare della pornografia. Le pubblicazioni iniziano nel 2014. Il tono è decisamente sul serioso e sul “utile per fare carriera”, con tanto di peer review come si deve tra le riviste per bene, promessa di impact factor,  editore per cose serie (Routledge), ecc. Per fortuna i curatori sottolineano che anche artisti e operatori della industria del sesso possono dare contributi.

E’ in programma un numero monografico su un tema importante: l’intreccio tra razza e pornografia. In quali e quanti modi l’immaginario razziale entra nella produzione sociale di rappresentazioni della sessualità che chiamiamo ‘pornografia’? I loro specchi incrociati mettono in evidenza con grande efficacia le strutture latenti che governano sia il primo che le seconde. 

C’è tempo fino all’8 gennaio per mandare una proposta: un buon modo per vivacizzare le feste in arrivo. L’eventuale testo finale andrà consegnato entro il 15 aprile.   Contatto: 

Dr. Mireille Miller-Young, Department of Feminist Studies, 4631 South Hall, University of California, Santa Barbara, CA 93106  USA

Email: mmilleryoung@femst.ucsb.edu.

Per facilitare, ecco di seguito il call for papers(continua)

Il libro di Giorgia Biasini Scriverne fa bene. Narrare la malattia, curarsi con un blog verrà presentato il 5 dicembre alle ore 18 nel quadro di  Più libri più liberi,  al Palazzo dei Congressi di Roma. L’autrice racconta l’esperienza personale di oltreilcancro.it blog comunità online che trasforma il cancro da destino indicibile a malattia che la narrazione può aiutare a dire e a vivere come percorso di consapevolezza e condivisione.

All’incontro intervengono Ritanna Armeni, giornalista, scrittrice e conduttrice tv, Maria Teresa Gamucci, direttore dell’unità complessa di oncologia della ASL di Frosinone e Stefania Polvani, sociologa e direttore del servizio educazione alla salute della Asl 10 di Firenze.

L’evento è sostenuto da Pfizer nell’ambito della campagna di comunicazione e impegno sociale Viverla Tutta, che promuove il tema della medicina narrativa.

In libero accesso nella sezione Materiali di questo sito, la 1a serie di Ombre rosse, una delle più significative esperienza di riflessione critica sul cinema sullo sfondo del ’68. La 1a serie – 8 numeri – è stata il momento della libertà e delle contraddizioni. Vennero poi le certezze dell’ideologia compatta, la 2a serie, tanti numeri, tanto ordine, e non poca noia: lasciamola alle biblioteche e ai puri di mente.

Oggi a Torino presentazione di Barricate di carta, Cinema&film, Ombre rosse, due riviste intorno al ’68, Mimesis Cinema. I curatori del libro sono Jacopo Chessa e Alfredo Rossi, con il grande Gianni Volpi, morto nell’ottobre scorso. Storia di queste riviste diversissime, dalla vita breve, eppure capaci di incidere in profondità, anche post mortem, nei percorsi spesso scialbi della critica cinematografica italiana. Accanto alla storia, documenti e materiali editi e inediti. 

La presentazione è alle 19, Multisala Reposi, via XX settembre 15, Torino. Accanto a Jacopo Chessa e Alfredo Rossi, parleranno due protagonisti: Goffredo Fofi e Adriano Aprà. 

Da segnalare anche la bella collana Mimesi Cinema, che meriterebbe attenzione critica. Ci torneremo.

Link: https://www.facebook.com/events/1429795707233491 

 

 

Micrologus, la bella rivista diretta da Agostino Paravicini Bagliani, presenta un convegno su “Femminilità e mascolinità alterate: trasgressione e inversione dei generi nel Medioevo”. Le organizzatrici sono Eva Pibiri e Fanny Abbott, dell’Università di Losanna, che ospiterà i lavori all’Amphipôle il 21 e il 22 novembre 2013. I temi sono affascinanti. Il programma è allegato, ma vale la pena citarne qualcuno: il dibattito sull’eunuco, la sodomia eterosessuale nel mondo arabo, Enrico III e i suoi mignons, l’accertamento dell’ermafroditismo nel Rinascimento, lo statuto giuridico delle ambiguità sessuali anatomiche ecc. Ci pare di capire che gli Atti diventeranno un volume di Micrologus. Da non perdere. Contatti: eva.pibiri@unil.chfanny.abbott@unil.ch.

 Ecco il programma:

Micrologus colloque genre 2013

Il complesso rapporto tra narrazione, malattia, medicina e terapia sta al centro di un interessante workshop interdisciplinare: Illness, Narrative and Phenomenology, 9 luglio 2013, presso l’Università di Bristol. Keynote speaker: il prof. B. Hurwitz, del King’s College di Londra. La partecipazione è libera e gratuita.

Vengono cercati contributi da tutte le scienze sociali: letteratura, filosofia, psicologia, arte e salute, tanatologia, antropologia medica ecc, oltre naturalmente alla medicina. Non viene citata esplicitamente la sociologia, ma questo è un segno dei tempi…

Gli asbstract di proposta (400 caratteri) vanno inviati entro il 17 giugno contemporaneamente a Havi Carel (Filosofia) e  Ulrika Maude (Inglese). L’accettazione delle proposte verrà comunicata entro il 20 giugno.

Un corpo di stracci, un corpo di frammenti di immagini sociali che sono anche frammenti e frantumi di identità in cerca di ricomposizione. Abbandonati ai piedi di uno scalone monumentale di un museo monumentale nella parte monumentale dell’EUR. Questo il modo potente in cui l’antropologo Vincenzo Padiglione e Carmela Spiteri hanno tradotto [S]oggetti migranti, il progetto in corso nel Museo Etnografico L. Pigorini di Roma. La sintesi è densa, e intorno c’è solo silenzio. Da vedere, prima che l’installazione venga smontata.  http://soggettimigranti.beniculturali.it.

ai piedi dello scalone

Alla Nieuwe Kerk di Amsterdam vengono esposti oltre 200 oggetti collegati alle tradizioni artistiche degli Indiani del Nord America.

L’esposizione copre in modo rapido ma abbastanza completo la produzione artistica dalle grandi tribù del Sud e delle Pianure fino alla North West Coast e all’Alaska. L’occasione non è banale: le collezioni pubbliche dei musei europei sono piuttosto povere, e le mostre tematiche particolarmente rare. 

La mostra durerà fino al 1 aprile 2013. Una occasione per completare quel non molto che si può vedere al Quai Branly, al British o al  NordAmerika Native Museum di Zurigo.  http://www.nieuwekerk.nl/en/

Una piccola ma potente mostra allo Science Museum di Londra: Pain Less: the Future of Relief. Il dolore è una delle poche grandi esperienze universali del corpo. Quattro narrazioni personali raccontano la complessità del dolore fisico, ma anche le strategie più innovative e multidimensionali della scienza del dolore per identificarne le modalità, le variabili, gli intrecci tra componenti fisiche, neurologiche e emozionali, le strategie di contenimento. Vedi  http://sciencemuseum.org.uk/painless. Una sintesi rapida ma ben fatta in The Lancet:   http://bit.ly/12qpk51.  Fino al 31 agosto 2013.

 

 

 

Già nel 2007 l’equivalente francese dell’Istituto Superiore della Sanità aveva segnalato la pericolosità (trombosi) delle pillole anticoncezionali di 3a e 4a generazione: non devono essere la prima scelta offerta dal medico alla paziente/cliente. Una serie di articoli a doppia pagina di Le Monde tra dicembre e gennaio ha rilanciato la questione. Si ribadisce la pericolosità accertata di queste pillole e si va oltre: molti casi di eventi patologici gravi collegati al loro uso non sarebbero segnalati alle autorità di controllo, e una serie di ginecologhi molto noti e molto mediatici intratterrebbe vicinanze pericolose con le aziende farmaceutiche coinvolte. Dunque una collusione criminale tra medici e big pharma a spese del corpo delle donne?(continua)

In che modo sono circolate su Twitter le notizie sulla scoperta del bosone di Higgs prima, durante e dopo l’annuncio ufficiale? Quali sono i vettori, i canali e i network individuali e istituzionali che hanno diffuso il gossip poi notizia? Un articolo ricostruisce tutto ciò e getta luce sul ruolo delle ‘voci’ sociali e delle reti informali nella costruzione della notizia scientifica e della sua ‘verità’. Utile contributo a una dimensione che la sociologia della scienza trascura, Ma anche utile esplorazione delle metodologie di analisi e rappresentazione  di un network web 2.0 e della sua struttura. Autori: M. De Domenico, A. Lima, P. Mougel, M. Musolesi, dell’Università di Birmingham. Vedi http://arxiv.org/abs/1301.2952

Medicalizzazione inarrestabile dei bambini USA. L’analisi secondaria decennale di 850.000 cartelle cliniche di bambini californiani tra i 5 e gli 11 anni ha mostrato che 5 su 100 sono stati diagnosticati con una sindrome ADHD (Attention-Deficit Hyperactivity Disorder, Sindrome da Deficit di Attenzione e Iperattività). Il trend mostra un rapido aumento delle diagnosi. 

La percentuale del 5% di prime diagnosi (continua)

Purtroppo questa è una segnalazione retrospettiva. Dal 15 a 17 novembre, 3 giorni di lavori su Le sens du corps: analyse spectrale al Collège de France, Sala Lévi-Strauss. Molti interventi che sembrano interessanti sul programma. Segnaleremo tempestivamente la condivisione o pubblicazione di singole relazioni e degli eventuali Atti. Organizzatrice: Margarita Xanthakou (margarita.xanthakou@college-de-france.fr). Tra i partecipanti italiani: Lidia Calderoli (sul Burkina Faso), (continua)

L’antropologo Marco Aime parlerà de Il corpo innaturale a Genova, Palazzo ducale, il 30 gennaio alle 17.45. È il 2ndo di un ciclo di incontri su La religione del corpo organizzato dall’Associazione Jonas, fondata dallo psicoanalista lacaniano Massimo Recalcati, instancabile scrittore di molto numerosi volumi. Di Recalcati è stato il primo intervento, il 16 gennaio, su Il corpo e l’inconscio. Seguiranno un teologo (Pierangelo Sequeri) su Il corpo spirituale, una sociologa (Gabriella Turnaturi) su L’Io corpo, e un filosofo (Rocco Ronchi) su Il corpo in salute. Segnaleremo di volta in volta gli incontri successivi.

Per le ragioni di questa iniziativa e per qualche dettaglio in più,  http://issuu.com/palazzoducalegenova/docs/la_religione_del_corpo

La Fondazione Intercultura organizza da decenni il più importante programma italiano di studi all’estero per ragazzi della scuola secondaria. Nel vissuto di questi adolescenti, l’esperienza del corpo e del suo riadattamento interculturale è centrale. Per questo Intercultura ha organizzato a Firenze un convegno in cui si intrecciano in cui si intrecciano corpi e reti digitali sullo sfondo dello choc culturale.Il titolo sintetizza bene il progetto: Il corpo e la rete. Strumenti di apprendimento interculturale.
Programma piuttosto interessante: qualche nome inutile che non si sa cosa ci stia a fare, ma anche alcuni che (continua)

E’ in corso presso lo American Museum of National Hstory il 36° festival di antropologia visuale dedicato a Margaret Mead. Vengono presentati filmati su aree culturali molto diverse, ma tutte caratterizzate da isolamento o marginalità. Segnaliamo per esempio Grab, su una singolare modalità collettiva di dono praticata nei villaggi del Pueblo di Laguna (Nuovo Messico); e The Tundra Book, sugli Chukchi,  popolazioni nomadi di allevatori di renne nell’area artica della Siberia, che scendono fino alla Mongolia nei mesi estivi popolando di sciamani itineranti la zona di frontiera.

Programma e altri materiali a http://www.amnh.org/explore/margaret-mead-film-festival

Primo annuncio di un appuntamento importante per chi si occupa del rapporto tra corpo e società.

Il Centre for Death and Society (CDAS) organizza un convegno interdisciplinare su La mercificazione della morte, il corpo morto e il lutto. L’appuntamento è per il 29-30 giugno 2013 a Bath (UK). Gli abstract delle proposte (fino a 250 parole) devono essere inviati a cdas@bath.ac.uk entro l’11 Marzo 2013.

Diamo qui la prima presentazione del convegno.(continua)

In realtà le notizie sono due. La prima: un  convegno internazionale a Praga dal 15 al 17 maggio 2013. Tema: Monstrous Geographies. Places and Spaces of Monstrosity. Da solo, il titolo non riesce ad esprimere l’ampiezza, l’intelligenza, la complessità e la pertinenza politica delle articolazioni del programma. Da tempo un incontro non ci dava questa sensazione di possibile importanza e fecondità euristica. Proposte entro  il 30 novembre. Per la presentazione e il call for papers, cfr http://bit.ly/viKi9.

La seconda. Questo convegno è organizzato dallo Inter-Disciplinary.Net, una non-profit inglese che ha saputo crescere in piena autonomia, fuori dalle gabbie istituzionali, senza star a piatire fondi a destra e a manca, con una logica di indipendenza che sta portando a reti di discussione,(continua)

Il Center for Body, Mind, and Culture ha organizzato un incontro internazionale di 3 gg (24-26 gennaio 2013) su Body and Technology: Instruments of Somaesthetics. Luogo: la Florida Atlantic University, Boca Raton. 

Le proposte – 250 parole + CV – vanno mandate  via email entro il 1 Ottobre all’organizzatore, Richard Shusterman, bodymindculture@fau.edu

Questa la breve descrizione del tema generale:

The human body is our basic instrument for life, the basis for the creation and use of all our other tools or technologies. As the body has shaped technology, so technology (continua)

La più importante Associazione dei Pediatri Usa ha modificato nei giorni scorsi le sue linee-guida sulla circoncisione dei neonati. Secondo la APP i benefici derivanti dalla circoncisione sarebbero superiori ai rischi derivanti dal micro intervento chirurgico. 

Alla circoncisione vengono attribuite molte virtù: meno probabilità di contrarre l’HIV, minore propensione alle infezioni urinarie, diminuizione del virus del papilloma (HPV)  e dunque del cancro della cervice ecc ecc ecc. 

Tuttavia la APP non consiglia la circoncisione generalizzata, e si limita a segnalare alle famiglie la valutazione di questa possibilità per il loro neonato. 

Si tratta di un altro passo avanti a sostegno della campagna pro circoncisione avviata soprattutto nei paesi con elevata incidenza di AIDS (Africa centrale e sud orientale). Una serie di studi avrebbe dimostrato l’efficacia della circoncisione nel diminuire il contagio HIV. 

In parte la validità di queste indagini è stata contestata. Altri critici hanno negato che studi derivati soprattutto dai dati relativi a adulti maschi africani possano essere estropolati in modo attendibile alla popolazione neonatale di contesti socio-economici, igienici e medici completamente diversi.

Per le commistioni tra potere e mutilazioni genitali in Africa, rimandiamo a http://www.ilcorpo.com/ilcorpo/news/?p=544.  Sul potere salvifico della circoncisione rispetto al cancro della prostata, http://www.ilcorpo.com/ilcorpo/news/?p=737

L’Università di Liverpool ha organizzato per il 9-11 luglio un interessante convegno su Melancholy Minds and Painful Bodies. Genealogy, Geography, Pathogeny. Il programma è totalmente interdisciplinare, e mette insieme, scienziati sociali, le bioscienze e le humanities. Al centro dei lavori il divorzio concettuale, interpretativo e gestionale tra corpo sofferente e depressione. Dolore e “malinconia” sembrano tentati dal procedere su linee parallele, ignorandosi reciprocamente. All’universalità del dolore viene contrapposto il carattere ‘occidentale’ della malinconia e delle sue sublimazioni estetiche.

Una presentazione dettagliata dei temi e il link al programma in http://bit.ly/Lo75nX .  Altre info al http://paranoiapain.liv.ac.uk Gli organizzatori sono: Dr Nick Davis e Dr Maryam Farahani, della School of English, University of Liverpool.

Ricordiamo un evento che abbiamo già segnalato, ma che ci sembra molto interessante. Si tratta del 4° Convegno nazionale organizzato da STS Italia, “Tecnologie emergenti, mondi sociali”, che si terrà a Rovigo dal 21 al 23 giugno 2012. La seconda sessione  “Corpi, tecnologie pratiche e saperi in campo biomedico” si confronta con le tecniche biomediche del corpo, offrendo molti elementi di riflessione. Tra i temi:  “Body and Imaging Technologies”, “Body Mutations: Between Normalization and Enhancement”,  “Emerging Forms of Corporeity”, “Narrating and Performing the Body”,  “Narrating and Performing the BodyThrough New Media”.  Vedi http://bit.ly/w5Fvcs.

Iniziano domani a Pistoia una serie di incontri sul tema Storie e filosofie del corpo. Il primo incontro sarà un dialogo di Daniela Belliti con l’antropologa Michela Fusaschi su un tema che riprende il titolo dell’ultimo libro della Fusaschi: Quando il corpo è delle altre. Retoriche della pietà e umanitarismo-spettacolo (Torino, Boringhieri, 2011). Seguiranno altri appuntamenti, che segnaleremo di volta in volta. 

La sede degli incontri è la Terrazza di Palazzo Fabroni, Via Sant’Andrea 16, Pistoia. Si inizia alle 17.45 e l’ingresso è gratuito.

Questa la breve presentazione della serie:

L’uomo ha un corpo o è un corpo? Corpo e anima sono separati? E se sì, è l’anima a regolare il corpoo il corpo l’anima? Il corpo è solo natura o è anche artificio e cultura? Quando e come un corpo è sano o è malato? Sono le domande che accompagnano la riflessione filosofica sul corpo dal pensiero greco alle odierne “storie” di anoressia, di plastiche, di violenza, di differenza, di estetica che raccontano il senso attuale del nostro “corpo vivente”.

La Business School di Copenhagen organizza la conferenza Body, Public Health & Social Theory, che si terrà dal 2 al 4 aprile, 2013. La conferenza è dedicata alle relazioni tra politiche della salute, rappresentazioni del benessere e della malattia e  costruzione sociale del corpo. E’ possibile inviare un abstract con la propria proposta entro il primo novembre 2012.

Le aree che interessano di più sono: 1) The human body in sociological/anthropological and public health studies, 2) The (bio)politics, ethics, and morality in public health, 3) Welfare and the marketization of public health/the body, 4) Media, politics and the body, 5) The “neuro-turn” in public health science, and 6) New contemporary trends in medical interventions.

La conferenza è organizzata da Nasul nna Mik-Meyer, Morten Hulvej Rod and Susanne Boch Waldorff.

Tra i senior lecturer, Simon Cohn, dell’Università di Cambridge,  specializzato in antropologia medica. Ha pubblicato ricerche sul diabete e sull’impatto delle neuroscienze sulla psichiatria

 

Dal 29 agosto al 1° settembre 2012 si terrà a Firenze la Scuola estiva della  Società italiana delle Storiche (SIS).

Il tema di quest’anno sarà “Narrare sé/narrareil mondo”, una riflessione sulla molteplice funzione delle narrazioni individuali e collettive attraverso  vari strumenti comunicativi: dalle memorie orali alle auto-narrazioni in forma letteraria, passando attraverso le più attuali forme di auto-espressione come i blog su internet.

Un’attenzione particolare sarà rivolta a importanti snodi storici della contemporaneità: la guerra e la memoria, i passaggi di generazione, la vita privata e le sue narrazioni,con uno sguardo transculturale dall‘Europa ai paesi arabi e con una riflessione costante sull’intreccio tra narrazione, identità di genere e orientamento sessuale.

Per info:scuola@societadellestoriche.it

Ricordiamo il 4° Convegno nazionale organizzato da STS Italia, “Tecnologie emergenti, mondi sociali”, che si terrà a Rovigo dal 21 al 23 giugno 2012. La seconda sessione  “Corpi, tecnologie pratiche e saperi in campo biomedico” si confronta con le tecniche biomediche del corpo, offrendo molti spunti di riflessione.
Si discuterà di  “Body and Imaging Technologies”, “Body Mutations: Between Normalization and Enhancement”,  “Emerging Forms of Corporeity”, “Narrating and Performing the Body”,  “Narrating and Performing the Body
Through New Media”. 

I coordinatori della sessione saranno: Marina Maestrutti (Université Panthéon Sorbonne, marinamaes@hotmail.com); Guido Nicolosi (Università di Catania, gnicolos@unict.it); Barbara Pentimalli (Università La Sapienza di Rom  pentimab@hotmail.it) e Mauro Turrini (Università di Padova, mauro.turrini@unipd.it). 

Qui il programma completo del Convegno.

 

L’ultimo numero di American Ethnologist, la rivista della American Ethnological Society, dedica 50 pagine  a Occupy e a una riflessione etnologica sulla democrazia diretta. Interessante. In un’altra sezione c’è anche un curioso articolo di Lilith Mahmud sulla massoneria italiana: “Concealement and disclosure among Freemasons in Italy”. Vedi n. 2, Maggio 2012, pp. 238-283 e 425-438. 

Rolleiflex 6×6, ritratto frontale, spesso primi piani, rigorosamente bianco e nero: dal 22 giugno al 23 settembre 2012 il Martin-Gropius-Bau di Berlino ospiterà una retrospettiva su Diane Arbus.

Nella New York anni Cinquanta e Sessanta, Diana Arbus inventa la sua antropologia fotografica: circensi, prostitute, famiglie della classe media, nudisti, ermafroditi, celebrità e freaks alla Browning. Il mostruoso e la diversità per  decostruire l’identità.  

La mostra riunisce quaderni, taccuini, lettere dell’artista, oltre ad una selezione di circa duecento opere da musei e collezioni private. 

 

La terza conferenza internazionale su Re-Thinking Humanities and Social Sciences  si terrà all’Università di Zadar, in Croazia, dal 6 al 9 settembre 2012. Quest’anno il tema centrale sarà la politica della memoria: come il ricordo costruisce le nostre connessioni  con il passato? Qual è il collegamento tra il passato e il presente?  Come si iscrivono le relazioni sociali e le soggettività nelle narrazioni sul passato?

Tra gli argomenti di discussione: memoria e corpo; memoria culturale e trauma; suono e memoria; memoria, spazio pubblico e cittadinanza; rituali e memoria, ecc.

Si sollecitano interventi da vari ambiti disciplinari. La data di scadenza per proporre i vostri contributi è il  1° giugno 2012.

Siete ancora in tempo per visitare la mostra Brains: the Mind as Matter, alla Wellcome Collection di Londra fino al 17 giugno. Esposti 150 oggetti, tra cui opere d’arte, video, fotografie, cere anatomiche, tavole mediche e cervelli “veri”.  La collezione mostra come nei secoli il cervello umano sia stato operato, studiato, raffigurato, classificato. Contro il dilagare della “neuro fuffa” è utile ricordare “not what brains do for us, but what we have done to brains“.   

Dal 27 giugno al 1 luglio, a Stoccolma il terzo Congresso mondiale della International Federation of Psoriasis Associations. Questa volta al centro il paziente psoriasico, l’impatto della psoriasi sulla sua vita sociale, e gli strumenti per migliorarla. Finalmente l’IFPA si è decisa a scoprire che la pelle è un organo sociale!  Dettagli e programma in http://bit.ly/KFSepd.

Dal 26 al 27 ottobre 2012 si terrà la seconda conferenza annuale sulla Storia del corpo, presso il Dipartimento di Storia della Washington University di St. Louis. Si richiedono interventi originali, creativi e provocatori. Le aree proposte nel Call for Papers sono molteplici:  dal corpo politico alla sessualità, dalle questoni di genere al superamento dei limiti,  dal cambiamento del concetto di corpo “buono” e “cattivo” nel corso del tempo, all’idea del corpo nella formazione e nell’appropriazione di spazi personali e impersonali.

Potete inviare qui i vostri contributi entro il 1° giugno 2012.

Jeffrey Wasserstrom, docente di Storia all’University of California ed editor del Journal of Asian Studies, analizza in questo articolo la Repubblica Popolare Cinese contemporanea attraverso le categorie distopiche di George Orwell in 1984 e di Aldus Huxley in Brave New World.  

Il monitoraggio negli internet café e l’aumento delle videocamere nei luoghi pubblici stanno rendendo la Cina sempre più simile alla società del Grande Fratello.

Il progetto “Peaceful Chongqing” prevede l’allestimento del più vasto e sofisticato sistema di videosorveglianza al mondo, una rete che coprirà tutta la città di Chongqing con 500.000 telecamere.

Il sistema, che verrà costruito nel corso dei prossimi due o tre anni, prevede di coprire mezzo milione di incroci, quartieri e parchi per quasi 400 chilometri quadrati, un controllo sociale integrale da fare invidia alle smart cities.

La Northeast Popular/American Culture Association è in cerca d contributi per la conferenza annuale 2012 dedicata ai temi Salute, Malattia e Cultura.
Le proposte dovranno approfondire le rappresentazioni del corpo sano e del corpo malato, l’immagine massmediatica della salute e della malattia nella cultura popolare, prendendo in analisi la stampa, i film, la televisione, ecc. 

La data limite per proporre contributi è il 1° giugno 2012. Tutti i dettagli nel Call for Papers.

” Questo è un libro sulla ricerca della propria identità, sul diritto a vivere, sul diritto al controllo del proprio corpo. Queste sono immagini di donne – biologicamente nate uomini – che noi definiamo transessuali”.

Pubblicata per la prima e unica volta in Svezia nel 1983,  la serie di fotografie di Chister Strömholm, Les amies de Place Blanche, ci fa scoprire la comunità transessuale che animò il quartiere parigino di Pigalle tra i tardi anni ’50 e i primi anni ’60.

Dal 18 maggio al 2 settembre all’International Center of Photography di New York.  

L’Association for the Study of Modern Italy  riunisce studiosi e organizzazioni, provenienti da tutto il mondo, interessati allo studio e alla conoscenza dell’Italia moderna. Gli ambiti di ricerca sono molteplici: storia, scienze politiche, linguistica, letteratura, antropologia.

La conferenza annuale 2012 è dedicata alle forme di espressione e alle dinamiche dei movimenti di protesta in Italia. Quali forme di protesta (civile, politica, intellettuale, ideologica, legale, illegale) si sono manifestate nel corso della storia italiana? Cosa caratterizza  le proteste recenti? Quali sono i problemi, i temi e le condizioni che spingono gli italiani a protestare? 

La data limite per proporre contributi è il 5 giugno 2012, tutti i dettagli nel Call for Papers

Lunedì 7 maggio a Milano, presentazione del libro di Helga Nowotny e Giuseppe Testa, Geni a nudo. Ripensare l’uomo nel XXI secolo. Ne discutono con Giuseppe Testa, il filosofo ed epistemologo Telmo Pievani e la scienziata Elena Cattaneo, Direttore del Centro di Ricerca sulle Cellule Staminali – UniStem – dell’Università di Milano. Telmo Pievani ha dedicato al volume una bella recensione su La Lettura:  utile per difendersi dal rischio di “ritrovarsi ammalati di animismo genetico”. 

Intense proximité è la Triennale parigina 2012 che ha il suo centro al Palais de Tokyo, appena riaperto. Contaminato forse dal vicino Quai Branly, il Palais de Tokyo presenta una riflessione su arte, confini, mondializzazione a partire dall’etnografia di  Lévi-Strauss, Marcel Mauss, Marcel Griaule, Michel Leiris. Un tentativo, non sappiamo se riuscito, di mostrare l’artista che cammina lungo un confine che puó essere geografico, psichico, corporeo. Lévi Strauss era affascinato da queste linee di contatto, come scrive in Tristes Tropiques: «Je range encore parmi mes plus chers souvenirs, moins telle équipée dans une zone inconnue du Brésil central que la poursuite sur le flanc d’un causse languedocien de la ligne de contact entre deux couches géologiques». Intense proximité sarà aperta fino al 26 agosto.

Dopo una mail che annunciava la presenza di Edoardo Boncinelli, altrimenti detto “Classico del Pensiero” (http://bit.ly/Jjn01K), e di Gilberto Corbellini, un must dei nostri danonleggere, a un ciclo su Natura e storia, avevamo cominciato a saltare la newsletter della Fondazione Basso. Troppa pseudocorrettezza politica, troppo passato, troppi gigioni, troppi nomi scontati e stanchi. 

Internet e Democrazia” ci ridà speranza. Domani 20 aprile a Roma dalle 15 alle 19 in via della Dogana vecchia 5, bella discussione per introdurre questo nuovo ciclo. Ci sono alcune persone vive e intense, come Stefano Rodotà e Luca De Biase:(continua)

Il 19 aprile al Nuovo Cinema Aquila di Roma arriva Maledimiele, il film sull’anoressia di Marco Pozzi.

 “Mi interessava la dimensione mentale della malattia – afferma Marco Pozzi –  non il corpo che si scarnifica. Lo scandalo senza scandalo”.

Molto efficace la narrazione del mondo rituale e immaginario di un’adolescente anoressica.

Maledimiele nasce da uno studio quasi etnografico della malattia. Marco Pozzi e la sceneggiatrice Paola Rota hanno seguito  blog e forum di anoressici, e hanno  frequentato per un anno e mezzo i centri più importanti per la cura dei disturbi alimentari.

 A maggio il film sarà anche  Milano, Torino e Parma.

Martedì 10 aprile alle 18, presso il Circolo dei Lettori,  prosegue la serie del Dizionario di Filosofia con un evento a cura di Maurizio Ferraris e Alberto Voltolini.  I filosofi Carola Barbero, Elena Casetta, Nicla Vassallo, Alberto Voltolini e Vera Tripodi discuteranno dei libri Donna m’apparve di Nicla Vassallo (Codice, 2009) e Filosofia della sessualita’ (Carocci, 2011) di Vera Tripodi. L’indirizzo è  Palazzo Graneri della Roccia – Via Bogino, 9 .

Monir Moniruzzaman ha pubblicato sul Medical Anthropology Quarterly uno studio approfondito sul traffico di organi in Bangladesh.

© Monir Moniruzzaman 2005

Nel report, frutto di dieci anni di ricerche nel campo, l’antropologo analizza 33 storie di vita dei venditori e formula una serie di raccomandazioni per combattere il fenomeno.

Il Museo di Arte Moderna di Aalborg in Danimarca ospita fino al 29 aprile All of Nature Flows Through Us, una delle prime personali per l’artista inglese.

Marmo, bronzo, silicone, sangue e fuoco si mischiano e reinventano corpi ibridi e transcarnali per il corpo-folla delle star pop: Kate Moss in versione contorsionista, il primo uomo incinto Thomas Beatie i tatuaggi dello Zombie Boy Rick Genest.

[youtube_sc url=”http://www.youtube.com/watch?v=_hXzDyhqBAQ”]

David Le Breton è uno dei più importanti studiosi internazionali di rappresentazioni sociali del corpo e del rapporto corpo – società. Insegna a Strasburgo e a Parigi, ha pubblicato oltre 15 volumi e un centinaio di articoli su temi che vanno dalla sociologia del corpo al volto, dal dolore alla voce, dalle autoscarificazioni alla sensorialità e alla marcia. 

Sarà a Roma il 3 aprile alle 19 presso il Centre Saint Louis, Largo Toniolo 20, accanto alla chiesa di San Luigi dei Francesi, a 30 metri dal Senato. Tema dell’incontro: i comportamenti corporei a rischio degli adolescenti. Il suo volume recente su questo argomento è interessante.

Domani 20 marzo alle 18 viene presentato a Roma il volume fotografico di Simone Casetta, Fanno finta di non esserci, sulla collezione di reperti anatomici dell’Ospedale Forlanini di Roma. 

Questa collezione ha pochi termini di confronto in Italia. Essa nasce dal lavoro di Rudolf Grützner, un patologo tedesco specialista nella dissezione e conservazione dei corpi, Chiamato a Roma negli anni 40 dal direttore del Forlanini, Grützner costruì un insieme impressionante di reperti anatomici che, nel caso dei feti e dei neonati, sono corpi interi.

Su questo Casetta ha messo insieme una sequenza di immagini inquietanti di morti-quasi vivi, ben riprodotte nel volume. 

Presenteranno la peotessa Maria Grazia Calandrone, Fabio di Gioia e Enrico Pozzi. La presentazione avverrà presso le Officine Farneto, in collegamento con la mostra Body Worlds di Gunther von Hagen. 

Per un intervista al fotografo e qualche immagine: 
http://www.galerie-photo.com/simone-casetta-it.html

Si ampliano le proprietà miracolose della circoncisione. Dopo l’AIDS, il Papilloma Virus e l’herpes un nuovo flagello potrebbe venir allontanato grazie al taglio del prepuzio: Jonathan L. Wright del Fred Hutchinson Cancer Research Center di Seattle avrebbe individuato una correlazione tra circoncisione e riduzione del rischio di sviluppare il cancro alla prostata.

Il ricercatore precisa però di aver individuato solo una connessione e non una causalità, e che non se la sentirebbe di consigliare una mutilazione genitale di massa.

 

La compagnia di assicurazione Lloyd  ha dichiarato a un giornale serbo che assicurerebbe il corpo di Novan Djokovic per 100 milioni di dollari. La copertura è stata calcolata moltiplicando i guadagni annuali del tennista per i 9 anni di carriera che presumibilmente gli restano.

Per altre celebrities la supervalutazione ha investito solo le parti funzionali al proprio ruolo: il calciatore David Beckham ha assicurato le sue gambe per 70 milioni di dollari, la cantante Jennifer Lopez il suo sedere per 27 (ma non si canta con la bocca?).

Un lungo articolo del New York Times ha rilanciato un caso che rimbalza da più di un mese sul web: 18 ragazze di Leroy, una cittadina dello Stato di New York, hanno cominciato a manifestare improvvisamente sintomi come spasmi, tremori e convulsioni con paresi facciali, ematomi dovuti ad autolesioni accidentali e anche crisi di possessione.

[youtube_sc url=”http://www.youtube.com/watch?v=qo9brhyOiLw”]

Medici, mediologi e altri in perfetto stile paranoico si sbizzarriscono sulle cause: conversione isterica, sindrome di Tourette, delirio di massa propagato via Facebook, effetti sul lungo periodo del deragliamento di un treno che trasportava sostanze tossiche negli anni ’70.

Una rivendicazione dello scarto in potenza, espressività e individualità dei corpi rispetto alle parole è il tema della nuova campagna del marchio di abbigliamento urban Freddy, anticipata in questo spot:

[youtube_sc url=”http://www.youtube.com/watch?v=LLw3lgNBydE#!”]

In uno scenario distopico di intercettazioni di massa e campagne di sensibilizzazione per malattie inesistenti un gruppo di ragazzi comincia a trasmettere messaggi noti come Body Trasmissions, in cui invitano a recuperare la comunicazione corporea abbandonando testi e social network.

In  occasione della Brain Awareness Week, che dal 12 al 18 marzo promuove in tutto il mondo la divulgazione della ricerca neuroscientifica, Brainfactor, in collaborazione con la Società Italiana di Neurologia e con il Dipartimento di Neuroscienze e Tecnologie Biomediche dell’Università di Milano Bicocca pubblicherà un ciclo di saggi di ricercatori e accademici sul cervello, visto da 21 angolazioni tematiche corrispondenti alle 21 lettere dell’alfabeto.

L’organo più complesso del corpo umano si presenterà di volta in volta nelle vesti, ricalcate su tipologie di carattere, disturbi delle personalità e passioni filosofiche del suo utilizzatore,  di cervello Ansioso, Bipolare, Cosciente, Decisionale, Empatico, Felice, Geniale, Hegeliano, Integrazionale, Linguistico, Mnestico, Nuovo, Ossessivo, Pauroso, Qualitativo, Rabbioso, Semantico, Tranquillo, Umorale, Violento e Zelante.

Alberto Beniscelli, docente di letteratura italiana nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Genova, ha raccolto in un volume gli scritti di autori italiani libertini, atei e anticlericali tra il ‘600 e il ‘700.

I testi di autori come Paolo Sarpi, Niccolò Machiavelli, Giacomo Casanova, Tommaso Campanella e Giordano Bruno segnano le tappe del difficile ingresso di desacralizzazione, immanenza ed erotismo nella cultura italiana.

Domani al King’s College di Londra il penultimo incontro del seminario Sensible flesh: rethinking the body in 21st century. Interventi di Laura Davies (Oxford) e Sarah Pett (York). Per i goderecci: refreshments e discussione. Gli eventi del seminario sono pubblici. Gli appuntamenti precedenti sono stati ricchi di idee. Possibile avere prima i testi dei paper. Per altre info http://bit.ly/xSHxQA

Interessante convegno al Mansfield College di Oxford dall’11 al 13 settembre. Il convegno è rigidamente interdisciplinare: verranno rifiutate le proposte che si collocano nel chiuso di una disciplina specifica. Anche le modalità di presentazione vanno oltre i tradizionali papers: vengono accettate volentieri performance, panel, discorsi audio-visivi ecc. Scadenza della presentazione degli abstract di proposta: 300 parole entro il 15 marzo.

Dettagli e aree tematiche al http://bit.ly/tM9ssu. (continua)

Nell’anno in cui il primo ministro francese ha dichiarato l’autismo Grande Cause Nationale il tribunale di Lille ha bandito la visione di Le mur – La psychanalyse à l’épreuve de l’autisme sul territorio francese e condannato gli autori a risarcire per 50mila euro tre psicoanalisti intervistati nel filmato.

Il documentario, realizzato da Autistes sans frontières, (continua)

Il femminicidio non è un retaggio esclusivo delle civiltà tradizionali o tribali.

Un videoreport del quotidiano britannico  mostra dottori che acconsentono a richieste di aborto basate sul genere del nascituro e falsificano la documentazione medica per permetterne l’esecuzione., Conseguenza di questo bell’esempio di giornalismo d’inchiesta: le dimissioni del Presidente della Commissione sulla qualità del servizio sanitario Cynthia Bower e la decisione del Segretario della Salute Andrew Lansley di riferire alla polizia i nomi dei medici e delle cliniche coinvolte.

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Interventi, seminari, mostre fotografiche e plastiche, film e spettacoli teatrali. Al centro il rapporto tra fisicità e spiritualità, per la VI edizione del festival di Gallarate in programma dall’1 all’11 marzo.

Previsti interventi di filosofi come Carlo Sini con “La verità del corpo”, Maurizio Ferraris con “Nuovo realismo” e Salvatore Natoli con “La carne del mondo. Il programma su www.filosofarti.com.

La costruzione sociale del corpo trova nel campo biomedico uno dei suoi spazi più potenti e più legittimatati socialmente. Di questo si occuperà la Sessione tematica Corpi, tecnologie pratiche e saperi in campo biomedico durate il 4° Convegno nazionale della Società Italiana sulla Scienza e la Tecnologia, Rovigo, 21-23 giugno 2012.(continua)

Un blog del NYTimes descrive come il sistema sanitario israeliano abbia inserito due criteri extra-medici per decidere la priorità nelle liste di trapianti: aver scelto di donare i propri organi, avere un familiare che l’ha fatto in passato. Socializzare il proprio corpo e quello dei propri familiari diventa un investimento sul proprio futuro, una modalità di welfare sanitario familiare, e una prova d’amore. Papino, se muori abbastanza giovane mi lasci cuore, fegato ecc ecc ? 

Il 16 febbraio un team di epidemiologi si è riunito all’Harvard Medical School di Boston in occasione dell‘International Conference on Digital Disease Detection. Si è discusso dei progressi nel tracciamento online delle malattie in relazione anche all’affidabilità delle comunicazioni informali e alla loro effettiva  capacità predittiva rispetto all’insorgere di focolai reali.

Intanto la correlazione osservata in passato tra le ricerche online sull’influenza e il numero di persone che si presentavano all’ospedale ha portato alla nascita di uno strumento, Google Flu Trends, in grado di allertare le strutture sanitarie in vista di affluenze eccezionali.

A quando la scoperta che Google guarisce?

La possibile correlazione tra circoncisione e minore probabilità di contagio HIV eterossessuale sta ponendo problemi nuovi a chi cerca di fermare l’epidemia. Le tecniche tradizionali sono lente, cruente, potenzialmente pericolose se effettuate in strutture sanitarie o parasanitarie inadeguate. Ocorrono nuove tecnologie adatte alla mutilazione genitale di massa.

Il terreno di sperimentazione urgente è l’Africa subahariana.(continua)

Goodwill Zwelithini, re degli Zulu, ha annunciato il ripristino della circoncisione per i maschi Zulu. La pratica della circoncisione è presente in altre popolazioni sudafricane come gli Xhosa e i Sotho durante i riti di passaggio dell’adolescenza. Gli Zulu l’avevano abbandonata già dall’800, ma (continua)

L’Organizzazione Mondiale della Sanità appoggia senza riserve la circoncisione di massa dei maschi nell’Africa orientale e del Sud. Già da anni tre ricerche condotte con metodologie standardizzate in tre regioni diverse del continente africano sembrano aver dimostrato una notevole diminuzione della probabilità di contagio HIV eterosessuale per i maschi circoncisi. Le valutazioni più ottimistiche parlano di un crollo del 60%.

L’0biettivo è la circoncisione di oltre 20 milioni di maschi tra i 15 e i 49 anni entro il 2015(continua)

Un’ermeneutica del velare aldilà del dibattito tra chi legge nel velo un’espressione delle componenti oscurantiste e misogine dell’Islam e chi lo indossa come un’affermazione orgogliosa della propria identità culturale.

Renata Papicelli, ricercatrice su Islam e gender dell’Università di Bologna, alla lettura storica e politica ne affianca una puramente estetica. L’oggetto-feticcio diventa un’occasione per indagare aspetti meno esplorati della sensibilità femminile nel mondo arabo, come la moda, la cosmesi e la comunicazione visuale.

Renata Pepicelli, Il velo nell’Islam. Storia, politica, estetica, Carocci, 2012

Nuove frontiere della scrittura del sociale sul corpo: il marchio di urban fashion design eckō UNLTD offre uno sconto del 20% vita natural durante a quei clienti disposti a tatuarsi il suo logo su una qualsiasi parte del corpo.

© eckō UNLTD

Sulla pagina della campagna la scelta dei loghi e una gallery di chi ha già aderito. Intanto nella colonia penale di Kafka c’è chi sorride.

Un articolo del Journal of Consumer Psychology riassume lo stato della ricerca nel campo delle neuroscienze applicate al marketing, al branding e alla psicologia del consumatore.

Dall’indagine quantitativa che mostra l’esplosione nell’ultimo decennio di articoli accademici, aziende e siti web sul tema, si passa a una rassegna di aree di studio, domande, risposte e metodologie impiegate, concludendo con le diverse applicazioni sperimentali e implicazioni teoriche della disciplina.

© Journal of Consumer Psychology 2012

Rashida Manjoo è il primo esperto indipendente delle Nazioni Unite a ricevere l’incarico di monitorare la violenza sulle donne in Italia.

Il rapporto, che verrà presentato al 20° Human Rights Council, non è favorevole: la concezione patriarcale della famiglia, la dipendenza economica e l’insufficienza normativa mantengono il problema presente anche se invisibile.

© Association of Women for Action and Research

In un intervento pubblicato su Nature e su Science il National Science Advisory Board for Biosecurity spiega e rinnova il suo invito a mantenere inaccessibili al pubblico parte dei dati prodotti nelle ricerche sulla trasmissione ai mammiferi dell’influenza aviaria.

Secondo gli autori i rischi del bioterrorismo o di una pandemia accidentale pongono gli scienziati in una situazione parallela a quella affrontata negli anni 70 con le ricerche sul DNA e negli anni 40 con quelle sulla bomba atomica.

La fotografa Lalage Snow ha intervistato e fotografato un gruppo di soldati del 1° Battaglione del Royal Regiment of Scotland prima, durante e dopo il loro servizio in Afghanistan.

 

© Lalage Snow

Lo scopo del progetto We Are The Not Dead è raccontare i costi della guerra lasciando che a parlare siano i corpi e le emozioni dei “non morti” che la combattono.

Oltre 1 milione di diagnosi di autismo o di sindromi associate (ad es. la sindrome di Asperger) negli USA ha fatto parlare di una vera e propria epidemia di autismo. L’antropologo R. R. Grinker, della George Washington University e padre di una ragazza autistica, sostiene da anni che questa epidemia è un mito (http://ti.me/50LeU). L’aumento delle diagnosi deriva secondo lui dalla convergenza di molti fattori tutti sociali: (continua)

Drew Berry è un animatore 3d specializzato in biomedicina. Molto interessante un suo TED Talk  che mostra i processi di replicazione del DNA attraverso una computergrafica elegante ed efficace.

Secondo l”autore, che cita Galileo e Darwin,  i progressi più significativi nella comprensione del corpo umano sono avvenuti quando l’applicazione rigorosa del metodo sperimentale è stata modellata da un potente progetto estetico e dalla ricerca della visualizzazione ‘bella’.

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Secondo Dabhoiwala Faramerz, professore di storia moderna all‘Università di Oxford, la prima rivoluzione sessuale ha avuto luogo alla fine del XVII secolo grazie alla cultura libertina.

Il nuovo clima culturale avrebbe avviato il processo di privatizzazione della sfera intima e gettato così le basi della concezione moderna di libertà sessuale .

Un’ipotesi che ha già sollevato diverse critiche.

Dabhoiwala, Faramerz, The Origins of Sex: A History of the First Sexual Revolution, Allen Lane, £25, 484pp

La rappresentazione classica del gusto consiste in una mappa delle zone recettive della lingua che non lascia molto spazio alla diversità se non nelle combinazioni dei 4 sapori fondamentali (amaro, acido, salato, dolce).

Uno studio pubblicato su Nature tenta una strada diversa: dall’analisi testuale di 56 mila ricette raccolte su Internet è stata estrapolata una visualizzazione di network che tiene conto dell’affinità dei vari ingredienti, con i sapori che emergono come cluster di associazioni tra i diversi cibi.

Ogni nodo rappresenta un ingrediente, il suo colore la categoria del cibo e la grandezza quanto è presente nelle ricette. I nodi sono collegati se compaiono insieme in un numero significativo di ricette.

L’Apocalisse come riflessione sulla storia dal punto di vista privilegiato della sua fine. Ma anche l’Apocalisse come figura piena e densa che si nasconde dietro quella forma povera e frustra detta “crisi”. Intorno al discorso apocalittico nella contemporaneità ruota il convegno organizzato dalla rivista Skepsi e dalla School of European Culture and Languages della University of Kent. Titolo: Don’t Panic. Apocalypse in Theory and Culture. Data: 26 maggio 2012, presso la sede dell’università, a Canterbury

Molte le aree proposte nel call for papers: la crisi capitalista, gli studi culturali e sociologici intorno all’Apocalisse, la teologia e mitologia dell’Apocalisse. l’Apocalisse nelle letteratura e nel cinema ecc. 

Le proposte vanno presentate entro il 20 febbraio. Altri dettagli: http://blogs.kent.ac.uk/skepsi/call-for-papers/dont-panic-call-for-papers/

Skepsi è una interessante rivista on line  di ricerca interdisciplinare pubblicata dalla School of European Culture and Language della University of Kent (UK). Esiste da 4 anni, viene gestita dai postgraduate students, ed è peer reviewed. 

Il numero dell’Inverno 2012 ha come tema monografico (De)parsing the body. Le aree di lavoro indicate coprono molti aspetti della ricerca attuale delle scienze sociali: cos’è il corpo, le conseguenze dell’ingresso del corpo nelle tecnologie politiche, l’impatto delle bioscienze sulla comprensione della corporeità, le rappresentazioni sociali e mediatiche del corpo, i fluidi rapporti tra corpo e identità ecc. L’approccio è rizomatico, e anche le elaborazioni artistiche intorno al tema sono benvenute.

La data limite per proporre contributi è il 15 febbraio 2012. Per una presentazione approfondita del call for papers e per altri dettagli, si veda http://blogs.kent.ac.uk/skepsi/call-for-papers/deparsing_bodies/.

La decisione è definitiva. Malgrado le proteste, tutti i taxi di Oxford (Inghilterra) dovranno attrezzarsi entro marzo con telecamere a circuito chiuso verso i passeggeri. Lo ha imposto il consiglio comunale: le telecamere dovranno rimanere sempre attive durante l’orario di servizio e fino a mezzora dopo, e registreranno tutto, conversazioni incluse. Le registrazioni dovranno rimanere a disposizione delle autorità locali e della polizia per una durata da definire. La ragione è la solita: sicurezza. Ma il tasso di criminalità locale è basso, e le rapine ai taxi rare. 

L’Inghilterra è il paese occidentale con il più alto numero di apparecchiature di sorveglianza negli spazi pubblici e semipubblici. Il lungo degrado della coesione sociale nel paese ha prodotto un aumento esponenziale della paura diffusa. Con Blair , subito seguito da Brown e Cameron, questa paura è stata incanalata metodicamente verso la paranoia di massa, espressa dalle onnipresenti telecamere. 

Che farà Cambridge? Altri dettagli in http://www.bigbrotherwatch.org.uk.

Il Weekly Standard ha pubblicato un’inchiesta sul probabile espianto di organi ai prigionieri politici da parte dei militari cinesi nel nord del paese.

La notizia emerge da un appello sul Journal of  the American Medical Association, e da una conferenza internazionale organizzata a Durban dal DAFOH (Doctors Against Forced Organ Harvesting) , entrambi per fermare l’espianto di organi dai condannati a morte, una prassi ammessa apertamente da Pechino.

Il furto degli organi è un tema costante nell’immaginario sociale, ma anche una prassi che la sostituibilità degli organi facilitata dalle tecnologie corporee sta rendendo sempre più banale. Sullo sfondo, la teorizzazione crescente del corpo individuale come res nullius che non riguarda solo gli stati totalitari ma anche le democrazie occidentali.

 

E’ di poche ore la notizia che il servizio sanitario pubblico brasiliano rimoborserà la sostituzione delle protesi al seno prodotte con silicone industriale dalla società francese PIP e sospettate di provocare il cancro.

Sulla stessa posizione il governo francese, che ha lanciato l’allarme, quello tedesco e quello olandese, che raccomandano fortemente la sostituzione, mentre Bolivia e Venezuela pagheranno l’operazione ma senza raccomandarla.

In Canada e negli USA le protesi PIP non sono mai arrivate sul mercato.

Il governo inglese curiosamente si è offerto di sostituire solo quelle impiantate in strutture pubbliche, lasciando alle cliniche private l’onere di rimuovere le proprie. Da questa decisione si è distaccata la provincia autonoma gallese, che invece rimborserà tutti gli impianti.

In Italia la situazione è resa più complessa dalla mancanza di un registro delle protesi mammarie, previsto da un disegno di legge del 2010. Secondo il Ministro della Salute Balduzzi “la valutazione deve essere fatta caso per caso, su ciascuna paziente. Il Servizio sanitario nazionale si farà carico degli interventi medico-chirurgici laddove vi sia un’indicazione clinica specifica”.

Il 15 dicembre al CNR di Roma si è discusso sulle possibili applicazioni delle neuroscienze alla prassi e alla teoria del diritto.

Sullo stesso tema la Royal Society ha diffuso un report in cui propone tra le altre cose un’adeguamento dell’età minima per la responsabilità penale (al momento 10 anni nel Regno Unito, 14 in Italia) ai tempi dello sviluppo cerebrale e un’ipotesi di correlazione tra tumore al cervello e i cosiddetti casi di “pedofilia acquisita”.

Siamo in linea con il modello di Foucault: le prigioni moderne nascono dall’infiltrazione delle nascenti scienze umane nei campi del potere/sapere giudiziario. Quali nuove prigioni ci aspettano?

Più info sull’evento

Il rapporto OsMed gennaio-settembre 2011 fotografa un’Italia che si impasticca l’1,2% in più dell’anno scorso, anche se spende poco meno (-3,7%) perchè i prezzi dei farmaci sono diminuiti (-5,2%) e molte molecole di largo consumo hanno perso il brevetto (i generici arrivano al 32% della spesa).

I farmaci più consumati combattono le malattie cardiovascolari (47% delle dosi) e del metabolismo (15%), quelli più costosi il cancro e i microbi. Immunostimolanti e antimicrobici rappresentano da soli il 56% della spesa pubblica per i farmaci.

Emergono forti distorsioni territoriali: si spende di più per i farmaci in Sicilia (195€ l’anno a persona), Puglia (178€) e Lazio (177€), di meno in Toscana (127€) e in Trentino (121€ a Trento e 111€ a Bolzano).

La bella rivista curata da Agostino Paravicini Bagliani farà uscire a gennaio il n. XX, un fascicolo monografico su Estremità e escrescenze dei corpi. Da 20 anni Paravicini Bagliani si occupa di storia del corpo, in particolare nel Medioevo, e dei corpi dei papi (Il corpo del papa, Torino, Einaudi, 1994). Micrologus è la traccia concreta e ricca delle fedeltà scientifica a un’area di lavoro praticamente ignorata dalla storiografia italiana. 

I corpi dei potenti invecchiano meno e meglio. Uno studio pubblicato sul Journal of the American Medical Association ha confrontato la durata della vità dei 34 presidenti americani morti di morte naturale con quella dei loro contemporanei. Conclusione: i presidenti hanno vissuto molto più a lungo. L’articolo non propone spiegazioni. Virtù taumaturgiche del potere? (continua)

Gli spazi del Siena Art Institute e della Galleria FuoriCampo ospitano dal 10 al 20 dicembre una mostra multimediale sul corpo come metafora sociale, culturale e politica dei nostri tempi.

L’idea di noncorpo si ispira a quella di nonluogo (Marc Augè) e descrive un corpo precario, attraversato e marchiato internamente e esternamente da sguardi e soggetti in continua trasformazione.

La presentazione dell’evento

All’interno del ciclo di incontri Luoghi Comuni al Palazzo Ducale di Genova,  Nicla Vassallo, professore di Filosofia Teoretica all’Università di Genova, tiene oggi una lectio magistralis sul tema della sessualità. Questa la presentazione nelle sue parole:

“Le sessualita’ intense, gioiose, vitali rappresentano uno dei modi e mondi migliori di conoscere noi stessi stessi e di conoscere chi amiamo. Condivisioni. Sessualità che vanno oltre gli stereotipi. Sessualità del sapere, di corpi e menti. Sessualità che non ci concedono individualismi e opportunismi. Sessualità a difesa di diritti e doveri. Contro il racconto banale, populista, superficiale, ordinario. Contro le troppe espressioni delle “brave” volgarità, palesi e celate”.

Per il 70° anniversario dell’attacco a Pearl Harbor, l’America espone online, accessibili a tutti, i corpi del sacrificio: 60 milioni di record relativi a membri delle forze armate USA durante la 2a guerra mondiale. Un americano su cinque sarebbe dìscendente di un veterano.
Per 6 giorni, dal 2 al 7 dicembre, sul sito ancestry.com/pearlharbor, ogni americano può ritrovare un genitore, un amico, un fratello, se stesso, in quello che vorrebbe essere un grande rituale collettivo di rifondazione della Nazione attraverso la schiera eroica degli antenati.

Il fantasma della castrazione maschile ha ora un nuovo appiglio, impalpabile e onnipresente: le onde wireless, che diminuiscono la motilità degli spermatozoi e ne frantumano il DNA. Lo afferma uno studio pubbblicato su Fertility and Sterility di Reuters.

La ricerca The State of Men’s Health in Europe ha indagato per conto della Commissione Europea la salute e le cause di morte nella popolazione maschile di 34 stati.

Secondo gli autori la maggiore incidenza di morti premature rispetto alle donne va attribuita a stili di vita e fattori socio-culturali diversi di paese in paese e si può ridurre attraverso iniziative di gender equality e politiche sanitarie specifiche.

Uno studio presentato il 13 novembre al Society for Neuroscience meeting di Washington ipotizza una spiegazione genetica del suicidio.

Alla fine del secolo scorso Durkheim aveva spostato l’asse interpretativo del fenomeno dalla psicologia dell’individuo ai fattori sociali. Ora le neuroscienze cercano di respingerlo di nuovo all’interno del corpo, nei filamenti invisibili che compongono il DNA.

Pubblicato con 45 anni di ritardo Oltre il muro dell’io. Per una critica della società repressiva, Medusa Edizioni, 96 pp., €9.50.

In questo testo del 1965 il sociologo e storico tedesco muoveva un attacco pioneristico alle rappresentazioni e al trattamento del malato mentale, a suo parere influenzati da dicotomie filosofiche desuete come persona/ambiente o sè/fuori.

(continua)

Storici italiani, francesi e statunitensi si riuniscono per tre giorni a Liegi, poi a Leuwen, per una serie di contributi sul corpo del Papa e del Principe nel Medioevo. Il punto di partenza è Il corpo del Papa, di Agostino Paravicini Bagliani, da tempo introvabile nell’edizione originale italiana di Einaudi. Da lì il convegno muove verso tutte le configurazioni dei corpi dei poteri: imperatori, principi, re, regine ecc dei principali stati e corti europee.(continua)