• Kakadu National Park, Northern Territory, Australia (6.000 BC)

    La cartografia anatomica è già presente nella pittura rupestre.
  • Tavola anatomica medievale, circa XIII secolo

    La tavola rimanda alla pratica della dissezione, accettata trasversalmente da studiosi cristiani, musulmani, ebrei.
  • Mansūr ibn Ilyās: Tashrīh-i badan-i insān (l’anatomia del corpo umano), manoscritto persiano risalente alla fine del XIV secolo

    Il trattato anatomico di Mansur è la rappresentazione più antica dell’interno del corpo umano che ci è giunta dal mondo arabo. E' strutturato in cinque parti che si riferiscono a “cinque sistemi” corporei: lo scheletro, il sistema nervoso, i muscoli, le vene e le arterie. Questa serie anatomica mostra notevoli somiglianze con le illustrazioni europee contemporanee. Nell’illustrazione è raffigurato il sistema nervoso, indicato con inchiostri di colorazioni differenti.
  • Gregor Reisch, Margarita Philosophica, 1503

    Un trattato per studenti in 12 volumi che raccontano diversi campi del sapere: oltre all’anatomia, l’astrologia, la grammatica, la retorica, la musica, la geometria. La tavola illustra le cavità addominali in un corpo aperto che lascia integro il volto.
  • Hans von Gersdorff, Feldtbůch der Wundartzney, Strassburg, Hans Schotten zum Thyergarten, 1528

    Trattato di chirurgia di un noto medico dell'epoca. Le illustrazioni sono attribuite all'artista Hans Wechtlin. La tavola non è una rivisitazione del martirio di San Sebastiano, ma indica dove applicare i salassi.
  • Cosmé Tura, San Sebastiano, 1484

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  • Hieronymus Bruschwig, Liber de arte distillandi de compositis, 1512

    Bruschwig è medico, chirurgo e anche chimico. Il Liber è uno dei primi trattati dettagliati di chimica e farmacologia.
  • Jacopo Berengario da Carpi, Isagoge breves perlucide ac uberime in Anatomiam humani corporis, Bologna, Beneditcus Hector, 1535

    Il più importante anatomista pre-vesaliano, riecheggia l’iconografia della Danza Macabra. Le incisioni sono di Hugo da Carpi.
  • Danza macabra. Oratorio dei Disciplinari, Clusone, Bergamo, 1485

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  • Bartolomeo Eustachi (1514-1574), Romanae archetypae tabulae anatomicae novis, Roma, P. Junchus, 1783

    Medico personale del Cardinale Giulio della Rovere, Eustachi venne nominato protomedico dello Stato pontificio, acquisendo il permesso di sezionare i cadaveri provenienti dagli ospedali. Nella seconda metà del Cinquecento ottenne la cattedra di anatomia alla Sapienza. Qui introdusse per primo negli ospedali di Roma l'autopsia e il sezionamento di cadaveri. A 130 anni dalla morte di Eustachi, Giovanni Maria Lancisi trovò trentotto incisioni che Giulio de’ Musi aveva fatto per un’opera dell’anatomista. Il trattato non fu mai ritrovato ma le tavole vennero comunque pubblicate.
  • Jacopo Berengario da Carpi, Isagoge breves perlucide ac uberime in Anatomiam humani corporis, Bologna, Beneditcus Hector, 1535

    Con Berengario lo scuoiamento entra nelle rappresentazioni anatomiche. La pratica medica trova corrispondenza nell’arte figurativa del XVI e del XVII secolo, che ripercorre il tema dello scorticamento in numerose varianti. Come per la danza macabra, la tavola anatomica riecheggia e alimenta rappresentazioni artistiche di un sotto la pelle che è un micro-cosmo in un macro-cosmo più ampio, naturale, estetico, religioso.
  • Michelangelo, Il giudizio universale, Cappella Sistina, Roma, 1541

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  • Juan Valverde de Amusco, Anatomia del corpo humano, Roma, Ant. Salamanca e Antonio Lafrery, 1559

    La tavola più famosa dell'anatomista spagnolo Valverde. La rimozione della pelle auto praticata è il vettore di conoscenza del corpo e del sé. Il sotto la pelle rivela l'autenticità del corpo. Il corpo, riportato alla sua struttura muscolare, non solo tiene sollevata la propria pelle come un trofeo, ma presenta all'osservatore anche il coltello che richiama lo scuoiamento come strumento di conoscenza.
  • Juan Valverde de Amusco, Anatomia del corpo humano, Roma, Ant. Salamanca e Antonio Lafrery, 1559

    In questa tavola la pelle/corazza diventa trasparente e mostra le cavità toraciche e l'intestino, richiamando l'immaginario dei trofei.
  • Charles Estienne – Etienne de la Rivière, 1546

    Charles Estienne medico ma anche stampatore, è autore di importanti scoperte anatomiche del '500 alla Faculté de Medecine di Parigi. Insieme all'amico Etienne de la Rivièere, chirurgo e incisore pubblica un trattato di anatomia in cui utilizza illustrazioni tratte da testi non medici, sostituendo la parte descritta con un inserto nel quale viene illustrato l’interno del corpo. Il dettaglio anatomico è così inserito in interni e scene del quotidiano dell'epoca.
  • Andreas Vesalius, De Humani Corporis Fabrica, Basel, Joannes Oporinus, 1543

    Il De Humani Corporis Fabrica è ritenuto il testo fondativo dell’anatomia moderna. Ricerca empirica e spirito critico portano Vesalio ad eseguire personalmente la dissezione sui cadaveri. Le illustrazioni, di Stephen van Calcar (allievo di Tiziano), stabiliscono un nuovo canone: troviamo l’accuratezza dei dettagli frutto dell’osservazione diretta e una varietà di generi figurativi che vanno dal classicismo al naturalismo paesaggistico. Il sotto la pelle investito dall'occhio empirico non diventa anonimo ma conserva una postura statuaria e aulica.
  • Andreas Vesalius, De Humani Corporis Fabrica, Basel, Joannes Oporinus, 1543

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  • Giulio Casserio, Tabulae Anatomicae, Venezia, 1627

    Tra 500 e 600 l’asportazione della pelle - che somiglia ai panni drappeggiati che avvolgono le figure nei dipinti manieristi e barocchi - diviene un elemento iconografico ricorrente nei trattati di anatomia. E' un teatro anatomico in cui la pelle diventa tendaggio che scopre. Nelle Tabulae Anatomicae di Casserio, i corpi prendono parte attiva al sezionamento di se stessi, sollevano la propria pelle esibendo la struttura muscolare sottocutanea o il tratto digerente. Le illustrazioni sono di Odoardo Fialetti.
  • Giulio Casserio , Tabulae Anatomicae, Venezia, 1627

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  • Toviyah Kats, Ma’a’seh Toviyah, Venezia, 1708

    L’incisione, tratta da un’enciclopedia ebraica, paragona l’interno del corpo umano all’interno di una casa. Gli organi, come le stanze di un’abitazione, svolgono diverse funzioni. Si tratta di una metafora visuale che ritroveremo due secoli più tardi nelle illustrazioni di un altro anatomista tedesco di origine ebraica: Fritz Kahn.
  • Lucas Kilian, artista e illustratore, Germaniainizi XVII secolo

    Mescolando varie tecniche, dall’incisione all’acquaforte, tagliando e sovrapponendo lembi di carta come se fossero pelle, Kilian consente al lettore di interagire con i libri di anatomia.
  • Illustrazioni giapponesi che si ispirano alle stampe “interattive” di Lucas Kilian

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  • Ṭibb al-Akbar libro di medicina di Muhammad Arzani, noto medico sufi vissuto tra la fine del XVII e l’inizio del XVIII secolo

    Disegno anatomico inserito in una copia iraniana o pakistana risalente alla prima metà del XVIII secolo. Anche qui la pelle si solleva per mostrare le cavità interne di un uomo e di una donna.
  • Jacques Fabien Gautier d’Agoty, Anatomie des parties de la génération de l’homme et de la femme, 1773 Bibliotheque de la Faculte de Medecine, Paris, France, Archive Charmet

    Il corpo femminile è più raro nelle anatomie occidentali. Negli atlanti, il corpo maschile è considerato paradigmatico del corpo umano. I corpi femminili invece vengono mostrati quasi solo esclusivamente in relazione agli organi riproduttivi o ad altri organi collegati al ventre. Al centro della rappresentazione c'è la cavità e quasi mai il groviglio di vasi e muscoli. Fanno eccezione le raffigurazioni anatomiche di Jacques Fabian Gautier d'Agoty che restituiscono un sotto la pelle femminile articolato e complesso come quello maschile.
  • Jacques Fabien Gautier d’Agoty, Anatomie des parties de la génération de l’homme et de la femme, 1773

    In questa tavola è raffigurata una donna in stato di gravidanza, priva di pelle, mostrata di fianco, i cui muscoli sembrano avvolti intorno al corpo come lembi di stoffa tratteggiati – richiamando l'immagine di un'armatura. Anche l'utero aperto è mostrato come un plesso di diversi strati.
  • acques Fabien Gautier d’Agoty, Anatomie des parties de la génération de l’homme et de la femme, 1773

    In questa tavola il cosiddetto «angelo anatomico», una figura femminile con i muscoli della schiena messi a nudo e la pelle ripiegata come un paio di ali.
  • Amé Bourdon, Nouvelles tables anatomiques, Paris, Laurens d’Houry, 1678

    Le tavole anatomiche femminili disegnate da Bourdon e incise mediante la tecnica dell’acquaforte da Daniel Le Bossu, mostrano invece un'analogia evidente con la Venere di Botticelli.
  • Clemente Susini, (1754 – 1814), ceroplasta

    Cera anatomica conosciuta come la Venerina dei Medici. In questa rappresentazione dettaglio anatomico e sensualità si fondono.
  • Jacques Gamelin, Nouveau recueil d’ostéologie et de myologie, Toulouse, J. F. Desclassan, 1779

    L'ibridazione tra anatomia e arte domina il lavoro di Gamelin. Nelle sue tavole, scene della crocefissione e della resurrezione di Cristo si alternano a scheletri che suonano il violino o a dettagliate illustrazioni dei muscoli trapezoidali.
  • Shinnin Kawaguchi, Kaishi hen (analisi di cadaveri), Heian [Kyoto], Hakubundō Tanaka Ichibe,1772

    La tavola dell'atlante dell'anatomista giapponese Shinnin Kawaguchi mostra le stesse cavità toraciche divelte dell'angelo anatomico, ma associate al corpo anonimo e senza volto di un cadavere. Illustrazioni di Aoki Shukuya.
  • Paolo Mascagni, Anatomia universale, Firenze, 1833

    Mascagni diede un contributo importante allo studio del sistema linfatico e produsse una serie senza precedenti di tavole anatomiche colorate e riprodotte su scala reale, pubblicate solo dopo la sua morte. I corpi o le parti di corpo sezionate sono rappresentate su uno sfondo neutro. In queste tavole – la scienza anatomica si è definitivamente separata dall’arte figurativa, prima ancora della radiografia. Incisioni su rame stampate e colorate a mano da Antonio Serantoni.
  • Fritz Kahn, Der Mensch als Industriepalast, Stuttgart, 1926

    Fritz Kahn si oppone alla tendenza prevalente di decontestualizzare il sotto la pelle, rappresentandolo in un contesto "neutro". Il corpo industriale sta al centro della sua fisiologia. Le metafore visuali vengono tratte direttamente dal mondo della rivoluzione industriale. Linee di assemblaggio, raffinerie, turbine, dinamo e telefoni sostituiscono gli organi interni.
  • Wilhelm Roentgen, la prima immagine ai raggi x, 1896

    Il 5 gennaio 1896, Roentgen annuncia la scoperta della radiazione elettromagnetica: i raggi x. Con i raggi che penetrano oltre la pelle, il sotto è svelato senza scuoiamenti ma, al tempo stesso, perde identità, diventa parte sganciata dal tutto anatomico, artistico, culturale, storico, individuale. Finiscono i corto circuiti semantici e le ibridazioni. Restano le manipolazioni artistiche che in momenti diversi cercano di riappropriarsi del "dentro" come soggetto. Le fotografie di Katherine Du Tiel che nella serie Inside/Outside del 1994, sovrappone fotografie di corpi umani con illustrazioni anatomiche, le radiografie di opere d'arte di David Maisel, la street anatomy contemporanea.