Le sourire (1906) è uno dei pochissimi saggi scientifici dedicati ad un comportamento umano tra i più inafferrabili. Sul riso e sul comico abbiamo migliaia di scritti e ricerche, anche se spesso deludenti. Praticamente nulla sull’increspatura della bocca e di metà del volto chiamata ‘sorriso’, e indagata qui come fatto neurofisiologico, psicologico, clinico ecc.
Il suo autore Georges DUMAS (1866-1946) è stato uno dei grandi protagonisti della psicologia francese nella prima metà del 900. Studioso delle emozioni nella scia di Detienne de Boulogne, ma anche allievo di T. Ribot, DUMAS seppe allontanarsi dall’approccio neurofisiologico puro e integrò nell’approccio le dimensioni psicologiche, i vissuti, le storie narrate, i materiali culturali e a volte i protocolli di indagini antropologiche sul campo. Suoi alcuni saggi sulla malinconia, la tristezza e la gioia, ma anche gli studi sulle psicosi belliche.
Diresse anche il grande Traité de psychologie del 1922-23, cui seguì 15 anni dopo una edizione ampliata. Per molti decenni il Traité fu il testo di riferimento della psicologia francese. A lungo professore di psicopatologia al Sainte-Anne, ebbe tra i suoi allievi alcuni dei protagonisti della vita culturale e della psicoanalisi in Francia: J. Delay, D. Lagache, J. Lacan, J.P. Sartre, Paul Nizan, R. Aron, Cl. Levi-Strauss, G. Canguilhem… Amico di Pierre Janet, fondò con lui nel 1903 il leggendario Journal de psychologie normale et pathologique.
IL CORPO renderà presto disponibili online altri scritti di DUMAS che rimangono di grande modernità ed esprimono fertile libertà.