Tag: Lévi Strauss

di IL CORPO –
– 4 Novembre 2025

IL CORPO ALLA PROVA DELLA SEMIOTICA. LA SEMIOTICA ALLA PROVA DEL CORPO. Sei incontri seminariali presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze della Formazione dell’Università di Torino. Dal 4 febbraio al 21 maggio 2026. Su testi, autori e temi di grande rilievo: l’efficacia simbolica in Lévi-Strauss (con Carlo Severi); il sintomo e il suo statuto semiotico in Barthes, Bauer e Sebeok; Il disagio in Fontanille; Judith Butler; Gianfranco Marrone; Claudio Paolucci (su Nati Cyborg).

Il titolo condensa la reciprocità inesauribile della sfida euristica tra corpo e semiotica.

Referente: Lexia, la rivista internazionale del Centro Interdisciplinare di Ricerca sulla Comunicazione (CIRCe), diretta da Ugo Volli, con Massimo Leone come coordinatore redazionale. Peer-reviewed (come si fa ad avere il coraggio di non esserlo?). Fertile e a volte ironico sarebbe il confronto con la serie precedente del 1993-1998.

Incontri in presenza e in streaming (via webex).  Programma e altri dettagli qui: https://lexia.to.it/seminari-di-semiotica-2/

di Enrico Pozzi –
– 25 Aprile 2012

Intense proximité è la Triennale parigina 2012 che ha il suo centro al Palais de Tokyo, appena riaperto. Contaminato forse dal vicino Quai Branly, il Palais de Tokyo presenta una riflessione su arte, confini, mondializzazione a partire dall’etnografia di  Lévi-Strauss, Marcel Mauss, Marcel Griaule, Michel Leiris. Un tentativo, non sappiamo se riuscito, di mostrare l’artista che cammina lungo un confine che puó essere geografico, psichico, corporeo. Lévi Strauss era affascinato da queste linee di contatto, come scrive in Tristes Tropiques: «Je range encore parmi mes plus chers souvenirs, moins telle équipée dans une zone inconnue du Brésil central que la poursuite sur le flanc d’un causse languedocien de la ligne de contact entre deux couches géologiques». Intense proximité sarà aperta fino al 26 agosto.

di Enrico Pozzi –
– 5 Febbraio 2009

Anche si pretende illuminato e progressista, il populismo non può fare a meno di cavalcare la paranoia.

Obama ha fatto propria la tesi di una epidemia di autismo collegata al vaccino MMR, quello contro il morbillo, gli orecchioni e la rosolia. Per  esempio il 21 aprile dell’anno scorso, durante la campagna per la nomination contro Hillary Clinton, ha dichiarato: ” Abbiamo appena avuto una esplosione del tasso di autismo. Qualcuno pensa che sia collegata ai vaccini. Finora la scienza non ha dato una risposta conclusiva, ma io penso che occorra indagare la cosa a fondo”.

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