Ritalin per tutti. Aumenta la medicalizzazione psicofarmacologica dei bambini negli USA

Medicalizzazione inarrestabile dei bambini USA. L’analisi secondaria decennale di 850.000 cartelle cliniche di bambini californiani tra i 5 e gli 11 anni ha mostrato che 5 su 100 sono stati diagnosticati con una sindrome ADHD (Attention-Deficit Hyperactivity Disorder, Sindrome da Deficit di Attenzione e Iperattività). Il trend mostra un rapido aumento delle diagnosi. 

La percentuale del 5% di prime diagnosi è inferiore al 10% di bambini in età scolare affetti da ADHD ipotizzato su scala nazionale dagli organi federali e da altre ricerche. Tuttavia la differenza non è poi così marcata: l’indagine californiana riguarda le prime diagnosi e riduce il bias delle diagnosi multiple di agenzie mediche diverse.

L’ADHD sembra essere diagnosticato più spesso nei bambini di livello sociale più alto. Vendetta di classe dei meno ricchi, o maggiore ossessione dei gruppi sociali più elevati per i livelli di prestazione e la conformità ai modelli di successo sociale? Probabilmente i bambini più agiati sono più seguiti e con più mezzi di diagnosi approfondita, e dunque si ritrovano ad essere più medicalizzati. 

La maggior parte dei ricercatori attribuisce l’aumento percentuale non a un degrado psichico oggettivo dei bambini USA, ma alle maglie senpre più fitte della diagnostiche. Ovvero, alle maglie sempre più fitte della socializzazione e controllo sociale tramite tramite la diagnostica psico-clinica.  Il popolo chiede pane, diamogli il Ritalin.

Un’ultima curiosità: cosa succede in Italia?

L’indagine è su JAMA (Journal of the American Medical Association). Una sintesi nel Wall Street Journalhttp://on.wsj.com/WcNJXR e in  http://fxn.ws/Tgz8vB

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