Mutilazioni genitali (2) e potere: il re degli Zulu ripristina la circoncisione maschile e il test di verginità contro l’epidemia di HIV

Goodwill Zwelithini, re degli Zulu, ha annunciato il ripristino della circoncisione per i maschi Zulu. La pratica della circoncisione è presente in altre popolazioni sudafricane come gli Xhosa e i Sotho durante i riti di passaggio dell’adolescenza. Gli Zulu l’avevano abbandonata già dall’800, ma Goodwill Zwelithini è stato spinto a rilanciarla nel tentativo di frenare la diffusione dell’HIV/AIDS: più di 1 milione dei 5,5 milioni di sudafricani colpiti da HIV/Aids vivono nella provincia del KwaZulu-Natal. 

Dietro questa decisione sta l’ipotesi che la circoncisione diminuisca la probabilità di infezione HIV in rapporti eterosessuali (vedi News http://bit.ly/zYddQT ). Nella stessa logica anti HIV di controllo della sessualità è stato ripristinato il test di verginità per le giovani Zulu.

Per il momento queste due modalità di controllo politico e sociale dei corpi stanno incontrando resistenze operative e culturali importanti. Un gruppo di intellettuali Zulu in fuga a Johannesburg ha pubblicato un documento dettagliato in cui si segnalano la corruzione e l’appropriazione di fondi sia statali che della Organizzazione mondiale della Sanità collegati a questi programmi d’intervento. 

Altre info in un sito di info su HIV/Aids collegato alle Nazioni Unite e alla OMS: http://www.plusnews.org/report.aspx?reportid=87441

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